z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] grecismi sempre più numerosi, e che si è poi conservata nelle voci dotte delle varie lingue moderne, con la pronuncia ʒ in italiano, ∫ in quasi tutte le altre lingue; in alcune però lo stesso segno è servito a indicare anche un fonema diverso, come ...
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vocabolario
vocabolàrio (ant. vocabulàrio) s. m. [dal lat. mediev. vocabularius o vocabularium, der. di vocabŭlum «vocabolo»]. – 1. Volume che raccoglie, per lo più in ordine alfabetico, e spiega con [...] , e v. della lingua italiana, o francese, spagnola, russa; v. dei dialetti liguri, v. milanese, v. siciliano; v. dell’italiano del Duecento, v. dei neologismi, v. del linguaggio sportivo; v. della «Divina Commedia», v. dantesco; v. bilingui, e v ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] e nelle altre lingue moderne che hanno accolto l’alfabeto latino. Un primo è quello di fonema velare ‹k›, rappresentato in italiano dal semplice c davanti ad a, o, u (capo, amico, cupo), davanti a consonante (credere, clava) e in fine di parola ...
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u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] dalla maggioranza dei tipografi nei primi due secoli della stampa, e spec. dal principio del 16° alla metà del 17°: per es., in ital., Vno, vno, cura, Vedo, vedo, diua (altri però, spec. nel ’400 e fino a dopo la metà del ’500, usarono sempre V come ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione [...] , sia secondario, come *platia da platĕa, dove il t ha subìto già in lat. tardo l’assibilazione, che si continua in italiano con la z sorda, singola o doppia secondo che sia preconsonantica o intervocalica (terzo, piazza), in alcuni casi con g dolce ...
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e-taliano
s. m. Varietà di italiano scritto sorta nell'àmbito della continua evoluzione della comunicazione telematica, agìta tramite una vasta gamma di dispositivi tecnologici e differenti canali di [...] e scritture nell'era digitale. (Accademiadellacrusca.it, aprile 2015, Eventi) • Oggi, a trent’anni di distanza, c’è anche un italiano che gli italiani scrivono davvero nella loro vita di tutti i giorni: è l’e-taliano dell’uso immediato. Quello che si ...
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volgarizzare
volgariżżare v. tr. [der. di volgare1]. – 1. Esporre problemi di scienza e cultura specialistica in forma facile e piana, in modo da renderli accessibili a larghi strati di persone prive [...] maggior parte degli autori latini conosciuti furono volgarizzati in lingua d’oïl e d’oc, in spagnolo e in italiano. In partic., tradurre più o meno liberamente in volgare italiano opere scritte in latino, in greco o in una lingua moderna diversa dall ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano [...] . Il fenomeno ha la sua lontana origine nel latino volgare, e in altre lingue romanze ha avuto sviluppi più estesi che in italiano: all’it. spada fanno riscontro il fr. épée, lo spagn. e port. espada, in cui la vocale prostetica s’è fissata alla ...
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istituto
(ant. instituto) s. m. [dal lat. institutum (der. di instituĕre: v. istituire), propr. «ciò che è stato stabilito», e in partic. «proposito, scopo», «norma, principio, ordinamento della vita [...] relative a una disciplina o a più discipline affini: i. di fisica, di filologia italiana, di storia del diritto italiano. c. Istituti di educazione, nome comprensivo dei convitti nazionali e, spec. in passato, degli educandati femminili. d. I. di ...
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italianocentrico
(italiano-centrico), agg. Che pone tutto ciò che è italiano al centro dei propri obiettivi. ◆ Ma cosa è interessante per un bambino, che significa essere protagonisti? Non significa [...] la decisione di riconoscere ai lavoratori del gruppo Tod’s 1.400 euro lordi una tantum. [...] «Vogliamo rimanere in Italia e, senza mettere ipoteche sui prossimi 5/6 anni, cerchiamo di rimanere italianocentrici», ha messo in rilievo l’imprenditore ...
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QUARTETTO ITALIANO
Gregorio Moppi
Il Nuovo Quartetto Italiano debuttò il 12 novembre 1945 nella Sala dei Mori al Castello Comunale di Carpi, ospite della locale, neonata stagione degli Amici della Musica. In programma musiche di Corelli...