rilucente
rilucènte agg. [part. pres. di rilucere]. – Che riluce, splendente, luminoso: stelle r.; occhi r.; la rosea bocca, e i rilucenti Odorati capelli (Foscolo). ...
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fuggiasco
agg. e s. m. [der. di fuggire] (pl. m. -chi). – 1. agg. Che va fuggendo qua e là, perché scacciato, inseguito, ricercato: le persecuzioni religiose costrinsero gran parte della popolazione [...] ad andare f. in altre terre; dopo il delitto, errò f. per i monti; il carme Che allegrò l’ira al Ghibellin f. (Foscolo, con allusione a Dante). 2. s. m. (f. -a) Chi è costretto da eventi bellici o da altre calamità a lasciare il luogo dove ...
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pingere1
pìngere1 (ant. pìgnere) v. tr. [lat. pĭngĕre «ricamare, dipingere»] (io pingo, tu pingi [ant. pigni], ecc.; pass. rem. pinsi, pingésti [ant. pignésti], ecc.; part. pass. pinto), ant. o letter. [...] a cosa (suono, gesto, ecc.), essere l’immagine, esprimere: le note Che pingon come l’armonia diè moto Agli astri (Foscolo); chiede opportuno e parco Con fronte liberal che l’alma pinge (Parini). ◆ Il part. pass. pinto, usato con valore verbale ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza [...] sparse il suono Di quei sospiri ... (Petrarca); che mal pônno sfogar rade, operose Rime il dolor che deve albergar meco (Foscolo); con valore collettivo (v. canzoniere): le Rime di Dante, del Petrarca, del Sacchetti, ecc. Poesie in rima, o comunque ...
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amista
amistà (o amistade, amistate) s. f. [dal provenz. amistat, che è il lat. *amicĭtas -atis, der. di amicus «amico»], ant. – Amicizia: avea singulare amistà con uno ricchissimo uomo giudeo (Boccaccio); [...] in senso concr. e con valore collettivo, gli amici: e l’a. raccolga Non di tesori eredità, ma caldi Sensi e di liberal carme l’esempio (Foscolo). ...
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fuggitivo
agg. e s. m. [dal lat. fugitivus, der. di fugĕre «fuggire»]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Che o chi fugge o è fuggito da un luogo di combattimento, di pena e sim.: soldati, prigionieri, schiavi [...] Con senso più generico, che fugge, che sfugge: E me che i tempi ed il desio d’onore Fan per diversa gente ir fuggitivo (Foscolo); Negli occhi tuoi ridenti e f. (Leopardi). Non com. col senso fig. di fugace: i f. e rapidi pensieri (G. Gozzi); chi non ...
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prorompere
prorómpere (letter. ant. prorùmpere) v. intr. [dal lat. prorumpĕre, comp. di pro-1 e rumpĕre «rompere»] (coniug. come rompere; aus. avere, e anche essere, spec. nel sign. 2). – 1. Uscire fuori [...] massa di lava; i soldati proruppero dalle trincee; alla prima aura di zefiro Le frotte delle vaghe api prorompono [dall’alveare] (Foscolo). 2. fig. Lasciarsi andare a sfoghi violenti o a manifestazioni vivaci: p. in pianto, in lacrime, in grida, in ...
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scavalcare
v. tr. e intr. [der. di cavalcare, col pref. s- (nei sign. 3 e 1)] (io scavalco, tu scavalchi, ecc.). – 1. tr. a. Gettare giù da cavallo, sbalzare di sella: con un fendente scavalcò l’avversario; [...] , la palizzata, un fossato; scavalcai le due file de’ sedili di dietro, e mi posi accanto al vecchio ufficiale (Foscolo); con sign. più generico, superare, oltrepassare: una strada, un sentiero che scavalca la collina. b. In senso fig., superare ...
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finche
finché (o 'fin che') cong. – Fino a che, fino a tanto che, fino a quando; indica il perdurare di una cosa o di un fatto per tutto il tempo in cui dura un’altra cosa o un altro fatto o non se ne [...] ; gridò fin che ebbe fiato in corpo; E tu onore di pianti, Ettore, avrai ... f. il Sole Risplenderà su le sciagure umane (Foscolo). In frasi negative indica invece che una cosa non può o non deve accadere fino al momento in cui non se ne verifica un ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo [...] . o enfatici: l’ora s., il giorno s., l’ora, il giorno della morte; i s. addii; a Giove Mandò il voto supremo (Foscolo), l’ultimo voto in punto di morte. c. Grandissimo, sommo: pregustare la gioia s.; vivevano i mortali in quella suprema miseria che ...
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Famiglia veneziana, nota dal sec. 12º; il suo ramo principale partecipò ininterrottamente alla vita politica della Repubblica, mentre un ramo cadetto si impegnò nell'amministrazione dei dominî orientali occupati con la quarta crociata. Si ricordano...
FOSCOLO
Roberto Cessi
Della presunta remota antichità di questa famiglia ha già fatto giustizia con molta erudizione E. Cicogna; non resta che constatarne la presenza in quel nucleo che già dal sec. XII monopolizzava la vita pubblica di Venezia...