oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i [...] questo caso, per metonimia, anche assol. l’oro: l’Italia ha conquistato l’oro nella gara di salto in alto); stendardo . in bocca, sono le più preziose, le più redditizie (per il lavoro, per l’attività e sim.). 5. Il colore caratteristico dell’oro, ...
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flessibile
flessìbile agg. e s. m. [dal lat. flexibĭlis, der. di flectĕre «piegare», part. pass. flexus]. – 1. a. agg. Che può flettersi, che si piega facilmente: un ramo, una canna f.; un filo metallico, [...] . il contrario, e più com., inflessibile); orario f. (di lavoro o d’ufficio), lo stesso che orario elastico; adottare una linea (è il sistema classico del diritto inglese; in Italia, lo statuto albertino era una costituzione flessibile, l’attuale ...
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universita telematica
università telematica loc. s.le f. Università che mette a disposizione dei propri studenti corsi di formazione attraverso la rete telematica. ◆ In una società che ha cancellato [...] primi passi, sembra affermarsi come lo strumento privilegiato di chi una laurea e un lavoro l’ha già ma vuole rimanere al passo coi tempi. (Luca Saitta, Italia oggi, 18 maggio 2005, p. 4) • [tit.] Università telematica / il Marocco più vicino [testo ...
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settentrione
settentrióne s. m. [dal lat. septemtrio, tratto dal plur. septemtriones (= septem triones) «i sette buoi da lavoro» identificati nelle sette stelle dell’Orsa]. – 1. Lo stesso, ma meno com., [...] . Il territorio situato a nord relativamente a una data regione geografica: il s. della Francia; con riferimento all’Italia settentrionale, il termine è quasi sempre usato assolutamente (e spesso scritto con l’iniziale maiuscola): vivere, trasferirsi ...
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demarche
démarche 〈demàrš〉 s. f., fr. [propr. «modo di camminare», der. di marcher «camminare»]. – Tentativo, passo fatto presso qualcuno per sapere o ottenere qualche cosa: fare una démarche. In Italia [...] la parola, oltre che nel linguaggio diplomatico, è usata nel linguaggio di banca per indicare il lavoro di propaganda che una banca svolge allo scopo di procurarsi nuovi clienti o di accrescere i rapporti con i vecchi, per mezzo di visite personali ...
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centesimo
centèṡimo (poet. centèsmo) agg. e s. m. [dal lat. centesĭmus, der. di centum «cento»]. – 1. agg. num. ord. a. Che in una serie, in una progressione, occupa il posto corrispondente al numero [...] parte (numericamente 1/100): ho sbrigato appena un c. del lavoro. Centesimo era detta in Francia, prima della Rivoluzione, l’imposta negli Stati Uniti d’America e altrove; ecc.); in Italia, l’ultima emissione del centesimo di lira risale al ...
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turismo religioso
loc. s.le m. L’organizzazione di pellegrinaggi religiosi. ◆ La vita dei cristiani – in grandissima maggioranza palestinesi – sta diventando impossibile. «I cristiani e i palestinesi [...] di grande importanza per il Paese, crea posti di lavoro e valorizza il nostro patrimonio storico-artistico, pagando Iva tutti. (Umberto Folena, Avvenire, 13 ottobre 2007, p. 12, Oggi Italia) • La stanza 143 e le altre duecento camere dell’hotel del ...
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famiglia allungata
loc. s.le f. (iron.) Famiglia nella quale i figli continuano a convivere più a lungo del normale, per le difficoltà che incontrano nel trovare lavoro e per la mancanza di stimoli a [...] e sicurezze apparenti [testo] […] Da noi si comincia a lavorare molto più tardi e ci si stacca dalla famiglia, acquistando una (P. L. F., Avvenire, 27 giugno 2004, p. 11, Oggi Italia).
Composto dal s. f. famiglia e dal p. pass. e agg. allungato ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti [...] di cattolicesimo sociale e affermatosi poi come partito in Italia e anche in altri paesi europei ed extraeuropei. D modesta, determinato soprattutto da rispetto per i loro diritti e il loro lavoro: dare prova di democrazia; la sua d. non è una ...
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fanagottone
(fanigottone, faniguttùn), s. m. Fannullone, chi non è capace di realizzare nulla. ◆ Cosa faranno adesso Marco Follini, Bruno Tabacci e tutti quegli altri «faniguttùn» che «non hanno mai [...] messo piede in una vera azienda, nel mondo del lavoro e hanno soltanto chiacchierato nella loro vita» e si strategia appare antimoderna, tutta rivolta al passato, ripiegata in un’Italia dell’odio politico; eppure [Silvio] Berlusconi è convinto che ...
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Italia Lavoro
Società per azioni, totalmente partecipata dal ministero dell’Economia e delle Finanze, che opera come ente strumentale del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali allo scopo di promuovere la realizzazione di progetti...
Architetto (Praga 1674 - ivi 1766). Formatosi in Italia, lavorò a Praga tra il 1709 e il 1740. La sua opera è collegata stilisticamente ai Dientzenhofer. A Praga costruì, nel collegio dei gesuiti Clementinum, la chiesa di S. Clemente (1712-15);...