incircoscritto
(ant. incirconscritto e incircunscritto) agg. [dal lat. tardo, eccles., incircumscriptus], letter. – Non circoscritto, detto soprattutto, di Dio, in quanto essere infinito. Raro come contrapposto [...] a circoscritto negli altri sign. di questo aggettivo ...
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tacere
tacére v. intr. e tr. [lat. tacēre] (pres. tàccio, taci, tace, tacciamo, tacéte, tàcciono; pres. cong. tàccia, ecc.; pass. rem. tàcqui [ant. tacètti], tacésti, ecc.; part. pass. taciuto). – 1. [...] ). Talora equivale a sottintendere, sottacere: in proposizioni ellittiche, può essere taciuto il soggetto o il predicato. 4. L’infinito viene spesso sostantivato, col valore generico del verbo (di solito nella sua funzione di intransitivo) o col sign ...
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alternanza
s. f. [der. di alternare]. – 1. L’alternare e più comunem. l’alternarsi; successione alterna di fatti, manifestazioni, fenomeni, e sim.: l’a. delle stagioni; la vita è un’a. di dolori e di [...] si alternano nella coniugazione forme con cons. fricativa sorda e occlusiva sonora); a. accentuativa (come nel greco παιδεῦσαι infinito e παίδευσαι imperativo). 3. In biologia: a. Legge delle a., legge di crescenza, secondo cui i grandi segmenti ...
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dicere
dìcere v. tr. – Forma letter. ant. dell’infinito del verbo dire (che riproduce la forma lat. dicĕre e il cui tema si conserva nelle forme della coniugazione dicevo, dicessi, ecc.): onde non si [...] dee dicere vero filosofo alcuno (Dante); volendone a pien dicer gli onori (Ariosto) ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] verbo fare: una donna giovane, ... danzando e vociferando, faceva segno di grandissima allegrezza (Leopardi); seguito da un infinito, dare segno di, accennare a (come preannuncio): continuava imperterrito senza dare alcun s. di volere smettere; non ...
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successione
successióne s. f. [dal lat. successio -onis, der. di succedĕre «succedere»]. – 1. Il succedere ad altri, cioè il subentrare, il prendere il posto di un altro in una carica, in un ufficio, [...] , a2, ... an, ..., dove 0, 1, 2, ..., n, ... sono gli indici della s.; una successione è pertanto formata da infiniti elementi, elencati in modo ordinato; talvolta, una successione è indicata con a′, a′′, ... (leggi «a primo, a secondo, ...») oppure ...
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incoare
v. tr. [dal lat. incohare o inchoare, voce di origine oscura], letter. – Intraprendere, avviare, dar principio. È verbo di uso rarissimo, e quasi esclusivo (ma solo nell’infinito e nel part. [...] pass.) del linguaggio forense: i. una lite, un processo ...
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monitorare
v. tr. [der. di monitor]. – Controllare, mediante monitoraggio, l’andamento di una o più grandezze variabili nel tempo; in partic., in medicina, controllare le condizioni e il funzionamento [...] fiumi; m. la pressione di un paziente; nel linguaggio giornalistico, osservare, verificare in modo sistematico: m. le tendenze degli elettori attraverso i sondaggi. ◆ È usato per lo più nell’infinito e nel part. pass. (o tempi composti con questo). ...
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cagione
cagióne s. f. [lat. occasio -ōnis: v. occasione]. – 1. Causa di un determinato effetto, occasione, motivo: Non è sanza cagion l’andare al cupo (Dante); anche pretesto: cominciò a trovar sue c. [...] sempre più raramente) soprattutto parlando di cose che diano dolore o provochino danno: i greci eroi, Cagione ai Persi d’infinito affanno (Leopardi); essere c. di scandali, di sventure; non hai c. di lamentarti (più com. motivo). Locuzioni: a c. di ...
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tacito
tàcito agg. [dal lat. tacĭtus, der. di tacere «tacere»]. – 1. Che tace, che sta senza parlare (sinon. letter. o più elevato di silenzioso): Taciti, soli, sanza compagnia N’andavam l’un dinanzi [...] pesce (Poliziano); la notte ... declina Con tacit’ombra sopra l’emispero (Parini); al tacito Morir d’un giorno inerte (Manzoni); Del t., infinito andar del tempo (Leopardi); o in cui non si ode rumore: nella t. notte, per le t. vie. In usi fig., poet ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...