momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. [...] . Al momento, lì per lì, al primo istante: al m. non seppi che cosa rispondere. Più spesso, seguito dalla prep. di con un infinito, sul punto di, stando per: al m. di uscire, mi sono ricordato che non avevo preso le chiavi; al m. della resa dei conti ...
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volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare [...] i verbi volere, desiderare, preferire e sim., presi in considerazione soprattutto in quanto possono avere una duplice costruzione: coll’infinito, quando il soggetto del verbo dipendente è lo stesso del verbo principale (voglio andare), con che e il ...
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fraseologico
fraṡeològico agg. [der. di fraseologia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la fraseologia o fa parte della fraseologia di una lingua: locuzioni, espressioni f.; dizionario fraseologico. In partic., [...] e colorire l’espressione: in italiano, hanno spesso questa funzione i verbi fare e dovere, quando sono seguiti da un infinito che costituisce il vero predicato logico della frase (per es.: «gli piace farsi ammirare» per «gli piace essere ammirato ...
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sedere1
sedére1 s. m. [uso sostantivato dell’infinito del verbo sedere]. – 1. La parte posteriore del corpo umano, in fondo alla schiena, quella sulla quale si sta seduti: è scivolato e ha battuto il [...] s.; ha un s. troppo grosso rispetto al resto del corpo; prendere uno a calci nel s., spesso in senso fig., trattarlo malamente, con ingratitudine. È parola che, come deretano (oggi per lo più limitata ...
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sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] il pass. rem., che ha solo valore incoativo, e alcune forme composte). Altre locuz. equivalenti sono formate con a e l’infinito: per indicare la continuità nella posizione: essere, stare, restare a sedere; per indicare l’atto con cui si assume la ...
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produttibile
produttìbile agg. [der. di produrre, secondo produttivo, ecc.]. – 1. Lo stesso, ma meno com., che producibile. 2. ant. Allungabile, prolungabile (cfr. il sign. 4 di produrre): la linea retta [...] e in conseguenza il moto per essa è p. in infinito, cioè interminato (Galilei). ...
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vietare
v. tr. [lat. vĕtare] (io vièto, ecc.). – Proibire, impedire ad altri di fare qualcosa; ordinare, disporre che non si compia una determinata azione, o che non si svolga una particolare attività. [...] la venuta gli avea il dì davanti vietata (Boccaccio); avevano l’ordine di v. il passaggio a chiunque; spesso con di e l’infinito: gli vietò di rispondere; il medico gli ha vietato di uscire; nessuno può vietarmi di tornare a casa; raram. con che e il ...
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tradere
tràdere v. tr. [dal lat. tradĕre, comp. di tra(ns)-, che indica passaggio, trasmissione, e dare «dare»]. – Latinismo usato dai filologi e anche da storici delle tradizioni (popolari, religiose, [...] ecc.), nel sign. di «tramandare, trasmettere», quasi esclusivam. nell’infinito. ◆ Part. pres. tradènte, anche come agg.: il manoscritto tradente. ◆ Part. pass. tràdito, anche come agg. (v. la voce). ...
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distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi [...] in prefissati intervalli regolari: d. di frequenza); d. di probabilità, il limite della distribuzione al tendere all’infinito del numero delle occorrenze del fenomeno; funzione di d., la funzione matematica che rappresenta la distribuzione di ...
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altalenare
v. intr. [der. di altalena] (io altaléno, ecc.; aus. avere), non com. – Fare l’altalena, in senso fig. (spec. all’infinito, anche sostantivato), oscillare fra pensieri o sentimenti opposti, [...] alternarsi di situazioni contrastanti: a. fra il sì e il no; visse giorni d’angoscia, in un continuo a. di timori e di speranze. ◆ Part. pres. altalenante, anche come agg., in senso proprio e fig ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...