stilla
s. f. [dal lat. stilla]. – Sinon. letter., o comunque più elevato, di goccia, sempre riferito soltanto a liquidi (differisce semanticamente da goccia solo per particolari minimi, non sempre peraltro [...] una s.; e in usi fig., letter.: quant’io di lei parlai né scrissi ... Fu breve s. d’infiniti abissi (Petrarca); non potetti più gustare una s. di sonno (Settembrini); non ho potuto dissetarmi queste avide labbra d’una s. sola di felicità (I. Nievo). ...
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stillare
v. tr. e intr. [dal lat. stillare, der. di stilla «stilla»]. – 1. tr., letter. a. Estrarre o ricavare un liquido goccia a goccia, mediante distillazione o filtrazione: fattesi venire erbe e [...] e decantazione: ti farò fare una certa bevanda stillata molto buona ... che in tre mattine risolverà ogni cosa (Boccaccio); le labbra e il mento sono appiccicose di miele stillato (Slataper). Non com. come s. m., brodo concentrato, corroborante: ad ...
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raccontatore
raccontatóre s. m. (f. -trice) [der. di raccontare]. – Chi racconta (meno com. di narratore): tutti pendevano dalle labbra del r.; più spesso determinato da un attributo: un ottimo r. di [...] barzellette; un r. efficace, fantasioso ...
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sdrucciolare
v. intr. [prob. lat. *exderoteolare «ruzzolare giù»: v. ruzzolare] (io sdrùcciolo, ecc.; aus. essere, nel sign. 1 e 2 a, avere nel sign. 2 b). – 1. Scivolare, cadendo, o rischiando di cadere, [...] a cose: ritirò la mano ..., allorché Renzo cercò di farvi s. una parte de’ quattrinelli (Manzoni); guardava lui con le labbra strette e le sdrucciolavano sul viso lagrime silenziose (Fogazzaro). 2. fig., non com. a. Incorrere in qualcosa di non ...
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fluire
flüire v. intr. [dal lat. fluĕre, con mutamento di coniug.] (io flüisco, tu flüisci, ecc.; aus. essere). – Scorrere, detto di liquido, o, meno spesso, di aeriformi: l’acqua del ruscello fluiva [...] dalla ferita. In usi fig., scorrere con scioltezza, dolcemente e con continuità: la parola fluiva facile ed efficace dalle sue labbra; sostantivato: il f. del tempo. ◆ Part. pres. flüènte, anche come agg. e, in accezioni specifiche, come sost. (v. la ...
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riso2
riso2 s. m. [lat. rīsus -us, der. di ridēre «ridere»] (pl. le risa). – 1. La facoltà di ridere: il r. è, con il linguaggio, proprio ed esclusivo dell’uomo; il canto degli uccelli ... è dimostrazione [...] di natura il r. (Leopardi). 4. letter. Sorriso: Con sì dolce parlar e con un riso Da far innamorare un huom selvaggio (Petrarca); Labbri tumidi, arguti, al r. lenti (Foscolo); Forse la speme, o povero Mio cor, ti volse un r. (Leopardi); quell’uomo ha ...
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delineare
v. tr. [dal lat. delineare, der. di linea «linea»] (io delìneo, ... noi delineiamo, voi delineate, e nel cong. delineiamo, delineiate). – 1. Segnare, rappresentare con linee: d. una figura, [...] . il programma da seguire, l’argomento da svolgere. 3. intr. pron. Mostrarsi nelle linee essenziali, apparire vagamente: sulle labbra gli si delineò un accenno di sorriso. In senso fig., prospettarsi: va delineandosi una situazione politica piuttosto ...
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risolino
s. m. [dim. di riso2]. – Riso leggero, breve e sommesso, quasi sempre ironico o canzonatorio, talvolta imbarazzato: un r. agrodolce, stiracchiato, a fior di labbra; eccola girarsi con un risolino [...] di sfida, incupendo lo sguardo grigio ostile (I. Calvino) ...
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setola2
sétola2 s. f. [forse dal lat. secta (da sectus, part. pass. di secare «tagliare»), accostato a setola1], non com. – 1. Screpolatura che si forma sulla pelle, spec. delle mani, delle labbra, e [...] sui capezzoli delle donne che allattano. 2. Fenditura longitudinale che talvolta si presenta nella muraglia dello zoccolo del cavallo nel senso della lunghezza dei canali corneali, e che, se profonda, ...
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regolare1
regolare1 agg. [dal lat. regularis, der. di regŭla «regola»]. – 1. Conforme a una regola o alle regole, al regolamento o alle disposizioni di legge, alle norme e alle prescrizioni: seguire [...] , considerato perfetto, ottimale o comunque normale: un uomo dalla corporatura r.; un volto r., dai lineamenti r.; naso r., labbra r.; un edificio a pianta r., una strada dal tracciato r.; funzionamento r., di macchine e apparati, organi e funzioni ...
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LABBRI O LABBRA?
La parola labbro ha due plurali.
• Il plurale maschile labbri si usa per indicare ‘i bordi di una ferita’ o, per estensione, ‘i confini di un perimetro’
Il medico suturò i labbri della ferita
I labbri di un recipiente di...
labbro [soltanto nel plurale labbra]
È esclusivo della poesia, e ricorre sempre in senso proprio: If XXV 29 ciò che... si ritenne / di quel soverchio, fé naso a la faccia / e le labbra ingrossò, e XXX 55; Pg IV 122 Li atti suoi... mosser le...