assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà [...] necessità, bisogno e sim.: avevo un bisogno a. di vederti; trovarsi nell’a. necessità di fare una cosa. b. Nel linguaggio giur., diritti a., quelli che possono essere fatti valere contro chiunque, non essendo rivolti, come i relativi, a un soggetto ...
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volume
s. m. [dal lat. volūmen «cosa avvolta, rotolo (di papiro); giro, spazio occupato da un corpo», der. di volvĕre «volgere»]. – 1. L’estensione di un solido (o di un fluido, e in questo caso il volume [...] . a. Quantità complessiva di cose dello stesso genere (non misurabili nel senso dell’estensione spaziale), spec. in espressioni del linguaggio economico: il v. degli affari, il v. della produzione, il v. degli scambî; il v. del commercio estero, la ...
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alterazione
alterazióne s. f. [dal lat. tardo alteratio -onis]. – 1. a. L’alterare o l’alterarsi; mutamento, modificazione: a. nella struttura, nella sostanza; a. d’aspetto; a. morfologica; a. delle [...] battito del cuore; era visibile in lui l’a. prodotta dall’affronto subìto. Nel linguaggio com., avere un po’ d’a., qualche linea di febbre (ma anche nel linguaggio dei medici: lieve a. febbrile). 3. In musica, modificazione dell’altezza di una nota ...
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traduttore
traduttóre s. m. [dal lat. traductor -oris, che aveva solo il sign. di «chi fa passare, chi trasferisce»: v. tradurre]. – 1. (f. -trice) Chi traduce o ha tradotto in altra lingua, autore di [...] esplicativa o di commento è stata aggiunta dal traduttore, per distinguerla da quelle originarie dell’autore. 2. Nel linguaggio delle scuole, libretto a stampa contenente la versione letterale, interlineata al testo, di classici, soprattutto greci e ...
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segnatura
(ant. signatura) s. f. [der. di segnare; nel sign. di «firma, sottoscrizione» dal lat. mediev. signatura, der. di signare «firmare»]. – 1. In genere, l’atto, il fatto, il modo di segnare, e, [...] e colore con qualche organo del corpo umano), che si trattava di individuare, interpretare e utilizzare convenientemente. 3. Nel linguaggio sport., il complesso dei punti segnati da una squadra (spec. nel gioco del calcio); anche l’azione di segnare ...
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messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate [...] ’indice di un’opera, ecc. Locuz. particolari: a. Con la prep. a: m. a disposizione di una merce (per ellissi, nel linguaggio econ., la locuz. indica anche l’avviso di messa a disposizione dato dal venditore al compratore, cioè la filiera); m. a fuoco ...
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gentese
s. m. Linguaggio comprensibile dalla gente, registro linguistico di facile comprensione. ◆ «Benché interessanti, legate come sono ai meccanismi di fondo della lingua, le forme in “ese” (eurocratese, [...] , non «difficile», che doveva parlare alla gente comune. Occorreva svecchiare il linguaggio politico nostrano, così prudente e oscuro. Ma è dilagato subito un linguaggio più popolaresco, più parlato, più disinvolto ma anche più rozzo e sbracato ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] di gioielli e altri oggetti preziosi: la direzione dell’albergo non risponde dei valori non depositati in cassaforte. Nel linguaggio di borsa, valori, tutto ciò che può essere oggetto di negoziazione nelle borse (dette appunto borse valori), e cioè ...
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curva1
curva1 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. curvo]. – 1. a. Nel linguaggio com., ogni linea che non sia retta. b. In matematica, sinon. di linea, intendendosi quindi anche la retta come una particolare [...] , motoveicoli o biciclette; attenti alle c.!, anche fig., come scherz. avvertimento davanti a rischi o pericoli in genere. b. Nel linguaggio sport., parte della pista o del percorso che disegna un arco; anche, uno degli ordini in cui sono divisi i ...
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specchio
spècchio s. m. [lat. specŭlum, der. di specĕre «guardare»; il n. 11 attraverso il sign. di «che si vede subito, in un’occhiata»]. – 1. Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, [...] a padiglione tagliata superiormente da un piano orizzontale (specchio); è detta anche volta a gavetta o a schifo. d. Nel linguaggio marin., prua, poppa a s., costituita da una superficie per lo più piana che, posta verticalmente o inclinata, chiude l ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...