parita
parità (ant. paritade) s. f. [dal lat. parĭtas -atis, der. di par «pari1»]. – 1. Il fatto di essere pari; rapporto di uguaglianza o di equivalenza fra due o più cose: p. di grado; p. di diritti [...] p. di meriti; a p. di condizioni, la prima offerta mi sembra più conveniente; a p. di voti, spetta al presidente decidere; la invidia è sempre dove è alcuna paritade (Dante); la parità che Tito Livio dice essere in questi eserciti era che, per avere ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] fare o lasciar p. la ragione, la coscienza, il buon senso, ascoltarne la voce, i suggerimenti; in lui è il cuore, l’affetto, l’invidia che parla, che muove i suoi sentimenti e lo spinge a parlare (o anche a operare) in un determinato modo. 9. Con uso ...
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fallico
fàllico agg. [dal gr. ϕαλλικός] (pl. m. -ci). – Relativo al fallo (organo genitale), connesso con il fallo, con la sua raffigurazione o con i significati allusivi e simbolici che ad esso vengono [...] sessuali, poi si manifestano, nel maschio, il timore di esserne privato (complesso di castrazione) e, nella femmina, l’invidia del pene, in corrispondenza del culmine e del superamento del complesso di Edipo (v. edipico); di qui, nel linguaggio ...
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pratica
pràtica (ant. pràctica, pràttica) s. f. [uso sostantivato dell’agg. pratico; cfr. il gr. πρακτική (ἐπιστήμη) «(scienza) pratica»]. – 1. a. Attività volta a un risultato concreto in un certo campo, [...] ; solo ant., rapporto amoroso, tresca: qualche rea femina, Con la qual arà prima avuto pratica, L’averà così concio per invidia (Ariosto); per estens., la persona stessa con cui si intrattiene tale rapporto (sign. ancora vivo in qualche dialetto): s ...
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regnare
v. intr. [dal lat. regnare; v. regno] (io régno, ... noi regniamo, voi regnate, e nel cong. regniamo, regniate; aus. avere). – 1. Esercitare la funzione di re: Francesco I regnò in Francia, sulla [...] vizio che ora regna (Machiavelli); Ahi Nerina! In cor mi regna L’antico amor (Leopardi); nel suo animo regnava l’invidia; nell’aula regnava il più assoluto silenzio; fra noi due regna la massima confidenza, la migliore concordia; in questa casa regna ...
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riso2
riso2 s. m. [lat. rīsus -us, der. di ridēre «ridere»] (pl. le risa). – 1. La facoltà di ridere: il r. è, con il linguaggio, proprio ed esclusivo dell’uomo; il canto degli uccelli ... è dimostrazione [...] in riso. Con determinazioni specifiche, per indicare il riso non spontaneo di chi simula allegria per nascondere altri sentimenti (invidia, rabbia, ecc.): accolse la notizia della promozione della collega con un r. forzato, con un r. amaro, con un ...
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stimolare
v. tr. [dal lat. stimulare, der. di stimŭlus «stimolo»] (io stìmolo, ecc.). – 1. a. non com. Pungere, incitare con lo stimolo: s. i buoi. b. ant. Pungere, molestare (riferito, come soggetto [...] (per es., una passeggiata di buon mattino serve a s. l’appetito). c. Eccitare, irritare, rendere più vivo un sentimento: s. l’invidia, la gelosia, l’amor proprio. ◆ Part. pres. stimolante, anche come agg. e s. m. (v. la voce). ◆ Part. pass. stimolato ...
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infiammare
(ant. inflammare, enfiammare) v. tr. [lat. inflammare, der. di flamma «fiamma»]. – 1. a. Portare in stato di combustione viva così che si producano fiamme; per lo più usato come intr. pron., [...] patrio; il cuore gli s’infiammava di desiderio, d’amore; talora umiltà spegne disdegno, Talor l’enfiamma (Petrarca); [l’invidia] Infiammò contra me gli animi tutti; E li infiammati infiammar sì Augusto, Che ’ lieti onor tornaro in tristi lutti (Dante ...
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pettegolume
s. m. [der. di pettegolo], non com. – Quantità di pettegolezzi o di persone pettegole: in questo p. mi sento a disagio; è per lo più l’invidia che alimenta il pettegolume. ...
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immondizia
immondìzia s. f. [dal lat. immunditia, der. di immundus «immondo»]. – In senso astratto e fig., lo stesso che immondezza. Nell’uso com., soltanto con valore concr., sporcizia, roba sudicia: [...] quella sorta d’i. che le arpie sgorgarono per invidia sulle mense troiane (Leopardi). In partic., la spazzatura, che, raccolta in appositi recipienti, è poi asportata, con varî sistemi, dagli addetti al servizio di nettezza urbana (e anche i rifiuti ...
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invìdia Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede tale bene o qualità; anche, la disposizione generica a provare tale...
invidia
Fernando Salsano
È il sentimento di cruccio nascente dal considerare il bene altrui come lesivo del proprio, e nel secondo girone del Purgatorio (il cinghio che sfera / la colpa de la invidia, XIII 38; il vocabolo ricorre anche al...