spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] di un dado è costituito da 6 elementi, che corrispondono alle facce che il dado può mostrare). 2. Fuori del linguaggio filosofico, fisico e matematico, con valore relativo: a. Con riferimento ai corpi celesti, o anche a mezzi artificiali, l’ambiente ...
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quadro2
quadro2 s. m. [lat. quadrum «figura quadrata», neutro sostantivato dell’agg. quadrus (v. la voce prec.); il sign. 6 a è modellato sul fr. cadre, mentre il 6 b ricalca in alcune locuzioni il russo [...] ) dei conti, l’elenco di tutti i conti aperti nel libro mastro per il funzionamento del sistema di scritture. b. Nel linguaggio bancario, q. di controllo, la tabella numerica laterale di cui è munito il vaglia cambiario o l’assegno circolare, che ...
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prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, [...] è pronto per la p.; andare dalla sarta per la prima, per la seconda, per l’ultima prova. b. Nel linguaggio teatrale e dello spettacolo, saggio di esecuzione effettuato generalm. in privato al fine di addestrarsi alla rappresentazione che si dovrà ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] la v. eterna; quindi questa v., la v. terrena, la nostra v. (in contrapp. alla v. eterna); il libro della v., nel linguaggio biblico, il libro in cui sono segnate le anime che sono o saranno salve. b. Con riferimento alla sopravvivenza del nome nella ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] manovra; come locuz. avv., ormai ant., a leva leva, con gran forza e prestezza: scaricare un galleggiante a leva leva. d. Nel linguaggio venatorio, stanare e far fuggire o alzare a volo la selvaggina: l. una lepre, l. una pernice. V. anche borire. 2 ...
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traccia
tràccia s. f. [der. di tracciare] (pl. -ce). – 1. Segno lasciato nel terreno, su una superficie o in altro ambiente, da qualcosa che vi passa sopra o attraverso, che vi poggia con forza: le t. [...] procede in fila: Del [= dal] vecchio ponte guardavam la traccia Che venìa verso noi da l’altra banda (Dante). 4. Nel linguaggio scient.: a. In matematica, t. di una retta, nella geometria descrittiva, il punto d’incontro della retta con il quadro (o ...
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polo1
pòlo1 s. m. [dal lat. polus, gr. πόλος, propr. «asse, perno», affine a πέλομαι «muoversi, girare»]. – 1. In astronomia, ciascuno dei due punti d’intersezione dell’asse di rotazione di una stella [...] , a cui dal polo Maschia virtù, non già da questa mia Stanca ed arida terra, Venne nel petto (Leopardi). c. fig. Nel linguaggio com., per lo più al plur., con riferimento a cose, concetti opposti, a posizioni o situazioni antitetiche: i p. del bene e ...
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tono1
tòno1 (ant. tuòno) s. m. [dal lat. tonus, gr. τόνος, propr. «tensione», affine a τείνω «tendere»]. – 1. a. In linguistica, accento musicale e, con valore più generico, accento in generale (anche [...] attraverso tutti i t. intermedî; prediligere i t. chiari, i t. scuri, i t. grigi, i t. accesi; tono su tono, nel linguaggio della moda (v. ton sur ton). In partic., in fotografia, immagine a t. alti, costituita da bianchi e grigi molto chiari o da ...
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chiudere
chiùdere v. tr. [lat. clūdĕre, per il class. claudĕre, tratto dai composti includĕre, ecc.] (pass. rem. chiusi, chiudésti, ecc.; part. pass. chiuso). – Verbo di significato generico, che è ben [...] tutte le carte che si hanno ancora in mano, prima degli altri giocatori, rimanendo perciò vincitore. Con altro senso, nel linguaggio fam., ch. con qualcuno, interrompere ogni rapporto: con lui ormai ho chiuso; con me, caro mio, hai chiuso!, non hai ...
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piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, [...] con i piedi uniti; fig., saltare a piedi pari, e più com. a piè pari (v. pari1, n. 2 a). A p. libero, nel linguaggio giudiziario, di chi è sottoposto a un processo senza essere in stato di arresto (con allusione ai ceppi con cui un tempo si legavano ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...