g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare [...] distinguere graficamente i due suoni, per quello sonoro s’introdusse una C lievemente modificata, che fu appunto la rappresenta sempre s+g, sia davanti ad a, h, l, o, r, u (dove la g è dura), sia davanti a e e i (dove la g è dolce), differenziandosi ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] c., andare a c., stare accampato, andare ad accamparsi, anche per porre un assedio; muovere uomini o di veicoli; c. reale fu detto, fino al sec. 17° compreso di spazio libero in genere, in frasi come i c. del cielo, i c. dell’oceano e simili: la luna, ...
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spegnere
spègnere (o spégnere; tosc. o letter. spèngere o spéngere) v. tr. [lat. expĭngĕre «scolorire» (comp. di ex- «via da» e pingĕre «colorare, dipingere»), incrociatosi con extingĕre e extinguĕre] [...] , il fornello; anche, s. il gas); i pompieri spensero l’incendio; s. la candela, ad annullarla. 2. Con usi fig.: a. Nel linguaggio contabile amministrativo, in contrapp. ad Opizzo da Esti, il qual per vero Fu spento dal figliastro sù nel mondo ( ...
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spellare
v. tr. [der. di pelle, col pref. s- (nel sign. 4)] (io spèllo, ecc.). – 1. a. Togliere, tirare fuori dalla pelle, con riferimento, come oggetto, ad animali morti dei quali s’intenda utilizzare [...] capretto, una foca; s. i castori, i visoni; nell’intr. pron., spellarsi, con riferimento ad animali vivi, perdere la pelle forma di tortura: Marcantonio Bragadin, governatore veneziano di Cipro, fu spellato e poi ucciso dai Turchi. c. Per estens., ...
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moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è [...] per secoli, fu riconosciuta impossibile in e decisa (la polizia è in m. per scoprire i colpevoli); mettere in moto, avviare un motore, una macchina fig., mettere in m. qualcuno, spingerlo o persuaderlo ad agire, per lo più nel proprio interesse: per ...
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concorso2
concórso2 s. m. [dal lat. concursus -us, der. di concurrĕre «concorrere»]. – 1. a. Il concorrere di gente a uno stesso luogo, affluenza: ci fu un gran c. di popolo; il convegno s’è inaugurato [...] ; quando si tratta della pulizia delle strade, si deve domandare ad ogni cittadino il suo concorso; c. divino, l’intervento della pubblico o da persone private allo scopo di scegliere i migliori o i più idonei fra più aspiranti: c. amministrativo, per ...
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agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso [...] l’azione (es.: «non sei stato visto da nessuno»; «il gregge fu assalito dai lupi»); per la funzione logica corrisponde al soggetto della prop. attiva in permanenti e speciali (o ad hoc). A. consolari, organi mediante i quali uno stato esercita nel ...
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concreto
concrèto agg. [dal lat. concretus «denso, rappreso, concreto», part. pass. di concrescĕre «condensarsi, coagularsi»]. – 1. non com. a. Solido, consistente, condensato: sostanze c., sostanze [...] forme del mondo esterno o a elementi lirici o simbolici; fu teorizzata, dal 1930 in poi, soprattutto da T. van concetto, l’universale, l’infinito, in opposizione ad astratto, con cui si designano i prodotti dell’intelletto astraente, il finito, il ...
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potesta1
potestà1 (letter. podestà; ant. potestate, potestade, podestate) s. f. [dal lat. potestas -atis, der. di potis «che può, potente»]. – 1. a. Potere, autorità inerente a una carica, o piuttosto [...] subordinatamente, ai vescovi e ad altri grandi prelati; p. di ordine, il potere di amministrare i sacramenti, che spetta agli collettivo, l’insieme delle autorità comunali; in questo sign. fu più comune la forma podestà, rimasta poi in uso nel ...
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lusingare
luṡingare v. tr. [der. di lusinga] (io luṡingo, tu luṡinghi, ecc.). – 1. a. Attirare, allettare con lusinghe, con complimenti, lodi o false promesse: l’aveva lusingata a lungo facendole credere [...] parte del pubblico. Fig., letter., l. il sonno, conciliarlo: I venticelli, dibattendo l’ali, Lusingavano il sonno de’ mortali (T. di averla in isposa, si prestò ad un colloquio coi fratelli di essa, nel quale fu ucciso a tradimento (Cesarotti); più ...
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Figlio (Il Cairo 1868 - ivi 1936) del chedivè Ismā‛īl, compì gli studî in Italia. Salì al trono col titolo di sultano nel 1917, alla morte del fratello Ḥusain Kāmil, e nel 1922, abolito il protettorato inglese e proclamata l'indipendenza dell'Egitto,...
Capitale del regno d'Egitto. Si trova a 30°4′ lat. N. e a 31°17′ long. E. di Greenwich; a 20 km. circa a sud della punta del Delta, nella zona in cui la catena montagnosa del Mokattam (al-Muqattam) s'avvicina maggiormente al Nilo. Dista dal...