denuncia
denùncia (o denùnzia) s. f. [der. di denunciare, denunziare] (pl. -ce, o -zie). – 1. In diritto penale, atto formale informativo, facoltativo o obbligatorio, con il quale si dà notizia alla [...] una delle parti di un accordo manifesta all’altra la volontà di recedere dall’accordo stesso nei casi in cui, per legge o per convenzione, è ammesso il recesso: d. di un contratto collettivo. In diritto internazionale, dichiarazione con cui uno stato ...
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legalismo
s. m. [der. di legale]. – Atteggiamento di stretto ossequio alla legalità; comportamento conforme alle leggi, per lo più limitato a un’esteriore e formalistica uniformazione alla legge scritta, [...] senza un’intima adesione alla legge morale. ...
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predicare
v. tr. [dal lat. praedicare «far noto, celebrare, lodare», e, nel lat. tardo, eccles., «predicare»] (io prèdico, tu prèdichi, ecc.). – 1. a. Annunciare, dichiarare pubblicamente la legge divina: [...] p. il Vangelo, le verità della fede, la buona novella. b. Esortare all’adempimento di una legge morale o di un comandamento della Chiesa: p. le virtù, la carità, la tolleranza, il perdono; p. il digiuno, l’astinenza; e in tono scherz.: p. il digiuno ...
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predicato
s. m. [dal lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare (v. predicare), che come termine della logica e della grammatica traduce, nel lat. tardo e mediev., il gr. κατηγορούμενον [...] è l’intero sintagma verbale che segue il soggetto (per es., nella frase «il padre legge il giornale», il predicato è costituito da «legge il giornale»). 4. P. d’onore, qualifica, titolo, appellativo onorifico attribuito a personaggi che appartengono ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia [...] e ne indica la millesima parte (es. 1 mg = 1 milligrammo); la maiuscola M, prefissa al simbolo di un’unità di misura, si legge mega- e ne moltiplica il valore per 1.000.000 (es. MHz = megahertz, MΩ = megaohm, ecc.); in passato M era anche simbolo di ...
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legislatore
legislatóre s. m. (f. -trice, non com.) [dal lat. legislator -oris, comp. di lex legis «legge» e lator -oris «che propone, che presenta»]. – Chi fa, chi emana le leggi: Solone fu un grande [...] l.; secondo l’intenzione del l. (uno dei criterî in base ai quali deve essere effettuata l’interpretazione della legge). Nel linguaggio giur. e politico, indica sia l’insieme degli organi che hanno cooperato alla formazione della norma sia, in senso ...
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equo processo
loc. s.le m. Riforma del sistema processuale giudiziario, al fine di renderlo più adeguato ai principi costituzionali. ◆ L’accordo che maggioranza e opposizione, o almeno larga parte di [...] L’articolo 6 [della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo (recepita nel nostro ordinamento con la legge 848/55)] garantisce ai cittadini europei il diritto all’«equo processo» davanti a un «tribunale imparziale e indipendente ...
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stralcio
stràlcio s. m. [der. di stralciare]. – 1. L’azione e l’atto di stralciare, il fatto di venire stralciato: disporre, fare lo s. di un nome da un elenco, di una causa dal ruolo; chiedere, concedere [...] stralciato: pubblicare uno s., alcuni s. di un discorso parlamentare); comporre, concludere a stralcio una controversia. In partic.: a. Con funzione predicativa: legge stralcio, che comprende una sola parte, per lo più urgente, di più ampî disegni di ...
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esterovestizione
s. f. Il vestire qualcosa di uno stato giuridico estero, sottraendolo agli obblighi della legge nazionale di pertinenza. ◆ [Carlo] Giovanardi assicura che «verranno attivati tutti gli [...] nuova disciplina delle «società esterovestite», quale risultante dal comma 5bis dell’articolo 73, Tuir (introdotto dalla legge 248/2006), che ha previsto una presunzione di esterovestizione per quelle società che detengono partecipazioni di controllo ...
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mafia
màfia (meno com. màffia) s. f. [voce sicil., di etimo incerto]. – 1. Termine con cui si designa il complesso di piccole associazioni criminose (dette cosche), segrete, a carattere iniziatico, rette [...] legame di filiazione con la mafia siciliana, presentano tuttavia strutture e finalità consimili. 2. a. Tendenza a sostituirsi alla legge con l’azione o il prestigio personale, per lo più attraverso la formazione di consorterie, e con atteggiamenti di ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente nella società, la l. è un atto volontario,...
LEGGE (XX, p. 754)
Guido Zanobini
Le modificazioni recate alla disciplina della funzione legislativa nell'ordinamento italiano sono dovute principalmente alla nuova costituzione, promulgata il 27 dicembre 1947. Anteriormente ad essa, alcuni...