gazawi s. m. e f. inv. e agg. Chi, che vive a Gaza; chi, che è nativo o originario di Gaza. ♦ Le apparizioni di Ismail Haniyeh sullo schermo sono seguitissime dai palestinesi della Striscia. Non si può [...] moschea di Al Aqsa». (Vincenzo Nigro, Repubblica.it, 23 maggio 2021, Esteri) • Con le sue restrizioni sulla Striscia, Israele voleva indebolire Hamas. Tuttavia, il provvedimento ha sortito l’effetto contrario: la rabbia sociale è cresciuta sempre più ...
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legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà [...] al popolo ebraico tramite i sacerdoti e i profeti e codificate nella Bibbia, che definivano i rapporti tra Yahweh e Israele: detta anche l. antica in contrapp. alla l. nuova annunciata da Cristo nella sua predicazione e tramandata dai Vangeli; per ...
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eliminazione mirata
loc. s.le f. Soppressione programmata di un avversario preventivamente identificato. ◆ è certo che le vittime degli shaid, le vittime delle «eliminazioni mirate» di [Ariel] Sharon, [...] Solana, in visita a Gerusalemme (l’incontro previsto per ieri sera con Sharon è saltato «per una malattia del premier israeliano»). «La posizione dell’Unione Europea - ha detto la portavoce di Solana - è che questo tipo di azioni non favoriscono un ...
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eliminazionismo
s. m. La posizione di chi ritiene necessaria l’eliminazione dei propri avversari. ◆ Persino l’antisemitismo eliminazionista che caratterizza il nazismo sarebbe, secondo il caposcuola [...] certamente. L’eliminazionismo adopera l’idea che la Shoah sia stata inventata, o esagerata, dagli ebrei per rafforzare il sionismo e Israele nella loro guerra contro gli arabi, e per governare Dio solo sa cosa, l’intero Medio Oriente. Insomma è vero ...
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equivicinanza
s. f. Posizione di neutralità che si preoccupa di recepire e comporre con equanimità istanze contrapposte. ◆ il nostro ineffabile ministro degli Esteri […] ha ritenuto di dovere fare sfoggio [...] proclamando la sua «equivicinanza» (neologismo di cui non sentivamo il bisogno) fra i terroristi di Hamas e lo Stato di Israele. (Antonio Martino, Sicilia, 15 luglio 2006, p. 2, Ieri e Oggi) • L’«equivicinanza», l’orribile neologismo che pochi mesi ...
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esecuzione mirata
loc. s.le f. Eliminazione programmata di un avversario preventivamente identificato. ◆ Lo stesso premier [Ariel Sharon] ha però bocciato la bozza di pace cui sta lavorando il suo ministro [...] dovrebbe impegnarsi nelle sei settimane successive a fermare i terroristi e requisire le armi illegalmente detenute, mentre Israele revocherebbe lo stato d’assedio e interromperebbe le esecuzioni mirate. (Elisabetta Rosaspina, Corriere della sera, 24 ...
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kibbutzistico
agg. Relativo ai kibbutz, agli insediamenti agricoli collettivi. ◆ Dopo la creazione dello stato d’Israele, i kibbutzim attraversano un periodo di espansione sociale ed economica, creano [...] , si lancia all’esportazione di prodotti e tecniche. È il movimento kibbutzistico che scopre i pompelmi e li impone all’Europa. (Israel De Benedetti, Repubblica, 3 aprile 2004, p. 36, Cultura) • L’aumento delle entrate porta ad un salto nel tenore di ...
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sansone
sansóne (o Sansóne) s. m. – Propriam., nome (ebr. Shimshōn, gr. Σαμψών, lat. Samson) di uno dei giudici d’Israele, vissuto nell’11° sec. a. C., famoso per la sua forza, eroe nazionale della lotta [...] contro i Filistei, le cui vicende sono narrate nel libro biblico dei Giudici; per antonomasia, uomo dotato di straordinaria forza fisica ...
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decimalizzazione
s. f. L’esprimere una misura mediante il sistema metrico decimale. ◆ Impallidiscono, al confronto, anche esempi recenti e ben studiati, come la conversione dal franco leggero al franco [...] tempo voluta da [Charles] De Gaulle, la decimalizzazione delle frazioni di sterlina, e il passaggio allo shekel pesante in Israele. (Massimo Piattelli Palmarini, Corriere della sera, 22 febbraio 1999, p. 1, Prima pagina) • La nuova rete Ip Multicast ...
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fedayin
fedayìn s. m. pl. [caso obliquo, corrente nell’arabo dialettale, del plur. fidā’ī «devoto, votato (a un ideale e alla morte)»]. – Denominazione, nei sec. 12° e 13°, degli appartenenti alla setta [...] musulmana degli Assassini (v. assassino), ripresa successivamente dai volontarî arabi della resistenza palestinese nella lotta contro Israele. ...
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Stato del Vicino Oriente, confinante a N con il Libano, a E con la Siria e la Giordania, a SO con l’Egitto.
Dal punto di vista morfologico il territorio può essere diviso in 4 aree (la pianura costiera; le alteterre centrali; la fossa tettonica...
(ebr. Yiśrā’ēl) Nome nazionale dell’insieme di tribù costituenti il popolo ebraico. La tradizione biblica lega questa denominazione al patriarca Giacobbe, il quale, a seguito della lotta sostenuta con uno sconosciuto, riceve da questo appunto...