prossimita
prossimità (ant. prossimitade) s. f. [dal lat. proximĭtas -atis, der. di proxĭmus «prossimo»]. – Grande vicinanza (nello spazio e, meno com., nel tempo): il clima del paese è mite per la p. [...] mi dà molta ansia; la p. di una ricorrenza, di una festività. Fig. (non com.), affinità, somiglianza: p. di gusti, d’idee. Ant., legame di parentela o d’amicizia: non solamente di lei era così disideroso, ma di tutte quelle persone che alcuna ...
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malvone
malvóne s. m. [der. (propr. accr.) di malva]. – 1. Erba annua o perenne delle malvacee (Alcea rosea), alta fino a 3 m, con grandi fiori rosei, gialli o anche, in una varietà, rosso-neri; di origine [...] sconosciuta, in Europa è coltivata nei giardini e diffusamente naturalizzata. 2. (f. -a) ant. Come der. di malva nel sign. 3, persona d’idee moderate; conservatore, reazionario. ...
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svanire
v. intr. [der. di vanire, col pref. s- (nel sign. 6)] (io svanisco, tu svanisci, ecc.; aus. essere). – 1. Disperdersi a poco a poco: aperta la finestra, questo cattivo odore svanirà presto; svanito [...] . pass. svanito, anche come agg., con riferimento a persona, che ha perso in parte la lucidità di cervello e la chiarezza d’idee, per malattia o per invecchiamento: una vecchietta mezzo svanita; ha un fratello che è (o è stato sempre) un po’ svanito ...
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comprendere
comprèndere v. tr. [lat. comprehendĕre e comprendĕre, comp. di con- e pre(he)ndĕre «prendere»] (coniug. come prendere). – 1. a. Contenere in sé, abbracciare, racchiudere: Luce e amor d’un [...] (Dante). In partic., accogliere nella mente, nell’intelletto, afferrare il senso di qualche cosa, stabilire una relazione tra più idee o fatti: comprendo finalmente perché i conti non tornavano; non riesco a c. che cosa sia accaduto; sono cose che ...
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prossimo
pròssimo agg. e s. m. [dal lat. proxĭmus, superl. di prope «vicino»]. – 1. Molto vicino (nello spazio), che si trova a brevissima distanza: l’albergo è p. alla stazione; siamo p. alla meta; [...] p. fermata o, ellitticamente, alla prossima (qui al senso locale si unisce quello temporale). Fig.: siamo p. di gusti, d’idee; vocabolo usato in un significato p. a quello etimologico. Riferito a persona, si trova talvolta sostantivato: Or de’ miei ...
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audace
agg. [dal lat. audax -acis, der. di audere «osare»]. – 1. Che ha coraggio e lo dimostra esponendosi in imprese difficili o pericolose: i giovani sono a.; un a. capitano; un ladro a.; anche sost.: [...] , complimenti audaci. b. estens. Molto originale, di una novità ardita o addirittura rivoluzionaria: scrittore, pensatore a.; idee, proposte, dottrine a.; ipotesi, congettura a., strategia a.; con a. traslato. ◆ Avv. audaceménte, con audacia, con ...
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enumerazione
enumerazióne s. f. [dal lat. enumeratio -onis]. – 1. L’atto, il fatto di enumerare; enunciazione ordinata e puntuale di una serie di cose: mi fece una lunga e. dei mali che lo affliggevano; [...] le parole con cui si enumera: una chiara e.; anche la serie delle cose o idee enumerate: e. completa, incompleta. 2. Nella retorica classica, la parte di un’orazione in cui si richiamano ordinatamente gli argomenti precedentemente enunciati. 3. a. ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] abbia carattere malizioso o osceno): storiella a doppio s.; conversazione piena di doppî sensi. d. Contenuto logico, contenuto d’idee sostanzialmente valido (in questa accezione si usa solo al sing.): cerca di dire cose che abbiano senso (o che ...
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enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato [...] di una questione, per lo più con una certa solennità e in forma studiata: e. il proprio pensiero, le proprie idee o conclusioni; e. i fatti; in partic., e. un teorema, formularne con precisione i dati che saranno poi svolti nella dimostrazione; ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] uscito di mente che avevo un appuntamento; u. dalla testa (o dal capo), dimenticare, non pensarci più: ti farò u. dalla testa queste idee balzane (o, in senso fig., questi grilli); u. di moda, non essere più di moda: è un bel po’ che questo taglio di ...
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IDEE FISSE
Ernesto Lugaro
. Si dicono idee fisse o coatte o incoercibili o ossessive certe rappresentazioni che per il loro contenuto non avrebbero nulla di morboso, ma che acquistano valore morboso per la loro insistenza intempestiva e invincibile,...
IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia delle idee. - La nozione di storia...