schematismo
s. m. [der. di schema, sul modello del gr. σχηματισμός, lat. schematismus «espressione figurata»]. – 1. L’essere schematico; il procedere, lo svolgersi, il comportarsi secondo schemi troppo [...] schematismo (Longhi). 2. Nella filosofia kantiana, s. trascendentale o s. dei concetti puri dell’intelletto, espressioni con cui viene indicato l’uso da parte dell’intelletto, ai fini della conoscenza, degli schemi trascendentali (v. schema, n. 6). ...
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possibile
possìbile agg. [dal lat. possibĭlis, der. di posse «potere»]. – 1. a. In senso assoluto e oggettivo, detto di tutto ciò che può esistere in quanto non contraddice alle leggi generali dell’essere, [...] il calcolo ... degli «uomini possibili» da parte delle ragazze (Arbasino). 3. Nell’aristotelismo scolastico, intelletto p. (intellectus possibilis), l’intelletto in quanto è «in potenza», cioè potenzialmente, in grado di conoscere, e in qualche modo ...
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aprire
v. tr. [lat. apĕrīre] (pass. rem. aprìi o apèrsi, apristi, ecc.; part. pass. apèrto). – 1. Verbo di largo uso e di sign. ampio e generico, contr. di chiudere e serrare. a. Disgiungere le parti [...] occhi; a. gli orecchi, prestare attenzione. Altri usi fig.: a. la mente, l’intelletto, sviluppare l’ingegno, allargare le proprie vedute; a. la mente, l’intelletto alla verità, cominciare ad intenderla; a. l’animo, il cuore a qualcuno, confidarsi con ...
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agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso [...] e meno com. che causa efficiente (v. causa); intelletto a., in Aristotele, l’intelletto che rende intelligibili in atto le forme o idee potenzialmente presenti nelle immagini sensibili. 2. s. m. Colui che agisce, che fa l’azione, contrapp. a chi la ...
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noologia
noologìa s. f. [dal lat. mod. noologia, comp. del gr. νόος «intelletto» e -logia]. – Termine filosofico che significa in genere scienza o dottrina dell’intelletto, coniato nel 1650 dal teologo [...] luterano Calovius (A. Calov o Kalau) per indicare una delle due scienze ausiliarie della metafisica (l’altra è la gnostologia) e precisamente quella che ha per oggetto le funzioni conoscitive, è stato ...
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regolativo
agg. [der. di regolare2]. – 1. Che ha la funzione di regolare: il termine è usato da Kant (ted. regulativ) per denotare l’uso delle idee della ragione (idee dell’anima, del mondo, di Dio), [...] »), non sono fonti di conoscenza, ma punti di riferimento ideali, che stimolano e indirizzano l’attività conoscitiva dell’intelletto verso forme di unità sempre più comprensive. 2. In embriologia, che tende a regolarsi, a seguire un processo ...
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arco
s. m. [lat. arcus -us] (pl. archi; ant. anche le àrcora). – 1. Arma usata fin dai tempi antichissimi per caccia e guerra, formata di un lungo e sottile elemento di materia flessibile e di una corda, [...] . l’a. sempre teso si spezza (o sim.), per significare la necessità del riposo, dello svago; tendere l’a. dell’intelletto, dell’intelligenza, sforzare la mente per capire o per escogitare qualche cosa: raggrinzò la fronte, torse gli occhi in traverso ...
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mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle [...] più partic., per indicare a volte l’anima razionale, a volte la sua parte e attività più elevata, al di là dell’intelletto; e anche l’attività pensante sé stessa, cioè lo spirito assoluto: in questo senso B. Spaventa parla di metafisica della m. (in ...
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noumeno
noùmeno s. m. [dal gr. (τὸ) νοούμενον «ciò che è concepito dall’intelletto», part. pres. passivo di νοέω «conoscere intellettivamente»]. – 1. Nella filosofia platonica, ciò che è pensato o pensabile [...] dal puro intelletto, indipendentemente dall’esperienza sensibile, ossia le idee, in quanto distinte dagli oggetti sensibili. 2. Nella filosofia kantiana, l’essenza pensabile, ma del tutto inconoscibile, della realtà in sé, in contrapposizione al « ...
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nous
noùs 〈nus〉 s. m. [traslitt. del gr. νοῦς «intelletto»]. – Nella terminologia filosofica, l’intelletto, la mente, la ragione, sia umana sia divina: Anassagora chiamò n. la divina ragione ordinatrice [...] del mondo. Talora usato al femm. (forse per attrazione dell’ital. mente): come potevi tu pretendere che la gente venisse da te a comperare la ‘Dike’, la ‘Enkrateia’, la ‘Noùs’...? (Panzini) ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del termine, nella forma greca del νοῦς, è...
intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, come in Vn XXXIII 8 25, Cv II IV 11,...