concepire
(ant. concèpere e concìpere) v. tr. [lat. concĭpĕre, comp. di con- e capĕre «prendere»] (io concepisco, tu concepisci, ecc.; part. pass. concepito, ant. concètto). – 1. Riferito a donna o ad [...] ). ◆ Il part. pres. non si adopera nella forma regolare ed è sostituito dal latinismo concipiènte. ◆ Part. pass. concètto (v. concetto1) è tuttora viva in alcune locuz. del linguaggio religioso, come per es. Maria concetta senza peccato, e rimane ...
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decorso2
decórso2 s. m. [dal lat. decursus -us, der. di decurrĕre «correr via»]. – 1. a. ant. Lo scorrere, il corso: il d. delle acque. b. Nel linguaggio medico, il d. di una vena, di un nervo, ecc., [...] il suo percorso. 2. Il trascorrere: il d. del tempo può modificare un rapporto giuridico; il d. della stagione. 3. Andamento o sviluppo di una malattia nel tempo: malattia a d. molto breve; il periodo postoperatorio ha avuto un d. regolare. ...
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sorvegliare
v. tr. [comp. di sor- e vegliare, sul modello del fr. surveiller] (io sorvéglio, ecc.). – 1. Vigilare, tenere sotto controllo persone o cose: a. Come misura di pubblica sicurezza e di tutela [...] sorvegliano gli spostamenti del nemico. b. Per assicurare il regolare svolgimento di lavori, attività e mansioni: ogni turno di vigilanza, a controllo: strade, zone sorvegliate; nel linguaggio letter., come agg., accurato, attento riferito allo stile ...
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ordinanza
s. f. [der. di ordinare; negli usi mod. del sign. 2 e in alcuni usi del sign. 3, ricalca il fr. ordonnance]. – 1. Ordine, cioè collocamento, disposizione ordinata. Il termine, che anticam. [...] per la disciplina collettiva dei rapporti di lavoro. 3. Nel linguaggio milit., d’ordinanza, fuori ordinanza, locuz. agg. usate per definire rispettivam. ciò che è o che non è conforme al regolamento (o, anche, che è attuato come di consueto o, invece ...
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mostra
móstra s. f. [der. di mostrare]. – 1. L’atto di mostrare, di far vedere, soprattutto nelle locuz. mettere in mostra qualche cosa, fare mostra di qualche cosa, rendere visibile, esporre alla vista [...] innominato (non previsto cioè nel codice civile) che regola il rapporto intercorrente tra gli espositori e gli organizzatori di orologio stesso (per influsso del fr. montre). Nel linguaggio marin., l’orologio tascabile di precisione, controllato sul ...
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motivo2
motivo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.; cfr. movente]. – 1. Stato d’animo, convinzione intellettuale, principio morale e sim. che, influendo sulla volontà, spinge ad agire in un determinato [...] il tuo comportamento sei stato m. di scandalo per tutti. Nel linguaggio burocr.: assenza, aspettativa per motivi di famiglia, per motivi di ioni) che rappresenta quell’unità dalla cui regolare ripetizione nello spazio risulta costituita la materia ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante [...] nei vocaboli di origine latina, la v italiana è la regolare continuazione della v latina, sia in posizione iniziale (es. rispettivam., di velocità e di volume; nel linguaggio automobilistico, con riferimento a motori policilindrici endotermici, ...
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governare
v. tr. [lat. gŭbĕrnare, dal gr. κυβερνάω «reggere il timone» e fig. «governare»] (io govèrno, ecc.). – 1. Manovrare un bastimento per dirigerlo secondo la rotta prestabilita, mediante l’impiego [...] agli organi di guida. Con uso intr. (aus. avere), nel linguaggio di marina, con riferimento a una nave, g. bene o g. g. una crisi politica. e. letter. Con soggetto di cosa, reggere, regolare, dare norma: Né da te, dolce amico, udrò più il verso E ...
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prammatica
prammàtica (ant. pragmàtica) s. f. [dal lat. tardo pragmatĭca (sanctio): v. prammatico]. – 1. Nome con cui, per abbreviazione di prammatica sanzione (v. prammatico), sono indicate, nel linguaggio [...] una bella corrida, in questa patria dell’etichetta, è ... una prammatica di riti e di gesti e di precetti minuziosi e severi regolati come un duello (Ojetti). Con questo sign., è di uso com. soltanto nella locuz. di prammatica: ho dovuto ascoltare i ...
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andatura
s. f. [der. di andare]. – 1. a. Modo di andare; insieme di movimenti ritmici mediante cui l’uomo e gli animali si spostano e progrediscono sulla superficie del suolo. Con riferimento all’uomo [...] riconoscimento della selvaggina e dei suoi predatori. c. Nel linguaggio sport., modo di correre di un ciclista, di un com.: procedere a forte a., tenere un’a. veloce, sostenuta, regolare. 2. a. Modo di navigare delle imbarcazioni a vela in relazione ...
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linguaggio regolare
linguaggio regolare linguaggio formale generato da una grammatica generativa G = 〈An, A, P, s〉 dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, An è l’alfabeto dei simboli non terminali, s ∈ An è l’assioma, P è un insieme di...
Scienza che studia l’elaborazione delle informazioni e le sue applicazioni; più precisamente l’i. si occupa della rappresentazione, dell’organizzazione e del trattamento automatico della informazione. Il termine i. deriva dal fr. informatique...