giudizio
1. MAPPA Nel suo significato più tecnico, il GIUDIZIO è l’attività del giudice, che consiste nell’applicare le norme di legge a ogni fatto da lui accertato; più concretamente, si chiama giudizio [...] la religione cattolica, l’anima di un defunto deve affrontare davanti al tribunale di Dio (g. universale; il giorno del g.). 5. Nell’uso comune, un giudizio è qualsiasi decisione (ho sbagliato e mi rimetto al tuo g.), e in particolare la decisione ...
Leggi Tutto
giudiziogiudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui [...] suo modo di vedere; a g. di tutti, a g. comune, universale; g. di valore, la valutazione soggettiva che di un oggetto, concreto cattura, venir qui, proprio in paese, in bocca al lupo, c’è giudizio? (Manzoni); uomo di g., senza g.; ragazzo di poco g.; ...
Leggi Tutto
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. [...] di più soggetti: le proprietà u. (o, come s. m., l’universale) di una classe, di un genere; concetti, attributi u.; dati, valori, giudizîuniversali. Come s. m., ciò che è universale: procedere dall’u. al particolare o dal particolare all’u., come ...
Leggi Tutto
particolarizzazione
particolariżżazióne s. f. [dal fr. particularisation; v. particolarizzare]. – 1. Rappresentazione o descrizione minuziosa, dettagliata. 2. Nel linguaggio filos., applicazione di un [...] concetto generale o universale a casi e circostanze particolari: ogni giudizio, come giudizio del logo astratto, è universalizzazione del particolare, ma insieme p. dell’universale (Gentile). ...
Leggi Tutto
dies irae
〈dìes ìre〉 locuz. lat. («il giorno dell’ira», cioè del giudiziouniversale), usata in ital. come s. m. – 1. Sequenza liturgica (così chiamata dalle parole iniziali), composta di 17 strofe di [...] , poi la graduale fiducia nella divina bontà, esaltata dalla certezza di una giusta clemenza. 2. Nel linguaggio com., il giorno del giudizio; fig.: verrà anche per lui il dies irae, il momento della resa dei conti o sim. Altre locuz. fig.: cantare il ...
Leggi Tutto
sentenza
sentènza (ant. sentènzia) s. f. [dal lat. sententia, der. di sentire «ritenere, giudicare»]. – 1. Nel sign. originario (oggi letter. o ant.), parere, giudizio, opinione in merito a qualche cosa: [...] essere condannato: cadde in sentenzia di perdere lo reame suo (Novellino). Per analogia, la s. di Dio, il giudizio particolare o universale. 4. letter. ant. Senso, significato (di una frase, di un discorso): sopra ciascuna canzone ragionerò prima la ...
Leggi Tutto
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] sul tempo atomico per mezzo di un sistema denominato t. universale coordinato (UTC) che è una scala di tempo atomico t. di farla finita!; non ti pare che sia t. di metter giudizio?; anche in espressioni ellittiche: era t.!; sarebbe t., mi pare! Nel ...
Leggi Tutto
merito2
mèrito2 (poet. mèrto) s. m. [dal lat. merĭtum, der. di merere «meritare»]. – 1. a. Il fatto di meritare, di essere cioè degno di lode, di premio, o anche di un castigo: premiare, punire, trattare [...] (e sempre sulla base di un principio etico universale che, mentre sostiene la libertà del volere, afferma dev’essere respinta, a partire dall’esame del caso concreto portato in giudizio. La competenza nel merito è di norma riservata ai giudici di ...
Leggi Tutto
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] ha un sign. unico e universalmente accolto: è stato inteso come principio o idea di validità universale (i supremi v. dello i v., espressioni di origine nietzschiana); giudizio di valore, in contrapp. al giudizio di realtà (riferito a ciò che avviene ...
Leggi Tutto
temerario
temeràrio agg. [dal lat. temerarius, der. dell’avv. temĕre «alla cieca, avventatamente»]. – 1. a. Che si espone a un pericolo senza necessità e senza riflessione, con un comportamento sconsiderato [...] questo è solo un atteggiamento che non giunge a formulare un giudizio) è considerato grave colpa; lite t., in diritto, azione giudiziaria temerario, con temerità: affrontare temerariamente un pericolo; esporsi temerariamente all’universale biasimo. ...
Leggi Tutto
GIUDIZIO UNIVERSALE
Leone TONDELLI
Giuseppina SOAVE
. Al termine della storia dell'umanità, al finire dei tempi, il cristianesimo pone un universale giudizio divino. Tutti i popoli, dalla prima coppia umana all'ultima sua progenie, si...
universale
Dal lat. universalis (der. di universus «tutto intero»). Ciò che è comune a più realtà individue, per es., la (o le) proprietà che definiscono una classe particolare di individui, un genere o una specie. Corrisponde al gr. καϑόλου,...