kibbuz
kibbùz (o kibbùtz) s. m. – Adattamento grafico del sost. ebr. qibbūṣ, che significa propr. «raccolta, adunanza» e indica, nell’ebraico moderno, le comunità agricole a gestione collettiva sorte [...] in Palestina in seguito alla colonizzazione, e largamente affermatesi poi nello stato di Israele; in senso più concr., il terreno stesso su cui ciascuna comunità è stanziata, e l’insieme dei beni, degli edifici e delle strutture che ne fanno parte. ...
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yiddish
‹i̯ìdiš› (o jiddisch) s. m. e agg. [forma alterata dell’agg. ted. jüdisch «ebreo, giudeo»]. – Lingua della comunità degli ebrei ashkenaziti diffusisi in Europa centrale e orientale fin dal sec. [...] cresciuta d’importanza con la diffusione della stampa e in età illuministica, ha conosciuto il suo momento di massima fioritura espressiva nei primi decennî del sec. 20° e attualmente ha notevole diffusione negli Stati Uniti e nello Stato d’Israele. ...
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islamofilo
s. m. Sostenitore e fautore dell’islam. ◆ Eppure, qualcosa ci è piaciuto nella pomposa intervista di [Zinédine] Zidane, preparata e vissuta in Francia come l’annunzio del Messia. Ci diverte [...] radicale; c’è chi è favorevole al nucleare e chi è contro, chi è pro palestinese e chi è amico d’Israele, ci sono i laici e gli islamofili, quelli che reclamano più polizia nelle banlieues e quelli che la rifiutano, quelli che approvano ...
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missile mirato
loc. s.le m. Missile lanciato con precisione contro un obiettivo preventivamente individuato. ◆ Dopo lo sceicco [Ahmed] Yassin, guida religiosa e politica di Hamas, i soldati di Israele [...] hanno ucciso con missili mirati anche il suo successore Abdul Rantisi; (Eugenio Scalfari, Repubblica, 25 aprile 2004, p. 1, Prima pagina).
Composto dal s. m. missile e dal p. pass. e agg. mirato, ricalcando ...
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davidico
davìdico agg. [dal lat. Davidĭcus, gr. Δαυιδικός] (pl. m. -ci). – Di David, antico re d’Israele, con particolare riferimento alla sua attività di poeta e musicista: salmi d.; l’arpa davidica. [...] In partic., torre d., espressione biblica del Cantico dei Cantici 4,4 (dove però la Vulgata ha «sicut turris David collum tuum»), riferita al collo della Sposa, e interpretata simbolicamente come segno ...
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semitizzare
semitiżżare v. tr. [der. di semitico], non com. – Assorbire nell’ambito della civiltà e della cultura semitica: le popolazioni semitizzate dell’Etiopia; per es., i Falascià (v.), ora trasferitisi [...] in Israele. ...
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proselito
proṡèlito (non com. ed erroneo proṡèlite, pro-ṡèlita) s. m. (f. -a) [dal lat. tardo (eccles.) prosely̆tus, e questo dal gr. προσήλυτος, propr. «sopravvenuto»]. – Nell’antica religione ebraica, [...] chi si convertiva dal paganesimo al giudaismo (il termine indicava, in origine, lo straniero dimorante nel territorio d’Israele). In seguito, per estens., il nuovo seguace di una religione, di un’idea, di un partito, di una corrente letteraria, ...
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sheqel
〈šèkl〉 s. ebr. (pl. sheqalim), usato in ital. al masch. – Nome dell’unità monetaria dello Stato d’Israele dal 1978 al 1985, anno in cui fu sostituita dal nuovo sheqel (ingl. new shekel); in ital., [...] siclo ...
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shofar
shōfār 〈šofār〉 s. m., ebr. (anche italianizzato in sciofàr). – Strumento a fiato in forma di lungo corno, usato fin dai più antichi tempi della storia d’Israele per suonare l’allarme, per lanciare [...] le truppe all’assalto, per sciogliere l’esercito, per solennizzare l’avvento di un nuovo re, e soprattutto per riunire i fedeli a preghiera: oggi viene ancora suonato in varie ricorrenze liturgiche, per ...
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Stato del Vicino Oriente, confinante a N con il Libano, a E con la Siria e la Giordania, a SO con l’Egitto.
Dal punto di vista morfologico il territorio può essere diviso in 4 aree (la pianura costiera; le alteterre centrali; la fossa tettonica...
(ebr. Yiśrā’ēl) Nome nazionale dell’insieme di tribù costituenti il popolo ebraico. La tradizione biblica lega questa denominazione al patriarca Giacobbe, il quale, a seguito della lotta sostenuta con uno sconosciuto, riceve da questo appunto...