vetraio
vetràio s. m. [lat. vĭtrarius, der. di vitrum «vetro»]. – 1. Nome generico degli operai che nelle vetrerie provvedono alla soffiatura, alla foggiatura, allo stampaggio e alla laminazione del [...] di finitura degli oggetti fabbricati. 2. Chi vende, taglia, rifinisce e applica lastre di vetro, o anche cristalli e specchî, come attività artigianale in proprio o come lavoratore dipendente: s’è rotto un vetro, bisogna chiamare il vetraio. ...
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carica
càrica s. f. [der. di caricare]. – 1. a. ant. L’operazione del caricare, del porre un peso sopra persona, cosa o veicolo: si fece, nella c. delle navi, molte avanie (Sassetti); anche sinon. di [...] o quella che, nel momento in cui si parla, esercita tale funzione). Indennità di c., indennità corrisposta al lavoratore subordinato in relazione all’ufficio ricoperto; anche la speciale indennità, ora soppressa, che veniva corrisposta ai magistrati ...
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instancabile
instancàbile agg. [der. di stancare, col pref. in-2]. – Che non si stanca o che dà prova di non potersi mai stancare, che ha una eccezionale resistenza al lavoro, all’attività, alla fatica: [...] un camminatore, un nuotatore, o un lavoratore, uno studioso, un maestro, un predicatore i. (è in genere sinon. di infaticabile, che esprime però meglio la forza spirituale, la dedizione, la tenacia nel perseguire un fine, per quanto i due agg. si ...
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vaisya
vaiśya 〈vàišia〉 s. e agg., sanscr. (propr. «contadino, lavoratore»), usato in ital. come s. m., invar. – Appartenente a una delle quattro caste tradizionali dell’India antica e cioè, secondo l’ordine [...] sempre osservato, la terza casta (dopo quella dei sacerdoti e dei dotti e quella dei militari); i vaiśya hanno, in comune con gli appartenenti alle prime due, la denominazione di dvija («due volte nato») ...
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biscino
s. m. [dim. del dial. (umbro, ecc.) biscio «bastardo», affine a besso o bescio]. – Nome con cui nel Lazio, Umbria, Marche, Grossetano viene indicato il lavoratore agricolo addetto alla masseria [...] per i comuni servizî (portar legna, acqua, far pulizia, ecc.) ...
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workfare
s. m. inv. Assistenzialismo pubblico nel settore delle prestazioni lavorative utili alla collettività. ◆ I lavoratori socialmente utili, detti in gergo sindacalese «Lsu», diventano così protagonisti [...] ’attività comunque che come opportunamente ribadisce l’articolo 4, comma 1, «non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro». (Piero Righetti, Sole 24 Ore, 21 aprile 2000, p. 40, Speciale) • Si potrebbe così coniare un nuovo neologismo. Dopo ...
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collaborazione
collaborazióne s. f. [der. di collaborare]. – 1. a. Il fatto di collaborare, cioè di partecipare insieme con altri a un lavoro, a una produzione; l’opera di chi collabora, e il risultato [...] ritenuta dai più una forma illecita di lotta sindacale, da altri giudicata pienamente lecita. c. Sempre nel diritto del lavoro, il termine è usato anche in senso stretto, per indicare la diretta partecipazione all’organizzazione dell’impresa da parte ...
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zavorratore
żavorratóre (o żavorrante; anche żavorrière, żavorràio) s. m. [der. di zavorra]. – Lavoratore portuale incaricato di imbarcare e disporre su una nave la zavorra solida occorrente. ...
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continuo1
contìnuo1 (ant. contìnovo) agg. [dal lat. continuus, der. di continere «tenere insieme, congiungere»]. – 1. a. Non interrotto nel tempo; che avviene o si succede senza mai cessare: movimento [...] c. di disgrazie; è piovuto per tre giorni c., o in modo c. per tre giorni; lavoro c. (o anche effettivo), quello che richiede da parte del lavoratore assiduità, continuità e un certo grado d’intensità di applicazione. Al plur., detto di più fatti ...
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licenziamento
licenziaménto s. m. [der. di licenziare]. – Atto di licenziare, di essere licenziato. In partic., provvedimento con il quale un imprenditore fa cessare un lavoratore dall’attività prestata [...] molti operai; decidere il l. di alcuni impiegati; l. per giusta causa, recesso dell’imprenditore dal contratto di lavoro, per gravi motivi disciplinari, senza preavviso (detto perciò comunem. l. in tronco), non più ammesso dall’attuale legislazione ...
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In senso giuridico-sociale, soggetto del contratto di lavoro che si obbliga mediante retribuzione a prestare le proprie energie di lavoro, fisiche o intellettuali, alle dipendenze dell’imprenditore (l. subordinato). Anche la persona che nel...
indipendente, lavoratore
Laura Pagani
Tipologia di lavoratore che si distingue dal lavoratore dipendente (➔ dipendente, lavoratore) per il grado di autonomia decisionale e per l’assunzione di responsabilità. Il lavoratore i. coordina gli...