mentitore
mentitóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di mentire]. – 1. s. m. Chi mente, per lo più come abitudine, affermando coscientemente cose non vere: m. sfacciato, spudorato; mi credi un m.?; sono [...] io degno di essere sempre creduto da te un m. ed uno spergiuro? (Foscolo). 2. agg. Menzognero, bugiardo: testimone m.; parole mentitrici. ◆ Paradosso del m., altro nome con cui viene indicato il famoso paradosso (o sofisma) di Epimenide (nativo di ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi [...] di s. m.: Dio ha creato dal n. tutte le cose; Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme Che vanno al n. eterno (Foscolo); a noi presso la culla Immoto siede, e su la tomba, il nulla (Leopardi); Tra un fiore colto e l’altro donato L’inesprimibile nulla ...
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accerchiare
v. tr. [der. di cerchio] (io accérchio, ecc.). – Circondare, chiudere in un cerchio, formare cerchio intorno; soprattutto come manovra tattica: a. una fortezza, una posizione nemica, un’armata. [...] da tutti i suoi amici che vollero congratularsi con lui; io mi vedo accerchiato da una catena di colli (Foscolo); quanto il giorno Col divo carro accerchia, a voi s’inchina (Leopardi); intr. pron., circondarsi, attorniarsi: si è accerchiato ...
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gemere
gèmere v. intr. [lat. gĕmĕre] (aus. avere). – 1. a. Lamentarsi, dolersi sommessamente e con suoni non articolati: il malato gemeva nel suo letto; anche riferito ad alcuni animali, e spec. alla [...] il loro verso. Con uso trans., nel linguaggio poet., piangere, rimpiangere: gemendo Il fior de’ tuoi gentili anni caduto (Foscolo). b. estens. Soffrire, penare, essere oppresso, spec. per ingiustizie sociali e sim.: il popolo gemeva in duri stenti ...
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ossia
ossìa (ant. 'o sia') cong. [comp. di o e sia, pres. cong. del v. essere]. – Ha sign. e uso affine a cioè, e si adopera per introdurre un chiarimento, una determinazione: la toponomastica, ossia [...] ; per es.: Così fan tutte o sia La scuola degli amanti, libretto di L. Da Ponte musicato da Mozart (1790); Vera storia di due amanti infelici ossia Ultime lettere di Jacopo Ortis, titolo originale (ediz. 1799) del romanzo epistolare di U. Foscolo. ...
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elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, [...] al modo di scrivere o di parlare: stile, discorso e.; un e. parlatore; Giovani vati e artefici e. (Foscolo). Talvolta con valore di avverbio: scrivere, vestire elegante. 2. In paleografia, scrittura e., scrittura tracciata con particolare accuratezza ...
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straniero
stranièro agg. e s. m. (f. -a) [der. del lat. extraneus «estraneo, esterno»; cfr. il fr. ant. estrangier, der. di estrange «estraneo»]. – 1. a. Di altri paesi, di altre nazioni: emigrare, andare [...] . 2. agg., letter. Estraneo: sentirsi s. in patria, in casa propria; Giovani madri che a s. latte Non concedean gl’infanti (Foscolo); quando la terra Mi fia s. valle, e dal mio sguardo Fuggirà l’avvenir (Leopardi). Meno com., strano: l’aria intorno ...
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deprecare
v. tr. [dal lat. deprecari, comp. di de- e precari «pregare»] (io deprèco, tu deprèchi, ecc.; alla lat. dèpreco, ecc.). – 1. In senso proprio (letter.), pregare perché un male, una sciagura, [...] un danno sia tenuto lontano; scongiurare: Sciogliean le chiome, indarno ahi! deprecando Da’ lor mariti l’imminente fato (Foscolo). 2. Con sign. meno proprio, nell’uso com., esprimere viva riprovazione per qualche cosa: tutti hanno deprecato il suo ...
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gemmare
v. intr. e tr. [dal lat. gemmare] (io gèmmo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Mettere le gemme, detto della vite e d’altre piante quando germogliano: Gemmava il fico, biancheggiava il pruno (Pascoli). [...] al quale ha funzioni subordinate. 3. tr., letter. Ornare di gemme, adornare in genere: i monili cui gemmano Effigïati Dei (Foscolo); g. il proprio stile di preziose immagini; nel rifl., adornarsi: Gemmaronsi di fior le belle rive (Chiabrera). ...
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venusto
agg. [dal lat. venustus, der. di venus (-nĕris) «grazia, bellezza»], letter. – Che ha venustà; bello di una bellezza piena di grazia e di leggiadria; riferito in partic. alla bellezza muliebre: [...] e ad animale: giovane di v. forma (Boccaccio); egli aveva formosa la statura ... L’aspetto degno e tutto in sé venusto (Pulci); i suoi atti venusti Gli rendan l’onde e il suo candore (Foscolo, del cigno). In usi estens.: stile v., una prosa venusta. ...
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Famiglia veneziana, nota dal sec. 12º; il suo ramo principale partecipò ininterrottamente alla vita politica della Repubblica, mentre un ramo cadetto si impegnò nell'amministrazione dei dominî orientali occupati con la quarta crociata. Si ricordano...
FOSCOLO
Roberto Cessi
Della presunta remota antichità di questa famiglia ha già fatto giustizia con molta erudizione E. Cicogna; non resta che constatarne la presenza in quel nucleo che già dal sec. XII monopolizzava la vita pubblica di Venezia...