percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera [...] atti o stati di coscienza; p. esterna, relativa al mondo esteriore; piccole p. (o p. insensibili), nella filosofia di Leibniz, quelle di cui il soggetto non ha consapevolezza. 2. Nel linguaggio amministr. (secondo il sign. 2 di percepire), l’atto ...
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enciclopedia
enciclopedìa s. f. [dal lat. rinascimentale encyclopaedia, corrispondente a un gr. *ἐγκυκλοπαιδεία, formatosi nella tradizione manoscritta di autori latini (Quintiliano, Plinio) da ἐγκύκλιος [...] del mondo (R. Descartes) e del pensiero, se munito, quest’ultimo, di una logica analitica e combinatoria (G. W. Leibniz). L’esposizione organica di tale sistema è ordinata per lo più secondo una successione di trattazioni per singole discipline (così ...
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vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene [...] forma di materia (il cosiddetto «spazio vuoto»); sia Cartesio, con la sua identificazione della materia con l’estensione, sia Leibniz, con la concezione di una materia-forza estesa in tutto lo spazio, negano tale possibilità, in contrasto con la ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi [...] . Bisogno m., aspirazione, insita nell’animo umano, verso il trascendente e l’assoluto. Punto m., locuz. con cui G. W. Leibniz indica la monade come «unità reale» o «centro di forza», che, avendo insieme la «realtà» dell’atomo fisico e l’«esattezza ...
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convenienza
conveniènza s. f. [dal lat. convenientia, der. di convenire «convenire»]. – 1. a. L’essere conveniente, adatto, corrispondenza d’una cosa a un’altra, proporzione: c. dei mezzi col fine; c. [...] da un’azione economica sia in senso assoluto sia relativamente ai risultati di altre azioni possibili. 4. In filosofia, nel pensiero di Leibniz, principio della c. (o del meglio), principio al quale è ispirata l’azione di Dio, e secondo il quale si ...
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combinatorio
combinatòrio agg. [der. di combinare]. – Fondato sulla combinazione, risultante dalla combinazione dei varî elementi. In partic.: 1. In filologia, metodo c., metodo che consiste nell’accertare [...] , solidi) in un numero finito di elementi: archi, triangoli, tetraedri. 3. In filosofia, arte c., l’ideale di Leibniz di attribuire ai varî concetti dei segni simbolici (geometrici o algebrici), per poterli combinare reciprocamente in tutti i modi ...
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perenne
perènne agg. [dal lat. perennis, comp. di per e annus «anno», propr. «che dura tutto l’anno»]. – 1. a. Destinato a durare eternamente o per un tempo lunghissimo; imperituro: gloria, fama, celebrità [...] designare il profondo accordo che, nei riguardi della religione cristiana, era nelle antiche filosofie, e ripresa poi da Leibniz (1646-1716) per indicare il più profondo significato del suo eclettismo, quale espressione dell’eterna realtà del vero ...
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atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata [...] nonché varî fenomeni naturali (teorie corpuscolari della luce, del calore, dell’elettricità) in alternativa alle concezioni (di Cartesio, Leibniz, ecc.) in base alle quali la materia è continua, suddivisibile all’infinito, estesa in tutto lo spazio e ...
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energia
energìa s. f. [dal lat. tardo energīa, gr. ἐνέργεια, der. di ἐνεργής «attivo», da ἔργον «opera»]. – 1. a. Vigore fisico, spec. dei nervi e dei muscoli, potenza attiva dell’organismo; con questo [...] Aristotele, l’atto o principio determinante e attuante, in contrapp. alla materia o principio determinabile e potenziale (δύναμις); per Leibniz, l’essenza della monade, centro dinamico, e la causa interiore dei suoi mutamenti. 3. a. In fisica, e. di ...
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entelechia
entelechìa (o entelècheia) s. f. [dal lat. tardo entelechīa, gr. ἐντελέχεια, da ἐν τέλει ἔχειν «essere compiuto, essere in atto», o da ἐντελὲς ἔχειν «essere in modo compiuto, perfetto»]. – [...] filosofia aristotelica, lo stato di perfetta attuazione raggiunto dalla sostanza, in contrapp. a «potenza» (δύναμις); nella filosofia di Leibniz, la sostanza individuale o monade, in quanto ha in sé il perfetto fine organico del suo sviluppo. Il ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di Boineburg: gli incarichi che ebbe da questo...
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Scienziato e filosofo, Leibniz ha esercitato (e continua a esercitare) un’influenza profonda sulla cultura occidentale. Scopritore,...