benche
benché (o bèn che) cong. – Sebbene, quantunque; introduce prop. concessive e richiede di solito il verbo al congiuntivo: Italia mia, benché ’l parlar sia ’ndarno ... (Petrarca). Con l’indicativo [...] è antiquato, ma è comune quando la congiunzione è usata assol., o con valore avversativo: benché, tu sai ciò che iopenso in proposito; furon marito e moglie: benché la poveretta se ne pentì poi, in capo a tre giorni (Manzoni). ...
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ius culturae
loc. s.le m. Principio del diritto per cui gli stranieri minori acquisiscono la cittadinanza del Paese in cui sono nati e vivono, a patto che ne abbiano frequentato le scuole o vi abbiano [...] e ius culturae, non parliamo di migranti, ma di persone nate in Italia e che qui hanno compiuto un ciclo scolastico. E, nel merito, iopenso che una società che non aspetta il 18esimo anno d’età per riconoscere a un giovane nato in Italia e che si è ...
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quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente [...] q. andare a tavola, potremmo q. metterci in cammino (penso che sia ormai il momento di farlo). Ripetuto, esprime una maggiore del giudizio o della decisione: quasi quasi ci vengo anch’io; sarebbe quasi quasi meglio. Assol., nelle risposte: «Hai ...
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differenzialismo
s. m. Concezione basata sulla differenza di identità e caratteristiche che distinguono sessi, culture e civiltà. ◆ «Sono contro la discriminazione positiva, contro il “differenzialismo”. [...] Io non credo che le donne siano più dolci, più generose, più pacifiche degli uomini. Penso che fra uomini e donne ci siano più somiglianze che differenze» [Elisabeth Badinter intervistata da Giampiero Martinotti]. (Repubblica, 5 aprile 2004, p. 27, ...
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arrischiare
(tosc. arriṡicare, ant. arriscare) v. tr. [der. di rischio] (io arrìschio, ecc.). – 1. Mettere a rischio, in pericolo: a. la vita, i proprî beni, una grossa somma; ha arrischiato tutti i [...] , un’osservazione, una proposta, ecc. Usato assol., o seguito da un infinito, correre un rischio: temo che tu arrischi troppo; penso che convenga a.; ha arrischiato di perder tutto. 2. rifl. Esporsi a un rischio, mettersi in un’impresa pericolosa ...
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riammobiliare
v. tr. [comp. di ri- e ammobiliare] (io riammobìlio, ecc.). – Ammobiliare di nuovo, anche in parte, sostituendo i mobili vecchi con altri (e per lo più con l’idea di miglioramento): con [...] i soldi rimasti pensò di r. il salotto. ...
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allettare1
allettare1 v. tr. [lat. allectare, forma intens. di allicĕre «attrarre», part. pass. allectus] (io allètto, ecc.). – 1. Attrarre con lusinghe, con promesse, con inviti, con mezzi di seduzione [...] invitare con la persuasione, indurre ad accettare o a fare di buon grado qualche cosa: a. i giovani allo studio; pensò che lì, meglio che altrove, la sua figlia sarebbe trattata con quelle distinzioni e con quelle finezze che potessero più allettarla ...
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carita
carità s. f. [lat. carĭtas -atis, propr. «affetto, amore», der. di carus «caro»]. – 1. L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio, e tra loro attraverso Dio: fervore, [...] , schermendosi: per c., non ci fate del male!; per c., non ci penso neppure!; anche in fine di frase, con sign. simile a «tutt’altro, neanche per sogno»: io, sperare qualcosa da lui? per carità! 4. letter. Amore, affetto, particolarmente verso ...
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palesare
paleṡare v. tr. [der. di palese] (io paléṡo, ecc.). – Rendere palese, far conoscere, quindi in genere manifestare, rivelare, o svelare: p. le proprie intenzioni, i proprî sentimenti, le proprie [...] idee; p. un desiderio, un segreto; pensò di non p. a alcuna persona chi fossero (Boccaccio); un sospiro Palesa quello che celar vorrei (Giusti). Come rifl. e intr. pron., manifestarsi, rivelarsi: al primo palesarsi della malattia, all’insorgere dei ...
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raffreddare
v. tr. [der. di freddo, col pref. ra-] (io raffréddo, ecc.). – 1. Rendere freddo o più freddo: raffreddò l’acqua con cubetti di ghiaccio; la pioggia ha raffreddato l’aria. Come intr. pron., [...] parole raffreddò il suo entusiasmo, la sua foga; il suo comportamento ha molto raffreddato la mia simpatia per lui; pensò con gli altrui danni r. il suo fervente amore (Boccaccio). Nel linguaggio econ., rallentare, frenare l’aumento di determinati ...
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oltrapagato
Solo in Rime XCI 52 Quand'io penso un gentil disio... / parmi esser di merzede oltrapagato. Il vocabolo è " un composto di gusto provenzale " (Contini), conforme alla dotta elaborazione che caratterizza tutta la lirica.
Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità umana, l’uomo in quanto ha coscienza...