miseria
miṡèria s. f. [dal lat. miseria, der. di miser «misero»]. – 1. a. Stato di estrema povertà, mancanza di ciò che è fondamentalmente necessario per vivere, cui conseguono avvilimento spirituale, [...] dolore Che ricordarsi del tempo felice Ne la m. (Dante); de’ Numi è dono Serbar nelle m. altero nome (Foscolo); nell’universale m. della condizione umana (Leopardi). b. Meschinità, fatuità, vanità: Miseria extrema de l’umane cose (Petrarca); spec ...
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fumare
v. intr. e tr. [lat. fūmare]. – 1. a. intr. (aus. avere) Emettere o produrre fumo: i camini fumano; le rovine fumavano ancora per l’incendio recente; legna che fuma al fuoco perché troppo fresca; [...] biblioteca (Pirandello). b. trans., poet. Esalare, emettere (fumo o vapore): Vedea per l’ampia oscurità ... Fumar le pire igneo vapor (Foscolo); fig.: l’amor del gusto [di ciò che appaga, cioè, il senso del gusto] Nel petto lor troppo disir non fuma ...
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pio1
pio1 agg. [dal lat. pius]. – 1. a. Che prova, mostra o rispecchia un profondo sentimento di fede e di devozione religiosa: una p. persona o una persona p.; Te ... Saluta il bronzo che le turbe pie [...] , i tuoi martìri A lagrimar mi fanno tristo e pio (Dante); i rai [= raggi] di che son pie le stelle Alle obblïate sepolture (Foscolo); ancora è pio Dunque all’Italia il cielo (Leopardi). 3. letter. Placido, mansueto: T’amo, o pio bove; e mite un ...
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misero
mìṡero agg. [dal lat. miser -ĕri]. – 1. a. Che si trova in uno stato di grande infelicità, in quanto afflitto da sciagure spirituali e materiali tali da muovere gli altri a pietà: i m. prigionieri; [...] ai m.; Iddio consolatore dei miseri. Con prevalente valore soggettivo: Scuote l’arcion, te misera Su la petrosa riva Strascinando malviva (Foscolo); e nelle esclamazioni m. noi!; m. me! (tosc. miser’ a me); ahi, misero!, ahimè misero! Nell’uso letter ...
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monumento
monuménto (ant. moniménto) s. m. [dal lat. monumentum «ricordo, monumento», der. di monere «ricordare»]. – 1. a. Segno che fu posto e rimane a ricordo di una persona o di un avvenimento: porre, [...] che sovrasta o contiene una tomba: m. funebre, sepolcrale; il monumento Vidi ove posa il corpo di quel grande ... (Foscolo). Anticam., sinon. di tomba, anche senza idea di pregio artistico: e viderlo già del monimento uscir fuori (Boccaccio). b ...
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dormire
v. intr. [lat. dŏrmire] (io dòrmo, ecc.; aus. avere). – 1. Riposarsi col sonno, essere in stato di sonno: d. su un buon letto, sul divano, sulla poltrona; d. disteso, sul fianco, supino, bocconi; [...] torpido, inattivo: hai dormito per parecchio, ora è il momento di agire; ove dorme il furor d’inclite geste (Foscolo). Preceduto da negazione, essere pronto, prudente, agire con sollecitudine: sta pur certo che non dormirò; non bisogna d., occorre ...
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dorso
dòrso s. m. [lat. dŏrsum]. – 1. a. Nel corpo umano, la regione posteriore del torace, compresa tra la nuca e la regione lombare (nel linguaggio com. è in genere sinon. di schiena): l’artrosi non [...] il dorso De l’Apennino (T. Tasso); l’isole che col selvoso dorso Rompono agli Euri e al grande Ionio il corso (Foscolo). In geografia fisica, la zona di divisione fra due opposti versanti sulla linea di vetta di un rilievo, quando si presenta ampia ...
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compianto2
compianto2 s. m. [der. di compiangere]. – 1. a. letter. Pianto, lamento di più persone insieme: Quando giungon davanti a la ruina, Quivi le strida, il c., il lamento (Dante); errar vede il [...] suo spirto Fra ’l c. de’ templi acherontei (Foscolo); Cessa il c.: unanime S’innalza una preghiera (Manzoni). b. Più comunem., dolore, cordoglio collettivo per una sventura comune, per la morte di una persona universalmente stimata: morì fra il c. di ...
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rimembranza
s. f. [dal fr. remembrance, der. di remembrer «rimembrare»], letter. – Il fatto di rimembrare, di avere presente o rievocare nella propria memoria: la puntura de la r. (Dante); cominciò a [...] del cor, la r. acerba (Leopardi); anche al plur.: dolci, care, sacre r.; Ma se improvvise rimembranze Amore In cor le manda (Foscolo); fu assalito in un punto da una folla di r. dolorose, e di dolorosi presentimenti (Manzoni). Per parco della r., v ...
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opaco
agg. [dal lat. opacus] (pl. m. -chi). – 1. Di corpo che non si lascia attraversare dalla luce, cioè di corpo che, rinviando o assorbendo totalmente la luce che riceve, ha coefficiente di trasparenza [...] loro capo era l’o. notte Piena di stelle (Pascoli). O anche ombroso: dietro ad un’opaca Rupe il cocchio lasciava (Foscolo); del comun la rustica virtù Accampata a l’o. ampia frescura (Carducci). c. Nell’analisi del discorso, con partic. riferimento ...
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Famiglia veneziana, nota dal sec. 12º; il suo ramo principale partecipò ininterrottamente alla vita politica della Repubblica, mentre un ramo cadetto si impegnò nell'amministrazione dei dominî orientali occupati con la quarta crociata. Si ricordano...
FOSCOLO
Roberto Cessi
Della presunta remota antichità di questa famiglia ha già fatto giustizia con molta erudizione E. Cicogna; non resta che constatarne la presenza in quel nucleo che già dal sec. XII monopolizzava la vita pubblica di Venezia...