spettare
v. intr. [dal lat. spectare «guardare; essere rivolto verso» (der. di specĕre «guardare»)] (io spètto, ecc.; aus. essere). – 1. Essere di specifica competenza e pertinenza, rientrare fra i doveri, [...] le dimissioni del presidente; non spetta certo a me giudicare. 2. Competere, essere dovuto per diritto: alla moglie spetta per legge una parte dell’eredità del marito; l’educazione dei figli spetta alla famiglia, ma interessa tutta la società; se se ...
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guardo
s. m. [der. di guardare]. – Forma poet. per sguardo, per indicare sia l’atto di guardare sia soprattutto l’espressione degli occhi e gli occhi stessi: E ’l bel g. sereno Ove i raggi d’Amor sì [...] caldi sono (Petrarca); Or tien pudica il g. in sé raccolto, Or lo rivolge cupido e vagante (T. Tasso); Pur nuova legge impone oggi i sepolcri Fuor de’ g. pietosi (Foscolo); Ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto Si mesce e discorda lo spregio ...
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irrogare
v. tr. [dal lat. irrŏgare, comp. di in-1 e rogare «chiedere»; propr. «proporre al popolo (una legge, una disposizione, una pena)»] (io irrògo, tu irròghi, ecc., alla latina ìrrogo, ecc.). – [...] Nel linguaggio giur. (oggi non comune), infliggere: i. una pena, una condanna, una multa, e sim ...
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impunibile
impunìbile agg. [comp. di in-2 e punibile]. – Che non è punibile, che non può essere punito; riferito in partic., nel linguaggio giur., a persona che ha commesso un fatto previsto come reato [...] (e per estens. al fatto stesso), non però nelle condizioni obiettive che la legge prevede come punibili (come quando fosse commesso per caso fortuito o per forza maggiore). ...
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fotocopia
fotocòpia s. f. [comp. di foto-2 e copia2]. – 1. Copia fotografica, cioè ognuna delle copie in positivo ottenute da un negativo fotografico. 2. Copia di un originale a stampa, o di un dattiloscritto [...] ’uso com., su procedimenti diversi: v. fotocopiatrice). 3. fig. Persona, cosa identica a un’altra: è la f. di sua madre; qualcuno ipotizza un futuro governo che sarà la f. di quello precedente. Anche in funzione appositiva: decreto, legge fotocopia. ...
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constatazione
constatazióne (o costatazióne) s. f. [dal fr. constatation]. – Il fatto di constatare; accertamento, riconoscimento di un fatto: fare una c.; procedere alle c. di legge. C. amichevole, [...] dichiarazione sottoscritta congiuntamente, su apposito modulo, dai conducenti di veicoli per i quali vi sia obbligo di assicurazione coinvolti in uno scontro, nella quale sono riferite tutte le modalità ...
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alimento
aliménto s. m. [dal lat. alimentum, der. di alĕre «nutrire»]. – 1. Sostanza che, introdotta nell’organismo animale, sopperisce al suo dispendio in forza viva, fornisce i materiali di reintegrazione, [...] taluni casi, come nei riguardi dei minori di anni 18, comprendono anche le spese per l’educazione e l’istruzione) dovuti per legge da determinate persone ad altre, e in partic. dal coniuge al coniuge, dai figli ai genitori, dai genitori ai figli, ecc ...
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alinea
alìnea s. m. [dal lat. mediev. a linea «da capo», attrav. il fr. alinéa], invar. – Latinismo (di solito abbreviato in al.) usato promiscuamente dai giuristi sia nel senso di comma sia in quello [...] di capoverso, sia per indicare ciascun accapo nelle enumerazioni interne di un singolo comma, con riferimento a testi di legge (con le prime due accezioni, l’uso risulta ambiguo, in quanto, per es., art. 121 al. 4° può significare comma 4° o ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] figli, o otto persone, da mettere a t. tutti i giorni; fare qualcosa a t., durante il pranzo o la cena, mentre si mangia: leggere il giornale a t. non è educato; ne parleremo a t. stasera, tutti insieme. T. calda e t. fredda, assortimento di cibi e ...
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nefasto
agg. [dal lat. nefastus, comp. della negazione ne e fastus: v. fasto1]. – 1. a. Nel diritto romano, era così definito tutto ciò che non era permesso dalla legge divina. In partic., giorni n., [...] nel calendario romano (contrassegnati con la lettera N), quelli in cui, per motivi religiosi, non era lecito sacrificare, iniziare imprese, trattare affari giudiziarî, ecc.; per estens., nell’uso mod., ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente nella società, la l. è un atto volontario,...
LEGGE (XX, p. 754)
Guido Zanobini
Le modificazioni recate alla disciplina della funzione legislativa nell'ordinamento italiano sono dovute principalmente alla nuova costituzione, promulgata il 27 dicembre 1947. Anteriormente ad essa, alcuni...