polisensorialita
polisensorialità s. f. inv. Ricerca di esperienze capaci di coinvolgere la molteplicità dei sensi. ◆ Ma chi ha le antenne ha già capito che la parola chiave per i giovanissimi del 2000 [...] della sera, 30 marzo 1999, p. 21, Cronache) • La polisensorialità è di moda e il make up percorre le vie del gusto. L’universo sensoriale ruota intorno al cibo e il cibo diventa fonte di ispirazione per creare i colori della collezione autunno ...
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pontificato
(ant. ponteficato) s. m. [dal lat. pontificatus -us, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. Titolo e ufficio di pontefice, nell’antica Roma; p. massimo, la carica di pontefice massimo. [...] p. Leone X; Pio XI tenne il p. 17 anni; fammi tu [il Sangallo] un lavoro Degno di Roma, degno del tuo gusto, E del ponteficato nostro d’oro (Carducci, facendo parlare Paolo III). Anche, il tempo in cui un pontefice esercita la sua suprema autorità ...
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proibito
agg. e s. m. [part. pass. di proibire]. – 1. agg. Vietato, non consentito: armi p., quelle che la legge vieta espressamente di portare con sé; giochi p., i giochi d’azzardo che l’autorità ritenga [...] ambizioni eccessive, fuori della realtà; amori p., quelli condannati dalla morale corrente. 2. s. m. Attività proibita: il gusto, il fascino del proibito. 3. agg. In fisica, in alcune espressioni, escluso, non consentito: livello energetico p., banda ...
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caserma
casèrma s. f. [dal provenz. cazerna, propr., in origine, casetta per quattro soldati di guarnigione in una fortezza, lat. *quaterna (cfr. quaterni «a quattro a quattro»)]. – Grosso edificio destinato [...] , dei servizî di pronto soccorso e sim.): uscire dalla c., rientrare in c.; la vita della c.; case di pessimo gusto, che paiono caserme; da c., scurrile, rozzo, volgare: battute, modi, linguaggio da caserma. Fig., paese in cui domina il militarismo ...
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divertire
(ant. divèrtere) v. tr. [dal lat. divertĕre, propr. «volgere altrove», comp. di di(s)-1 e vertĕre «volgere»] (io divèrto, ecc., ant. io divertisco, tu divertisci, ecc.). – 1. letter. Volgere [...] ; divertirsi alle spalle o a spese di qualcuno, prendersi gioco di lui per farne oggetto di riso; anche, provare gusto in qualche cosa: si diverte a tormentarmi. ◆ Part. pres. divertènte, come agg., che diverte: libro, gioco, film divertente; una ...
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manna1
manna1 s. f. [dal lat. tardo (biblico) manna, gr. μάννα, voce di origine orient.: cfr. ebraico mān]. – 1. Secondo la Bibbia, sostanza miracolosamente inviata da Dio come cibo agli Israeliti nel [...] talora la locuz. m. del Mediterraneo dai pescatori delle tonnare per indicare l’arrivo del tonno. c. Cibo o bevanda di gusto squisito (cfr. i sinon. ambrosia, nettare): senti che m.!; assaggia ancora un bicchierino di questa manna. 3. Nome di varie ...
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porzionatura
s. f. Suddivisione o preparazione di qualcosa in porzioni. ◆ i 1900 macelli «minori» [...] non sono autorizzati a compiere l’intero processo di lavorazione della carne dopo la macellazione, [...] a una preparazione prettamente espressa e una cura nella composizione del piatto molto attenta. I piatti sono di buon gusto e di sufficiente porzionatura». (Stampa, 11 agosto 2006, Novara, p. 53).
Derivato dal v. tr. porzionare con l’aggiunta ...
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rifare
v. tr. [comp. di ri- e fare] (io rifò o rifàccio, tu rifài, egli rifà, ecc.; coniug. come fare). – 1. Fare di nuovo, in quasi tutti gli usi di fare. In partic.: a. Di cose distrutte, deteriorate, [...] bocca, lo stomaco, mangiando o bevendo qualcosa di buono, spec. dopo cibi o bevande poco appetitosi, o sgradevoli al gusto, come per es. medicine (anche in senso spirituale, provando qualche impressione buona o piacevole); rifarsi l’occhio, vedendo ...
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ruzzo
rużżo s. m. (raro rużża s. f.) [der. di ruzzare]. – 1. Il ruzzare, la voglia di ruzzare: avere il r., essere in r., avere voglia di ruzzare, di scherzare. 2. Voglia, capriccio in genere, spec. [...] il r., levargli i capricci dalla testa, farlo stare a freno; gli è uscito, gli è passato il r. (dal capo), gli è passato il capriccio, ha perso il gusto. 3. ant. o raro. Puntiglio, ostinazione caparbia; in questo sign. ruzza è più com. di ruzzo. ...
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sfacciato1
sfacciato1 agg. [der. di faccia, col pref. s- (nel sign. 2)]. – 1. Riferito a persone, troppo ardito e disinvolto, che eccede i limiti di un doveroso rispetto, ritegno o pudore: un ragazzo [...] notevole, tale da sembrare eccessiva, immeritata. b. estens. e fig. Troppo vivace e vistoso, tale da offendere il buon gusto: un vestito di un rosso s.; vorrei un bel giallo, non troppo sfacciato. ◆ Dim. sfacciatèllo; accr. sfacciatóne (f. -a ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
Anatomia
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
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