fuorche
fuorché (o 'fuòr che'; non com. 'fuòri che') cong. – Eccetto che, tranne che; si usa davanti a verbi di modo infinito o anche davanti a sostantivi o pronomi, con valore eccettuativo e di solito [...] in correlazione con tutto o tutti, ogni, nessuno: tutti argomenti A la salute sua eran già corti, Fuor che mostrarli le perdute genti (Dante); erano tutti presenti all’appello fuorché lui; non parla con ...
Leggi Tutto
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello [...] di conclusioni paradossali quei concetti che non corrispondono a contenuti intuitivi e di cui non può essere indicato il processo di costruzione, quali sarebbero il concetto di infinito attuale, quello di continuo, quello di insieme, ecc. ...
Leggi Tutto
intuizionista
s. m. e f. e agg. [der. di intuizionismo] (pl. m. -i). – Sostenitore o seguace dell’intuizionismo. Come agg., relativo all’intuizionismo, spec. con riferimento alla filosofia della matematica: [...] , e quindi sull’uso di concetti matematici primitivi, cioè di tipo intuitivo e costruttivo (come la serie dei numeri naturali), e caratterizzata tra l’altro dal rifiuto del principio del terzo escluso, del concetto di infinito attuale, ecc. ...
Leggi Tutto
attrazione
attrazióne s. f. [dal lat. attractio -onis, der. di attrahĕre «attrarre»]. – 1. Azione e forza di attrarre, anche in senso fig.: a. tra due corpi; l’a. sessuale; esercitare grande a.; essere, [...] fenomeno sintattico per il quale in una proposizione dipendente da altra subordinata con il verbo al congiuntivo o all’infinito, si trova di norma il congiuntivo anziché l’indicativo che sarebbe richiesto dal rapporto logico fra le due proposizioni ...
Leggi Tutto
causale
cauṡale agg. e s. f. [dal lat. tardo causalis]. – 1. agg. a. Di causa, che è causa di qualcosa: rapporto c.; principio c.; collegamento c.; nesso c.; atto causale. b. In grammatica, proposizioni [...] non intesi la domanda, preferii tacere»), o implicite, con il verbo nel participio passato, nel gerundio, o nell’infinito introdotto dalle prep. per, di, a (per es.: «Riconosciuto colpevole, fu condannato»; «Sapendomi in casa, mi telefonò»; «Spesso ...
Leggi Tutto
entrare
(ant. intrare) v. intr. [lat. ĭntrare] (io éntro, ecc.; aus. essere). – 1. a. Andare dentro, penetrare in un luogo: e. in casa, e. a scuola, e. nel bosco, e. sotto le coperte; e. in acqua, immergervisi, [...] nuovo decennio; e. nel 20° anno, aver compiuto 19 anni; la gestante è entrata nel 7° mese (di gravidanza). Con a e l’infinito: e. a dire, a parlare, a trattare di qualche cosa. Di stagione, mese, anno e sim.: appena entra la primavera, l’estate, il ...
Leggi Tutto
topologia
topologìa s. f. [comp. di topo- e -logia]. – 1. In geografia, lo studio del paesaggio e delle sue caratteristiche per individuare e definire i varî tipi di forme del suolo (l’insieme dei segni [...] a un quadrato, ma non a una corona circolare; una retta reale proiettiva (cioè con l’aggiunta del punto all’infinito) è equivalente a una circonferenza; un toro non è topologicamente equivalente a una superficie sferica. La topologia è articolata in ...
Leggi Tutto
causativo
cauṡativo agg. [dal lat. tardo causativus, der. di causari «causare»]. – 1. Che è causa, che ha potenza di causare: assai ben si può comprendere la tristizia esser c. dell’ira (Boccaccio). [...] fatta compiere ad altri (per es. addormentare rispetto a dormire). c. Funzione c., quella che assume il verbo fare seguito da un infinito, per indicare che il soggetto non fa lui l’azione ma la fa fare ad altri (lo hai fatto piangere; ti farò pentire ...
Leggi Tutto
stampanare
v. tr. [forse affine a stampare, nel sign. originario di «pestare»], tosc. ant. – Stracciare, lacerare, usato soprattutto nell’infinito e nel participio passato: uno letticciuolo ... con uno [...] copertoio tutto stampanato (Sacchetti) ...
Leggi Tutto
policromatico
policromàtico agg. [comp. di poli- e cromatico] (pl. m. -ci). – 1. non com. Che ha molti colori, policromo. 2. In fisica, in contrapp. a monocromatico, è detto: a. Di luce costituita da [...] solare. b. Di qualunque radiazione elettromagnetica, visibile o no, risultante dalla sovrapposizione di un numero finito o infinito di componenti monocromatiche. c. estens. Di radiazione corpuscolare (per es., un fascio di elettroni o di neutroni ...
Leggi Tutto
Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...