guadagnare
v. tr. [dal germ. *waidanjan «pascolare; guadagnare»] (io guadagno, ... noi guadagniamo, voi guadagnate, e nel cong. guadagniamo, guadagniate). – 1. Ottenere come utilità e profitto di un [...] (di soldati, rispetto al nemico), prendere vantaggio (di corridori, rispetto ai concorrenti), e in senso traslato, di idee, teorie, mode e sim., diffondersi, affermarsi acquistando credito e adesioni; g. il porto, entrarci incolumi, superando ...
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prestito
prèstito s. m. [dal lat. praestĭtum, propr. part. pass. neutro di praestare: v. prestare]. – 1. L’atto del prestare, il fatto di dare o ricevere qualche cosa (denaro, un bene, un oggetto) con [...] stagione) da una società a un’altra. 2. In senso fig., tranne pochi casi che appartengono al linguaggio com. (per es., sono idee prese in p., non originali, desunte da altri; prendere in p. modi, abitudini di una persona, imitarla), ha per lo più usi ...
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arruffare
v. tr. [forse dal longob. rauffen «agitarsi»]. – Scompigliare, disordinare: il vento gli arruffava i capelli; a. la matassa, scompigliarne i fili, e fig. imbrogliare una faccenda, complicare [...] vasto, incalzante, vagabondo, scoscendendo e sbarbando alberi, arruffando tetti (Manzoni). Fig., confondere: a. le questioni, le idee, le cose più semplici. ◆ Part. pass. arruffato, anche come agg., disordinato, scomposto: aveva i capelli arruffati ...
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paucita
paucità s. f. [dal lat. paucĭtas -atis, der. di paucus «poco»], letter. raro. – Pochezza, scarsezza, esiguità: la fazione de’ Medici ... è debilissima per la p. de’ partigiani ed aderenti (Giannotti); [...] limitatezza: l’ignoranza ... in null’altro consiste che in mancanza o p. d’idee (Baretti). ...
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melenso
melènso (ant. milènso) agg. [etimo incerto]. – 1. Di persona, che mostra inerzia dal punto di vista intellettivo, che è tarda nell’intendere e nell’agire, che alla scarsa intelligenza unisce [...] del cameriere si arrossò di improvvisa, intensa stizza (Moravia). b. Sciocco, privo di significato o di consistenza: discorsi m.; parole, idee m.; o privo di spirito, di originalità: una serie di m. articoli; un racconto, un romanzo m.; un film, uno ...
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nazionalista
s. m. e f. e agg. [der. di nazionale, sull’esempio del fr. nationaliste (cfr. anche l’ingl. nationalist)] (pl. m. -i). – Esponente, seguace e fautore del nazionalismo, sia come sentimento, [...] sia come ideologia, movimento politico o partito. Come agg. (talora con il sign. di nazionalistico): partito, movimento n., gruppi n.; idee n., politica nazionalista. ...
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babele
babèle (ant. babèlle) s. f. [uso antonomastico del nome dell’antica città di Babele (chiamata anche, e più comunem., Babilonia), nell’Asia Anteriore, erroneamente connesso nella Bibbia con l’ebr. [...] «la cui cima raggiungesse il cielo» (cioè «altissima»); ma Dio, per punire il loro orgoglio, confuse le lingue, cioè le idee e i propositi di costoro che, interrotta la costruzione della città, si dispersero per il mondo: «perciò a questa fu dato il ...
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antagonismo
s. m. [der. di antagonista, cfr. gr. ἀνταγώνισμα]. – 1. Contrasto fra due forze opposte o fra due o più persone o stati, fra le loro idee o i loro interessi: l’a. fra Roma e Cartagine nel [...] 3° sec. a. C.; l’a. fra due uomini o due schieramenti politici. Più genericam., rivalità: l’a. fra due squadre sportive. In senso ampio (anche con le accezioni che seguono), essere in a., essere in opposizione, ...
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controscalata
s. f. Nel linguaggio borsistico, iniziativa finanziaria che risponde al tentativo di acquisire sul mercato il maggior quantitativo possibile di azioni di un determinato titolo al fine di [...] assicurarsi il controllo societario. ◆ [tit.] Controscalata Telecom / Le idee del capo Omnitel [Silvio Scaglia] valgono oro per [Roberto] Colaninno (Foglio, 26 marzo 1999, p. 1, Prima pagina) • Presidente, queste scalate e controscalate di Borsa la ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] è ripresa sia da Platone, che lo rappresenta come materia immutabile e indeterminata, luogo di intersezione tra il mondo delle idee e quello degli enti finiti, sia spec. da Aristotele, che invece lo ritiene diverso dai corpi (di cui pertanto non ...
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IDEE FISSE
Ernesto Lugaro
. Si dicono idee fisse o coatte o incoercibili o ossessive certe rappresentazioni che per il loro contenuto non avrebbero nulla di morboso, ma che acquistano valore morboso per la loro insistenza intempestiva e invincibile,...
IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia delle idee. - La nozione di storia...