imparisillabo
imparisìllabo agg. [comp. di impari e sillaba, contrapp. a parisillabo]. – 1. In grammatica, e soprattutto nella grammatica latina, di nome o aggettivo che nella flessione cambia numero [...] di sillabe, di solito fra il nominativo e gli altri casi (come in lat. homo homĭnis, iter itinĕris, felix felicis, ecc.); anche sostantivato: gli i. della 3a declinazione. 2. In metrica, che ha numero ...
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clausola
clàuṡola (ant. clàuṡula) s. f. [dal lat. clausŭla, der. di claudĕre «chiudere»]. – 1. a. Conclusione di uno scritto, di una lettera e sim.; chiusa di un periodo, o di un membro del periodo, [...] vista del ritmo dato dalla successione di sillabe lunghe e brevi variamente unite a formare piedi metrici nella prosa greca e latina, e dalla varia combinazione di sillabe toniche e atone nella prosa medievale (nella quale prese il nome di cursus). b ...
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eritreo
eritrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Erythraeus, gr. ᾿Ερυϑραῖος]. – Termine che, come agg., significa originariamente «rosso, rossiccio» (v. eritro-), e attribuito già anticamente come denominazione [...] al Mar Rosso (gr. ᾿Ερυϑραῖος πόντος o ᾿Ερυϑρὰ ϑάλασσα, lat. mare Erythraeum e in forma più schiettamente latina mare Rubrum, così chiamato prob. per il colore rosso della sua sabbia), poi anche ai territorî che ne formano le sponde, e in partic., dal ...
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acanto-
[dal gr. ἄκανϑα «spina»]. – Primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, formate modernamente (come acantocefali, acantodattilo, ecc.), nelle quali significa «spinoso», «munito [...] di aculei» e sim., o indica la presenza di formazioni somiglianti a spine. Nella terminologia della classificazione latina scientifica, gli corrisponde la forma acantho-. ...
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q, Q
(cu o qu) s. f. o m. – Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. Nell’alfabeto fenicio e poi in quelli semitici indicava la consonante enfatica traslitterata nel presente Vocabolario come q (da altri [...] da esprimere (bastava il K); rimase però in uso nella forma Q come segno numerale col valore di 90. I Latini nell’adottare l’alfabeto greco accettarono anche la lettera q, adoperandola prima davanti alle vocali o, u, ma restringendone ben presto ...
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pulgada
〈pulgħàdħa〉 s. f., spagn. [der. del lat. pollex -lĭcis «pollice»]. – Antica unità di misura di lunghezza usata in Spagna e nell’America latina; aveva un valore di circa 2,5 cm (v. pollice, n. [...] 2 a) ...
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scolastico1
scolàstico1 agg. [dal lat. scholastĭcus, gr. σχολαστικός, der. di schola, gr. σχολή: v. scuola] (pl. m. -ci). – 1. a. Di scuola, della scuola, relativo alla scuola, destinato alla scuola: [...] dell’insegnamento filosofico e teologico della scolastica), più comunem. noti come bartolisti o commentatori. 3. In paleografia latina, scritture s., i tipi di scrittura testuale gotica adoperati nei maggiori centri universitarî europei nei sec. 13 ...
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credo
crèdo s. m. [dalla parola iniziale, lat. credo «io credo», del simbolo apostolico]. – 1. a. La formulazione, latina o italiana, del simbolo della fede cristiana e, in partic., di alcune forme speciali [...] di esso, quali il simbolo degli apostoli e quello niceno-costantinopolitano: dire, recitare, cantare il c.; c’entra come Pilato nel c., modo prov., a proposito di cosa che solo per caso ha attinenza con ...
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natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano [...] ; la n. umana è fatta così. Con sign. partic., nella teologia cattolica, secondo la prevalente sistemazione della scolastica latina: n. integra, quella dell’uomo creato da Dio e prima del peccato originale (dotato dei doni soprannaturali: immortalità ...
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gratis
gràtis avv. [voce lat., forma contratta di gratiis, abl. pl. di gratia «grazia»]. – Gratuitamente, senza pagamento, senza compenso: lavorare, insegnare g.; la rivista si spedisce g. a tutti i [...] soci; godersi g. uno spettacolo. Spesso rafforzato, spec. in frasi ironiche, dall’espressione latina et amore (Dei) «e per amore (di Dio)»: dare, fare qualcosa g. et amore (Dei). ...
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Comune del Lazio (fino al 1945 Littoria; 277,62 km2 con 127.037 ab. nel 2020), capoluogo della prov. omonima.
La città è sorta in seguito alla bonifica integrale delle paludi pontine. La prima pietra fu posta il 30 giugno 1932; due anni dopo,...