sbagliare
v. intr. e tr. [lo stesso etimo di abbagliare, con altro prefisso] (io sbàglio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Incorrere in un errore, in un’inesattezza di valutazione o di giudizio: credo [...] che i negozî chiudano alle ore 20; sbaglierò, ma il tuo ragionamento non mi convince); sbaglia anche il prete sull’altare, frase prov. con cui si vuole significare che nessuno è infallibile; s. a scegliere o nello scegliere; s. di molto, di poco ...
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esplicito
esplìcito agg. [dal lat. explicĭtus, part. pass. di explicare «disviluppare, spiegare»]. – Chiaramente espresso: parole e.; dichiarazione, promessa, condizione e.; ordine e.; con l’e. consenso; [...] hanno cioè il predicato di modo «infinito» (è esplicita, per es., la causale nella frase «poiché non seppe rispondere, tacque», mentre è implicita nella frase «non sapendo rispondere, tacque»). ◆ Avv. esplicitaménte, in modo chiaro e preciso, senza ...
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poliptoto
poliptòto (non com. polittòto) s. m. [dal lat. tardo polyptoton, gr. πολύπτωτον, neutro sostantivato dell’agg. πολύπτωτος «dai molti casi», comp. di πολυ- «poli-» e πτωτός agg. verbale di πίπτω [...] successive di un periodo una parola, di solito la prima, della frase iniziale (o anche nel riprendere la parola nella frase stessa) mutando il caso o il genere o il numero. Per es.: «quantum nomen eius fuerit, quantae opes, quanta in omni genere ...
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modificatore
modificatóre agg. e s. m. [der. di modificare; cfr. lat. tardo modificator -oris «regolatore»]. – 1. (f. -trice) Che, o chi, modifica; più frequente come agg., riferito a cosa: elementi [...] una lega. 2. s. m. Nella linguistica strutturale sono così chiamati tutti quegli elementi che, nella costruzione di una frase, hanno una «distribuzione» (ossia una posizione nel contesto) diversa da quella della costruzione nel suo insieme; sono tali ...
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merenda
merènda s. f. [lat. merĕnda, gerundivo neutro pl. di merere «meritare»: propr. «cose da meritarsi»]. – 1. Breve e leggero pasto che si fa tra il pranzo e la cena, generalmente con cibi non cucinati, [...] fatto che a merenda si mangiano solo cibi freddi, che in genere non richiedono l’uso di posate, o che comunque il cavolo non vi è adatto, la comunissima frase prov. ironica c’entra (o ci sta, ci ha che fare) come i cavoli a merenda, di persona, cosa ...
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insulsaggine
insulsàggine s. f. [der. di insulso]. – 1. L’essere insulso; qualità di chi o di ciò che è insulso: i. di una persona, di una frase, di uno scritto; non s’accorge dell’i. di ciò che dice. [...] Raro in senso proprio, di cibo privo di sapore. 2. Scritto, discorso, frase, trovata insulsa: dire delle i.; solo gli sciocchi possono ridere alle sue i.; una commedia, un articolo pieno di insulsaggini. ...
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merito2
mèrito2 (poet. mèrto) s. m. [dal lat. merĭtum, der. di merere «meritare»]. – 1. a. Il fatto di meritare, di essere cioè degno di lode, di premio, o anche di un castigo: premiare, punire, trattare [...] del campo magnetico generati dal magnete stesso, indice della massima densità di energia del campo. 2. Compenso, ricompensa, soprattutto nella frase Dio ve ne renda merito (cioè vi dia il giusto premio per il bene che mi fate, per l’aiuto che mi ...
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contesto2
contèsto2 s. m. [dal lat. contextus -us «connessione, nesso», der. di contexĕre «contessere»]. – 1. letter. Intreccio, tessitura di fili o d’altro: in prezioso aureo contesto, Di color variato [...] come un tutto organico nel quale i singoli elementi hanno una propria funzione e un proprio significato: il c. di una frase, di un periodo; un c. di due terzine; suddividere un brano in c. significativi; il senso preciso della locuzione si capisce ...
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intarsio
intàrsio s. m. [der. di intarsiare]. – 1. a. L’operazione o la serie di operazioni con cui si intarsia una superficie, e l’arte stessa di intarsiare: lavoro d’i. (anche in senso fig., di scritti, [...] parola, pure spezzata, in modo da ottenere una nuova parola; per es.: FagI0LO (l’ago entra nel filo), DEMOraLIzzaZIONE (razza messa in demolizione). L’intarsio applicato a una frase dà la frase intarsio; per es.: FInte AMMAlate = fiamma latente. ...
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hic manebimus optime
〈ik manèbimus òptime〉. – Frase latina che ripete, accorciandole, le parole (integralmente: signifer, statue signum, hic manebimus optime «vessillifero, ferma l’insegna, qui staremo [...] dai senatori, i quali stavano appunto deliberando sul trasferimento della capitale a Veio, furono interpretate come un ammonimento divino contro quella deliberazione (la frase fu ripetuta da Quintino Sella quando Roma divenne capitale d’Italia). ...
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Espressione linguistica significativa.
Informatica
Ciascuna delle istruzioni di un programma applicativo formulato con un linguaggio simbolico evoluto (detta più comunemente, con termine ingl., statement).
Musica
Parte del discorso musicale...
In linguistica, frase inserita in un’altra con la funzione di sintagma nominale soggetto o complemento. Per es., in «è meglio partire subito» e «desidero partire subito», la c. «partire subito» funge nel primo caso da sintagma nominale soggetto,...