posare
v. intr. e tr. [lat. tardo pausare «cessare» (v. pausare); nel sign. 6 b ricalca il fr. poser] (io pòso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr., ant. o letter. a. Cessare, o smettere temporaneamente, [...] armi, Cui la destra del ciel fu sì congiunta, Che segno fu ch’i’ dovessi posarmi (Dante), che io dovessi cessare dal combattere, dal pensare alla guerra; o sospendere temporaneamente un’attività, riposarsi: il colonnello ... né per quanto fu lunga la ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; [...] per me si tratta di questione già m. e sepolta, cui non penso più, ormai dimenticata, e sim.; con altro senso: il suo cervel, genere. Analogam., aria m., priva di movimento, stagnante: Tosto ch’io usci’ fuor de l’aura morta Che m’avea contristati li ...
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piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] lui, che ha più soldi di me; ho segnato più punti io; altre volte s’adopera senza preciso valore comparativo, per indicare un in otto giorni, non più; ho aspettato più di quanto pensassi; o con valore più generico, che viene determinato di volta ...
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diverso
1. MAPPA Si dice DIVERSO tutto ciò che non è uguale e neppure simile, cioè che si discosta per natura, aspetto e qualità da un altro oggetto, o addirittura è un’altra cosa; diverso si distingue [...] mai stare insieme: lui è così d. da me!; sono persone che hanno gusti diversi in fatto di cucina; mi dispiace, ma io la penso in modo completamente d.; finché senti parlare di paracadutismo, è una cosa: ma fare l’esperienza personalmente è una cosa ...
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essere
1. MAPPA Il verbo ESSERE, nel suo significato proprio, afferma l’esistenza, l’essenza in sé, senza ulteriore specificazione (Dio è; penso, dunque sono). È spesso unito alla parola ci, e si usa [...] ’è?
quel che è stato è stato
Citazione
Tal cosa non poteva essere immaginata che da un essere mostruosamente ingrato, mostruosamente crudele. Io aveva amato questo essere.
Iginio Ugo Tarchetti,
Fosca
Vedi anche Esistere, Filosofo, Individuo, Vivere ...
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sbagliare
1. MAPPA SBAGLIARE significa cadere in un errore di valutazione o di giudizio (credo che tu stia sbagliando; potrei s. ma credo che i negozi siano già chiusi; talvolta la memoria sbaglia); [...] si può sbagliare incappando in un equivoco, confondendosi (lei sbaglia, io non la conosco; s. di persona, di numero). 3. (se non mi sbaglio ci siamo già visti; mi sbaglierò ma penso che quei soldi non li rivedrò più), 8. compiere un’azione ...
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tutto
1. MAPPA L’aggettivo TUTTO, riferito a un sostantivo singolare, ne indica l’intera estensione o l’intera quantità, oppure esprime il concetto della completezza o della pienezza (t. il mondo, tutta [...] persone (tutti possono sbagliare; voglio essere in pace con tutti; contento lui, contenti tutti), 4. mentre al singolare maschile significa ogni cosa (pensoio a t.; quando c’è la salute c’è t.; ha confessato t.; ha t. quello che desidera; e non è t ...
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guerrità s. f. (iron.) L’idea astratta della guerra. ♦ [tit.] Il filosofo Santoro e l'idea di «guerrità» [testo] Che tristezza sentire certe frasi: «Io non penso che Putin sia il maggiore nemico che noi [...] abbiamo di fronte in questo momento. Il nemico più mostruoso che sta di fronte a noi è la guerra. La guerra è mostruosa». Ospite di Corrado Formigli a «Piazzapulita», Michele Santoro si scopre filosofo: ...
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piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, [...] di far morire il Carlesi in questo modo si sbagliano, io pianto tutto e torno a casa...». (Bruno Perucca, Stampa sera la piangina di famiglia, quindi ho pianto. Legittime ansie a parte, penso che Viola sia brava ma che, come me, non possa fare tutto ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] . con funzione di pron. neutro, ogni cosa; spesso con valore indeterminato: fatto questo è fatto tutto, non rimane altro da fare; pensoio a tutto; quando c’è la salute c’è tutto; bisogna badare a tutto, avere l’occhio a tutto; con riferimento più ...
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oltrapagato
Solo in Rime XCI 52 Quand'io penso un gentil disio... / parmi esser di merzede oltrapagato. Il vocabolo è " un composto di gusto provenzale " (Contini), conforme alla dotta elaborazione che caratterizza tutta la lirica.
Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità umana, l’uomo in quanto ha coscienza...