intenzione
intenzióne s. f. [dal lat. intentio -onis, der. di intendĕre «tendere, rivolgere»; il sign. 4 si riconnette con intendĕre nel sign. di «capire»]. – 1. a. Orientamento della coscienza verso [...] ’intenzion de l’arte, Perch’a risponder la materia è sorda (Dante). Spesso è usato al plur., per indicare la pluralità dei fini agito in un determinato modo. Prov. l’inferno (o la via dell’inferno) è lastricato di buone i., i propositi non bastano né ...
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casa
s. f. [lat. casa, propr. «casa rustica»]. – 1. Costruzione eretta dall’uomo per propria abitazione; più propriam., il complesso di ambienti, costruiti in muratura, legno, pannelli prefabbricati [...] o del Signore, la chiesa; c. del diavolo, l’inferno; mandare a c. del diavolo, mandare all’inferno, togliersi uno dai piedi; abitare a c. del diavolo, fuori di mano, in luogo difficile a raggiungersi; fare una c. del diavolo (ma anche, spesso, con ...
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cieco
cièco agg. e s. m. (f. -a) [lat. caecus] (pl. m. -chi). – 1. a. Privo della vista, dell’uso degli occhi: diventare c.; essere c. dalla nascita; c. da un occhio; non sono mica c., per affermare [...] discutere o domandare ragioni. c. Privo di luce, buio: l’aer nero e c. (Ariosto); tra le chiuse imposte Per lo balcone insinuava il sole Nella mia c. stanza il primo albor (Leopardi); cieco carcere (Dante), l’inferno; stanza, scala c., muro c., senza ...
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goloso
golóso (ant. gulóso) agg. [dal lat. gulosus, der. di gula «gola»]. – 1. a. Ghiotto, avido di cibi raffinati e ricercati o in genere di determinati cibi: essere g. di dolci, di frutta, di ostriche. [...] sono affatto g.; anche sostantivato: i g. sono puniti da Dante nel 2° cerchio dell’Inferno. b. fig. Avido, desideroso, bramoso: esser g. di piaceri, di soldi; un pubblico g. di notizie scandalistiche; riferito agli occhi e allo sguardo, che rivela ...
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temporale1
temporale1 agg. [dal lat. temporalis, der. di tempus -pŏris «tempo»]. – 1. a. Di tempo, che riguarda il tempo, soprattutto in senso linguistico e grammaticale: avverbî t., più comunem. detti [...] un periodo di tempo limitato, o in genere che appartiene al tempo, in contrapp. a ciò che è eterno, perpetuo: pene t., quelle del purgatorio, contrapposte alle pene eterne dell’inferno: il temporal foco e l’etterno Veduto hai, figlio (Dante); quindi ...
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riva
s. f. [lat. rīpa «riva del fiume» e per estens., ma non com., anche «spiaggia, riva del mare»]. – 1. a. La zona di terra che delimita una distesa d’acque (mare, lago) o un corso d’acqua: le due [...] di ridenti paesi; Roma si estende sulle r. del Tevere; Mia natal patria è nella aspra Liguria, Sovra una costa alla r. marittima (Poliziano). 2. Orlo, estremità in genere: Noi ricidemmo il cerchio [il 4° cerchio dell’Inferno] a l’altra r. (Dante ...
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ospizio
ospìzio s. m. [dal lat. hospitium «ospitalità; alloggio», der. di hospes -pĭtis «ospite»]. – 1. a. In genere, edificio dove forestieri e pellegrini possono trovare temporaneamente alloggio e [...] Bernardo). b. Anticam., con sign. più generico, luogo d’abitazione, di dimora (anche in senso fig.; per es., in Dante: o. di Cesare, la corte imperiale; doloroso o., l’inferno, albergo di dolore); e nel linguaggio poet., rifugio, asilo e sim.: quello ...
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arra
s. f. [dal lat. arra, accorc. pop. di arrăbo, che è dal gr. ἀρραβών, voce di origine ebr.], letter. – Nel linguaggio giur., sinon. di caparra, garanzia, come mezzo diretto a rafforzare il vincolo [...] ., anticipazione, pegno, testimonianza: Lo sommo Ben ... Fé l’uom buono e a bene, e questo loco Diede per arr’a lui d’etterna pace (Dante); acciò che tu questo creda, io ti voglio dare un bascio [= bacio] per a. (Boccaccio); fagli gustare l’a. dell ...
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accidioso
accidióso agg. [dal lat. tardo acidiosus, acediosus]. – 1. Di accidia, colpevole di accidia (come peccato): Portando dentro accidïoso fummo (Dante); anche sost.: gli a. dell’Inferno dantesco. [...] ., che potevano rimanere per giornate intere distesi al sole senza fare un movimento (Palazzeschi); pensieri a.; le a. ore di certi pomeriggi estivi; Oh quei fanali come s’inseguono Accidïosi là dietro gli alberi (Carducci). ◆ Dim. accidiosétto; pegg ...
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maligno
agg. [dal lat. malignus «cattivo», comp. di malus «cattivo» e tema di gignĕre «generare», quindi propr. «di cattiva natura» (cfr. benigno)]. – 1. a. In genere, cattivo, malvagio, che ha una naturale [...] m. abitavano in vortici e rapide del fiume (Bacchelli); per estens., poet., di tutto ciò che appartiene all’inferno: l’aere m., le m. piagge grige, il campo m. di Malebolge, in Dante (Inf. V, 86; VII, 108; XVIII, 4). Nel linguaggio letter., riferito ...
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INFERNO (fr. enfer; sp. infierno; ted. Hölle; ingl. hell)
Umberto FRACASSINI
Giuseppe DE LUCA
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Il vocabolo latino infernus era originariamente un aggettivo e designava qualche cosa che fosse più in basso dello spettatore, o addirittura...
Dante Alighieri, Opere minori: Quaestio de aqua et terra - Introduzione
Francesco Mazzoni
Giunto ormai a questa parte del volume il paziente lettore si è certamente reso conto, attraverso pagine riguardanti volta a volta le Epistole (in particolare...