giusto1
giusto1 agg. [lat. iūstus, der. di ius iuris «diritto»]. – 1. a. Di persona, che osserva i principî della giustizia, che opera e giudica secondo giustizia: uomo g.; giudice g. con tutti; fam., [...] guerra g.; lottare per una g. causa. Con sign. particolare, nel linguaggio giur. e sindacale, g. causa, v. causa, n. 1 quantità richiesta, che è appunto come deve essere, quindi normale, regolare e sim.: portare a g. cottura; assaggia se la minestra ...
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pilota
pilòta s. m. [da una forma originaria pedota, pedoto (v.), che prob. risale a una voce greca non conosciuta, connessa forse con πύλη nel sign. di «entrata del porto» e poi raccostata a πούς ποδός [...] cosa che funge o può fungere da guida: bastone p., usato per regolare il traffico dei veicoli (v. bastone, n. 4); cavo p., in gruppo per ibernare. b. Con accezioni analoghe nel linguaggio tecn. e scient.: in radiotecnica, oscillatore p. (o ...
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repressione
repressióne s. f. [dal lat. tardo repressio -onis, der. di reprimĕre «reprimere», part. pass. repressus]. – 1. L’azione e l’operazione di reprimere, il fatto di venire o di essere represso, [...] tribunale è ammessa opposizione davanti allo stesso e di conseguenza l’instaurazione di un regolare processo ordinario. 2. Usi e sign. particolari: a. Nel linguaggio polit., attività e azione violenta o intimidatoria attuata dal governo e dai centri ...
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margine
màrgine s. m. (ant. f.) [lat. margo -gĭnis, m. e f.]. – 1. a. La parte estrema ai due lati, o tutto intorno, di una superficie qualsiasi: i m. della vallata, della foresta, di un lago; arrivare [...] campano di espedienti, privi di un mestiere o di un’attività regolare, oppure di persone che vivono in uno stato di emarginazione; meno nel sign. generico di tributo addizionale. d. Nel linguaggio politico, sindacale, e sim., possibilità di azione, di ...
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zampa
s. f. [forse incrocio di zanca con gamba]. – 1. a. L’intero arto di un animale, dall’articolazione prossimale alla parte che tocca terra: le z. del cane, del gatto, del cavallo, del leone, ecc.; [...] persona ingenua e servizievole. b. In qualche caso, spec. nel linguaggio culinario, la parte dell’arto di un animale che va dal zampa d’oca, quello a forma di triangolo più o meno regolare, percorso da un fiume diviso in rami divergenti. e. Zampa ...
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fisiologico
fiṡiològico agg. [dal lat. tardo physiologĭcus, gr. tardo ϕυσιολογικός «proprio delle ricerche sulla natura»] (pl. m. -ci). – 1. Relativo alla fisiologia come scienza che studia le funzioni [...] tessuti, ecc.) sostanze nutritizie, per es. glicogeno. 4. In usi fig., nel linguaggio letter. o giornalistico, per traslato del sign. 2 b, normale, ordinario, e quindi anche regolare o considerato tale, in contrapp. a ciò che è eccezionale o casuale ...
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appuntare2
appuntare2 v. tr. [der. di punto2; propr. «segnare con un punto»; nei sign. 3 e 4, dal fr. ant. appointer «regolare un affare» (der. di point «punto»)]. – 1. Notare, segnare, prendere appunto: [...] , di una mancanza; di quelli abbiamo vergogna, che stanno continuamente in su l’a. i difetti d’altri (Caro). 3. Nel linguaggio contabile ant., rivedere e bilanciare i conti. 4. ant. a. tr. Stabilire di comune accordo: restarono ... che il concilio si ...
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ordinare
v. tr. [dal lat. ordinare «mettere in ordine, dare assetto» e poi anche con i sign. del n. 3; der. di ordo -dĭnis «ordine»] (io órdino, ecc.). – 1. a. Mettere in ordine, collocare un insieme [...] ordinata. b. Con sign. ancora più astratto, mettere in regolare assetto: o. il proprio sistema di vita. In partic come agg. o sost., chi dà un ordine, un comando; nel linguaggio econ. e comm., chi emana l’ordine di compiere un’operazione commerciale ...
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cortina1
cortina1 s. f. [lat. tardo cortīna, der. di cors cortis «cortile, corte», per calco del gr. αὐλαία «tenda, cortina», der. di αὐλή «aula, corte»]. – 1. a. Tendaggio destinato a isolare l’interno [...] artiglierie e dei mortai diretta a realizzare una distribuzione regolare e lineare del fuoco, di orientamento e ampiezza ferro, cortina o sipario d’acciaio), e che nel linguaggio polemico e giornalistico ha indicato fino al 1990 la separazione, ...
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beneficio
benefìcio (non com. benefìzio) s. m. [dal lat. beneficium, comp. di bene «bene1» e tema di facĕre «fare» (cfr. -ficio)]. – 1. Qualsiasi atto o concessione con cui si fa del bene ad altra persona [...] a b. dei terremotati. c. In partic., nel linguaggio giur., benefici di legge, vantaggi accordati da una norma , secondo che i destinatarî appartengano al clero secolare o a quello regolare; b. amovibili, inamovibili; b. curati, non curati, secondo ...
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linguaggio regolare
linguaggio regolare linguaggio formale generato da una grammatica generativa G = 〈An, A, P, s〉 dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, An è l’alfabeto dei simboli non terminali, s ∈ An è l’assioma, P è un insieme di...
Scienza che studia l’elaborazione delle informazioni e le sue applicazioni; più precisamente l’i. si occupa della rappresentazione, dell’organizzazione e del trattamento automatico della informazione. Il termine i. deriva dal fr. informatique...