volgere
vòlgere v. tr. e intr. [lat. vŏlvĕre] (io vòlgo, tu vòlgi, ecc.; pass. rem. vòlsi, volgésti, ecc.; part. pass. vòlto). – 1. tr. a. Piegare, indirizzare verso un luogo o un punto determinato; [...] di te (Parini), rivolgi, dedica le tue cure; perché hai le gentili Forme e l’ingegno docile Vòlto a studj virili? (Foscolo); infin ch’arriva Colà dove la via E dove il tanto affaticar fu volto (Leopardi). b. non com. Girare: v. la chiave nella toppa ...
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moltiplicabile
moltiplicàbile agg. [der. di moltiplicare]. – Che può essere moltiplicato o notevolmente accresciuto di numero: qualsiasi numero è sempre m. per qualsiasi altro; gli esempî sono m. all’infinito. ...
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polo1
pòlo1 s. m. [dal lat. polus, gr. πόλος, propr. «asse, perno», affine a πέλομαι «muoversi, girare»]. – 1. In astronomia, ciascuno dei due punti d’intersezione dell’asse di rotazione di una stella [...] di una variabile x ha un polo in xo quando il limite del modulo della funzione per x che tende a xo è infinito. 6. In fisica: p. magnetico, ciascuna delle due estremità di una sbarretta magnetizzata o di un magnete o di un elettromagnete, presso le ...
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moltiplicare
(ant. multiplicare) v. tr. [dal lat. multiplicare, der. di multĭplex -plĭcis «molteplice»] (io moltìplico, tu moltìplichi, ecc.). – 1. a. Rendere numericamente molte volte maggiore, o in [...] volte: avendo lo stampo, si può m. a volontà il disegno; un sistema di specchi che moltiplica l’immagine all’infinito. 2. rifl. a. Diventare numerosi attraverso l’opera della generazione: crescete e moltiplicatevi, parole che nella Bibbia (Genesi 1 ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. [...] . Al momento, lì per lì, al primo istante: al m. non seppi che cosa rispondere. Più spesso, seguito dalla prep. di con un infinito, sul punto di, stando per: al m. di uscire, mi sono ricordato che non avevo preso le chiavi; al m. della resa dei conti ...
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volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare [...] i verbi volere, desiderare, preferire e sim., presi in considerazione soprattutto in quanto possono avere una duplice costruzione: coll’infinito, quando il soggetto del verbo dipendente è lo stesso del verbo principale (voglio andare), con che e il ...
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fraseologico
fraṡeològico agg. [der. di fraseologia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la fraseologia o fa parte della fraseologia di una lingua: locuzioni, espressioni f.; dizionario fraseologico. In partic., [...] e colorire l’espressione: in italiano, hanno spesso questa funzione i verbi fare e dovere, quando sono seguiti da un infinito che costituisce il vero predicato logico della frase (per es.: «gli piace farsi ammirare» per «gli piace essere ammirato ...
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sedere1
sedére1 s. m. [uso sostantivato dell’infinito del verbo sedere]. – 1. La parte posteriore del corpo umano, in fondo alla schiena, quella sulla quale si sta seduti: è scivolato e ha battuto il [...] s.; ha un s. troppo grosso rispetto al resto del corpo; prendere uno a calci nel s., spesso in senso fig., trattarlo malamente, con ingratitudine. È parola che, come deretano (oggi per lo più limitata ...
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sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] il pass. rem., che ha solo valore incoativo, e alcune forme composte). Altre locuz. equivalenti sono formate con a e l’infinito: per indicare la continuità nella posizione: essere, stare, restare a sedere; per indicare l’atto con cui si assume la ...
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produttibile
produttìbile agg. [der. di produrre, secondo produttivo, ecc.]. – 1. Lo stesso, ma meno com., che producibile. 2. ant. Allungabile, prolungabile (cfr. il sign. 4 di produrre): la linea retta [...] e in conseguenza il moto per essa è p. in infinito, cioè interminato (Galilei). ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...