metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi [...] . Per estens., il termine viene riferito a ciò che è o si considera primo, supremo, universale, assoluto, necessario, eterno, infinito (in contrapp. a ciò che è o si considera particolare, relativo, contingente, transeunte, finito, derivato), o a ciò ...
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mansuescere
mansüèscere v. intr. [dal lat. mansuescĕre «abituarsi alla mano», comp. di manus «mano» e suescĕre «abituarsi»] (usato solo all’infinito), ant. e raro. – Divenire mansueto: lo savio uomo [...] [Orfeo] con lo strumento de la sua voce faria m. e umiliare li crudeli cuori (Dante) ...
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difesa
difésa s. f. [lat. tardo defensa, der. di defendĕre «difendere», part. pass. defensus]. – 1. a. L’azione del difendere o del difendersi: accingersi alla d.; occuparsi della d.; la d. di un territorio, [...] militare marittima, nella marina militare italiana, l’organizzazione locale che provvede alla difesa di una nave o piazza o base marittima. 5. ant. Opposizione, ostacolo: Avendo Astolfo esercito infinito Da non gli far sette Afriche difesa (Ariosto). ...
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rifiutare2
rifiutare2 (letter. ant. refutare e, raro, rifutare) v. tr. [lat. refūtare (comp. di re- e di -futare, presente anche in confutare), con -i- inserita per influenza di fiutare]. – 1. a. Non [...] che a un amico non si possono r.; chiede con tanta grazia, che non gli si può rifiutar nulla. Costruito con di e l’infinito, non voler fare, o non consentire a fare: rifiuta di parlare con me; rifiutò di partire, di cedere su quel punto; il medico ha ...
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docta ignorantia
〈... in’orànzia〉 (lat. «dotta ignoranza»). – Espressione che risale a s. Agostino, ma resa celebre dall’opera De docta ignorantia di Nicolò Cusano (1401-1464), la quale indica la posizione [...] di fronte a Dio: l’intelletto umano, in quanto finito, non può dir nulla di Dio, che è l’assoluto e l’infinito, se non per via negativa, negando cioè di lui ogni attributo e riconoscendo di potersi avvicinare all’Assoluto solo sapendo di non sapere ...
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transfinito
agg. [comp. di trans- e finito]. – In matematica, che va al di là del finito: numeri t., numeri, ideati dal matematico G. Cantor, che estendono al caso di insiemi con infiniti elementi i [...] insiemi ordinati finiti con lo stesso numero cardinale di elementi hanno lo stesso numero ordinale, nel caso di insiemi infiniti ordinati si possono avere, a seconda del diverso tipo d’ordine, diversi numeri ordinati transfiniti per insiemi di uguale ...
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temere
temére v. tr. e intr. [lat. timēre] (io témo, ecc.). – 1. tr. a. Aspettarsi, con timore, che avvenga, o sia avvenuta, cosa considerata un danno, un pericolo, o comunque un fatto spiacevole: temo [...] cong. che si adopera la costruzione latineggiante temere non in luogo del semplice temere: Temendo no ’l mio dir li fosse grave, Infino al fiume del parlar mi trassi (Dante); i’ temo, lasso, no ’l soverchio affanno Distrug[g]a ’l cor che triegua non ...
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sfuggire
v. tr. e intr. [der. di fuggire, col pref. s- (nel sign. 3); cfr. lat. effugĕre, comp. di ex- e fugĕre «fuggire»] (coniug. come fuggire). – 1. tr. Evitare, scansare un danno o un rischio, una [...] la pubblicità; è un uomo invidioso e poco sincero e tutti lo sfuggono. Come sinon. di evitare, anche seguito da un infinito con la prep. di: se ci riesco, sfuggo d’incontrarlo; parlando pianissimo e sfuggendo di guardarmi (Pirandello). 2. intr. (aus ...
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panneggiare
v. intr. [der. di panno] (io pannéggio, ecc.; aus. avere). – Disporre un tessuto, un drappo, con arte, in modo che le pieghe ricadano elegantemente, con naturalezza; il verbo, usato soprattutto [...] all’infinito, anche sostantivato, viene per lo più riferito alla capacità di eseguire panneggi in dipinti o sculture: Andrea del Sarto è stato un maestro nel panneggiare. Talvolta anche trans.: p. abilmente una seta, un broccato. ◆ Part. pass. ...
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perducere
perdùcere v. tr. – Altra forma, ant., dell’infinito perdurre (dal lat. perducĕre): quelle nostre operazioni, le quali a salute ci possan perducere (Boccaccio); analogamente, si potevano avere [...] nel futuro e nel condizionale le forme perducerò, ecc., perducerèi, ecc., al posto di quelle sincopate perdurrò, ecc., perdurrèi, ecc ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...