intenzionalitaintenzionalità s. f. [der. di intenzionale]. – Carattere di ciò che è intenzionale: sostenere, provare, negare l’i. di un fatto; i. di un reato. Nel linguaggio filos. il termine, usato [...] dapprima nella filosofia scolastica (lat. mediev. intentionalitas), si precisa successivamente nella fenomenologia di E. Husserl (ted. Intentionalität) come la caratteristica della coscienza che tende ...
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fenomenologia
fenomenologìa s. f. [comp. di fenomeno e -logia; il termine è stato coniato originariamente in tedesco, Phänomenologie, come titolo di una parte dell’opera Neues Organon del matematico [...] logico-matematici sono costruzioni ideali, afferrabili direttamente e intuitivamente (intuizione eidetica), e la coscienza è essenzialmente intenzionalità, cioè un tendere e un operare che può essere reso manifesto e descritto nella sua purezza ...
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bancarotta
bancarótta s. f. [da banca rotta, per l’uso medievale di rompere il banco al banchiere insolvente]. – Insolvenza dell’imprenditore commerciale dichiarato fallito; si distingue in semplice [...] e fraudolenta, cioè colposa o dolosa, in base alla minore o maggiore gravità e intenzionalità dei fatti che l’hanno determinata. Ha anche gli usi fig. di fallimento, cioè esito negativo, disastroso di un’iniziativa: fare, dichiarare bancarotta. ...
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doloso
dolóso agg. [dal lat. dolosus]. – Che è fatto con dolo, cioè con piena coscienza e intenzionalità: reato, delitto d. (contrapp. a colposo e preterintenzionale); incendio d.; in senso generico, [...] che è fatto con inganno, fraudolento. ◆ Avv. dolosaménte, in modo doloso: agire dolosamente ...
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posta1
pòsta1 s. f. [lat. pŏsĭta, part. pass. femm. di ponĕre «porre»; cfr. posto part. pass. e s. m.]. – 1. a. ant. Posto assegnato o stabilito per fermarsi temporaneamente o per stare definitivamente: [...] il mondo sia fatto a p. per uso della loro specie (Leopardi). b. Nella forma rafforzativa a bella posta, per sottolineare l’intenzionalità dell’atto compiuto o che si compie: l’ho fatto a bella p.; lasciava credere a bella p. di esser già partito. c ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee [...] coscienza, volta a orientare, oltre che le sue azioni e il suo comportamento, anche e soprattutto la sua intenzionalità, e dalla cui violazione, diversamente dalla norma giuridica, non deriva una sanzione sociale istituzionalizzata, ma al più quella ...
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intenzionalità Nelle filosofie di F. Brentano e di E. Husserl, il carattere per cui un fatto di coscienza è ‘coscienza di’ qualche cosa, vi si riferisce, pur non essendo tale cosa necessariamente reale o esistente. Mentre però Brentano considerava...
non intenzionalita
nón intenzionalità [locuz. s.f.] [FAF] Di un evento il cui accadere non è frutto di un intenzionalità di qualcuno: v. caso: I 512 c.