miope
mìope agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo myops myōpis, gr. μύωψ μύωπος, comp. di μύω «chiudersi» e ὤψ «occhio»]. – 1. Di occhio affetto da miopia; più comunem., di persona che ha gli occhi miopi: [...] cose nei loro possibili effetti e sviluppi, che manca di perspicacia, di lungimiranza, e sim.: avere un intelletto m. (o essere m. d’intelletto); governanti m.; agire da m.; estens., di ciò che rivela miopia intellettuale: m. visione di un problema ...
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chiaro
agg. e s. m. [lat. clarus]. – 1. agg. È in generale l’opposto di oscuro, ma ha accezioni particolari secondo l’oggetto a cui si attribuisce: a. Luminoso, lucente: una luce ch.; c’è un bel sole [...] lo rende spento (in senso proprio, occhi ch., con riferimento al colore); una faccia ch., aperta, o anche ilare, contenta. b. Dell’intelletto, delle idee, netto, non confuso: avere i concetti ch.; non so se ho rese ch. le idee; non ho un’idea ben ch ...
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colcodea
colcodèa s. f. [dal lat. mediev. colcodea o colchodea, storpiatura, attraverso l’arabo e il successivo adattam. lat. del 12° sec. alcocoden o alcochoden, della voce astrologica persiana kadkhudah, [...] pianeta o la stella che domina in una parte della terra al momento della nascita di una persona]. – L’intelletto agente quale è concepito nella filosofia d’Avicenna, cioè come ultima delle «intelligenze separate», datrice delle forme sostanziali alla ...
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intellettivo
agg. [dal lat. tardo intellectivus, der. di intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»]. – 1. Che riguarda l’attività dell’intelletto, la capacità d’intendere con l’intelletto: [...] l’atto, il momento i.; percezione, virtù, potenza i.; vigore i.; la facoltà i. (o assol., l’intellettiva, s. f.). Nella filosofia aristotelica, anima i. (gr. διανοητικὴ ψυχή), l’anima intesa come principio vitale dell’uomo, distinta dall’anima ...
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intelligibile
intelligìbile (o intellegìbile) agg. [dal lat. intelligibĭlis, der. di intelligĕre (o intellegĕre) «intendere»]. – Che può essere conosciuto e compreso con l’intelletto: verità i., o non [...] linguaggio filos., è spesso sostantivato con valore neutro e con riferimento a ciò che può essere compreso con il solo intelletto: l’i. e il sensibile; il mondo, la sfera dell’intelligibile. ◆ Avv. intelligibilménte, in modo da poter essere compreso ...
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intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] di farti i., se vuoi ottenere qualcosa. d. Dare ascolto, esaudire: Dio intenderà le vostre preghiere. 4. a. Afferrare con l’intelletto, cogliere e penetrare il significato di quanto è detto da altri e in genere di tutto ciò che è in qualche modo ...
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intendimento
intendiménto s. m. [der. di intendere]. – 1. a. Capacità d’intendere con l’intelletto: uomo d’i., di retto i., privo d’i., di scarso i.; è un bambino che mostra già i.; anche le bestie hanno [...] ., di intelligenza, nel suo sign. astratto e generico. In filosofia, è altro termine per designare la facoltà dell’intelletto, soprattutto nel senso (proprio della filosofia moderna e specialmente kantiana) per cui essa si contrappone alla ragione. b ...
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volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare [...] inclusa nell’attività di pensiero e comunque non contrapposta a esso, ora dotata di capacità e possibilità oltre i limiti dell’intelletto. Con riferimento alla divinità, a esseri divini e soprannaturali: il rapporto tra v. divina e v. umana; E ’n la ...
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docta ignorantia
〈... in’orànzia〉 (lat. «dotta ignoranza»). – Espressione che risale a s. Agostino, ma resa celebre dall’opera De docta ignorantia di Nicolò Cusano (1401-1464), la quale indica la posizione [...] umano di fronte a Dio: l’intelletto umano, in quanto finito, non può dir nulla di Dio, che è l’assoluto e l’infinito, se non per via negativa, negando cioè di lui ogni attributo e riconoscendo di potersi avvicinare all’Assoluto solo sapendo ...
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schema
schèma s. m. [dal lat. schema, gr. σχῆμα -ματος «forma, aspetto, configurazione», da un tema di ἔχω «possedere, avere»] (pl. -i). – 1. Modello convenzionale, semplificato rispetto alla più complessa [...] , n. 8). In partic., nella filosofia kantiana, s. trascendentali, le determinazioni a priori del tempo elaborate dall’intelletto (mediante lo schematismo) sulla base delle varie categorie: consentono l’applicazione di queste ultime ai fenomeni, che ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del termine, nella forma greca del νοῦς, è...
intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, come in Vn XXXIII 8 25, Cv II IV 11,...