castello
1. MAPPA Il CASTELLO è un edificio fortificato, circondato da mura e torri, costruito nel Medioevo a scopo difensivo solitamente in un luogo strategico, in cui vivevano i nobili proprietari [...] e ’l dì seguente intero per lochi ov’orma altrui non appariva; ci ricovrammo in un castello al fine che siede del mio regno in su ’l confine.
Torquato Tasso,
Gerusalemme liberata
Vedi anche Abitare, Architettura, Arredamento, Camera, Fiaba, Palazzo ...
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eroe
1. Nella mitologia di vari popoli antichi, un EROE è un essere semidivino, al quale si attribuiscono imprese prodigiose e meriti eccezionali: gli eroi erano in genere divinità decadute alla condizione [...] eroe è il protagonista o uno dei personaggi principali di un poema, di un dramma ecc. (gli eroi dell’Ariosto, della Gerusalemme Liberata, dell’Odissea, dell’Eneide). 5. In alcune espressioni, poi, la parola è usata in senso ironico: l’eroe del giorno ...
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gazawi s. m. e f. inv. e agg. Chi, che vive a Gaza; chi, che è nativo o originario di Gaza. ♦ Le apparizioni di Ismail Haniyeh sullo schermo sono seguitissime dai palestinesi della Striscia. Non si può [...] Fatah sono sempre più in difficoltà, per la prima volta è stata Hamas a rispondere all’appello dei palestinesi di Gerusalemme Est. Sono loro i difensori della nostra capitale, della moschea di Al Aqsa». (Vincenzo Nigro, Repubblica.it, 23 maggio 2021 ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – [...] p.7, Estero) • Mentre a Gaza decine di migliaia di persone partecipavano ai funerali del «martire Yassin», a Gerusalemme i due massimi responsabili dell'uccisione, il premier Ariel Sharon – che ha personalmente seguito dalla sua fattoria nel deserto ...
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eroe
eròe s. m. [dal lat. heros -ōis, gr. ἥρως]. – 1. Nella mitologia di varî popoli primitivi, essere semidivino al quale si attribuiscono gesta prodigiose e meriti eccezionali; presso gli antichi, [...] ; gli e. della carità. c. Protagonista, personaggio principale di un poema, di un dramma e sim.: gli e. dell’Ariosto, della Gerusalemme Liberata, del Metastasio. d. Usi estens. e fig.: l’e. di un’impresa, chi ne ha avuto la parte principale; l’e ...
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vade retro, Satana!
〈... rètro sàtana〉 (lat. «va indietro, Satana!»). – Espressione che costituisce una variante delle parole con cui Gesù, tentato nel deserto, respinge il tentatore (Matteo 4, 10: Vade, [...] Satana), e di quelle con cui risponde a Pietro quando questi vuole persuaderlo a non mettersi in contrasto con le autorità di Gerusalemme (Matteo 16, 23: Vade post me Satana; e Marco 8, 33: Vade retro me Satana). La frase si ripete spesso, in tono ...
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clima1
clima1 (ant. clìmate o clìmato) s. m. [dal lat. clima -ătis, gr. κλίμα -ματος (der. di κλίνω «piegare, inclinare») «inclinazione della terra dall’equatore ai poli», quindi «spazio, regione, zona [...] sistema tolemaico, si divideva l’emisfero abitato; con questo sign. in Dante (Par. XXVII, 80-81): I’ vidi mosso me per tutto l’arco Che fa dal mezzo al fine il primo clima (cioè la prima zona, avente nel suo mezzo Gerusalemme e all’estremità Cadice). ...
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gazofilacio
gażofilàcio (o gażżofilàcio) s. m. [dal lat. tardo gazophylacium, gr. γαζοϕυλάκιον, comp. di γάζα, voce di origine pers. che significa «tesoro», e ϕυλάκιον «custodia»]. – Cella destinata [...] alla custodia e conservazione del tesoro nel tempio di Gerusalemme, e anche l’arca in cui si ponevano le offerte per il tempio. ...
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sancta sanctorum
locuz. lat. [che traduce il gr. τὰ ἅγια τῶν ἁγίων e l’ebr. qōdesh haqǒdāshīm, propr. «le cose sante tra le sante»], usata in ital. come s. m. – 1. Nell’Antico Testamento, la parte più [...] interna e sacra del tempio di Gerusalemme, dove prima dell’esilio era collocata l’arca dell’alleanza (Esodo 26, 34), nella quale poteva entrare soltanto il sommo sacerdote, nel giorno del kippūr. 2. Per estens.: a. La parte della chiesa cristiana ...
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geenna
geènna (o gehènna; anche gheènna) s. f. [dal lat. tardo ge(h)enna, gr. γέεννα]. – 1. Propr., nome biblico della valle di Ennom (ebr. gē Hinnōm, aramaico gê Hinnam), a sud-ovest delle porte di [...] Gerusalemme, sede del culto del dio Moloch al quale venivano bruciati in olocausto i bambini, dopo essere stati sgozzati; colpita da anatema dal re Giosia (639-609 a. C.), fu adibita a scarico dei rifiuti della città e a luogo ove gettare le carogne ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non sia universalmente riconosciuto in sede...
Vedi GERUSALEMME dell'anno: 1960 - 1994
GERUSALEMME (v. vol. III, p. 850 e S 1970, p. 581, s.v. Palestina)
G. Palumbo
Gli scavi nel quartiere ebraico, diretti da N. Avigad, sono proseguiti negli anni '70 e '80. Dal 1978 alla sua morte (1987),...