ni2
ni2 s. m. [dal gr. νῦ, voce di origine fenicia]. – Nome della 13a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo ν, maiuscolo Ν), corrispondente alla lettera n, N dell’alfabeto [...] latino. Nell’antica numerazione greca, un ν con apice in alto a destra (ν′) indica il numero 50, con apice in basso a sinistra (′ν) il numero 50.000; secondo un uso che risale ai filologi alessandrini, il segno maiuscolo Ν indica il 13° libro dell’ ...
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terminazione
terminazióne s. f. [dal lat. terminatio -onis, der. di terminare «terminare»]. – 1. L’azione e il fatto di terminare, in alcune accezioni: a. non com. Ultimazione, completamento: fino alla [...] , e da eventuali infissi e suffissi (per es., -à, -ménto, -zióne dei sostantivi astratti in italiano, -averunt del perfetto latino della 1a coniugazione, ecc.). d. In tipografia, per lo più al plur., terminazioni, sinon. meno usato di grazie (o ...
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litra
s. f. [dal gr. λίτρα]. – Nome dell’unità ponderale, e in parte monetaria, delle colonie greche di Sicilia e dell’Italia merid., corrispondente al latino libra (v. libbra). ...
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copula
còpula s. f. [dal lat. copŭla «legame, congiunzione»]. – 1. letter. Accoppiamento, spec. nel senso di congiunzione sessuale, coito. 2. In anatomia comparata, sinon. di basibranchiale. 3. In grammatica, [...] di unirsi con altre per dare sostanze dette appunto copulate. 5. Nella terminologia musicale dei sec. 12°- 13°, il termine latino copula era usato per indicare una specie distinta di discanto consistente in una coda a note brevi che una voce svolgeva ...
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trascrizione
trascrizióne s. f. [dal lat. transcriptio -onis, der. di transcribĕre «trascrivere», part. pass. transcriptus]. – 1. L’azione e l’operazione di trascrivere, il fatto di venire trascritto, [...] un sistema di scrittura diverso o comunque non usuale per quella lingua o per quel dialetto: t. in caratteri latini o in alfabeto latino di un nome arabo, ebraico, russo (più propriam. traslitterazione) o di una scrittura ideografica (per es. cinese ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza [...] (in quanto la rima era elemento distintivo della poesia in volgare rispetto alla poesia latina classica): dire per rima in volgare tanto è quanto dire per versi in latino (Dante); un Mico da Siena, assai buon dicitore in rima a quei tempi (Boccaccio ...
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onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] giocare per prima dalla piazzuola di partenza. 5. Sempre con valore causativo (con sign. già molto comune in latino), al plur., alte cariche, gradi accademici, titoli, onorificenze, decorazioni, ecc., che sono insieme fonte di prestigio e attestato ...
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suo
agg. poss. [lat. sŭus]. – È il possessivo corrispondente al pronome di terza persona; può riferirsi al soggetto della proposizione (come era di regola per il lat. suus), che può essere persona, animale [...] i suoi piccoli; ogni medaglia ha il suo rovescio; ma può anche riferirsi a persona, animale o cosa diversi dal soggetto (dove in latino sarebbe invece d’obbligo usare eius «di lui, di lei, di quello, di quella»); è stato uno scherzo del suo amico ...
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perifrastico
perifràstico agg. [dal gr. περιϕραστικός, der. di περίϕρασις «perifrasi»] (pl. m. -ci). – Di perifrasi, che è costituito da una perifrasi, espresso mediante perifrasi: locuzione, espressione [...] equivalenti di cominciare e terminare; il pass. pross. sono andato di fronte al pass. rem. andai; e da un futuro perifrastico latino amare habeo, che in età tarda e nell’uso pop. sostituì il futuro sintetico classico amabo, ha origine il futuro ital ...
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-fugo
[dal lat. fŭgus, che è rispettivam. dal tema di fugare nel sign. attivo, di fugĕre nel sign. intr.] (pl. -ghi). – Secondo elemento, atono, di aggettivi composti derivati dal latino o formati modernamente, [...] alcuni con sign. attivo, «che mette in fuga, che elimina» (come per es. febbrifugo, callifugo, vermifugo), altri con sign. intr., «che fugge da» (come per es. lucifugo, centrifugo) ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...