ricognizione
ricognizióne (ant. recognizióne) s. f. [dal lat. recognitio -onis, der. di recognoscĕre «riconoscere, osservare attentamente» (comp. di re- e cognoscĕre), part. pass. recognĭtus]. – In genere, [...] . Anticam. i due termini erano sentiti e usati come equivalenti; oggi ricognizione si conserva solo con specifici sign. nel linguaggio giur. e milit., e in topografia. 1. a. In diritto civile, atto, costituito da una scrittura privata, con cui ...
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poliziotto
poliziòtto s. m. (f. -a) [der. di polizia1]. – 1. a. Nel linguaggio corrente, denominazione degli agenti della polizia di stato: essere inseguito, fermato, arrestato dai p.; il palazzo è presidiato [...] per conto di privati. b. Con funzione appositiva: donna p. (pl. donne poliziotto), denominazione talvolta ancora usata nel linguaggio corrente per indicare l’agente di sesso femminile della polizia di stato, detta anche poliziotta; cane p. (pl. cani ...
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volare2
volare2 v. intr. [lat. vŏlare, riferito agli uccelli, ma usato anche in senso fig. per indicare grande rapidità] (io vólo, ecc.; l’aus. è per lo più avere: si usa essere quando il verbo è accompagnato [...] ; Va’, ... illustre araldo, vola, Chiama gli Aiaci ... (V. Monti). Con questo sign. anche il gerundio volando (v.), come clausola del linguaggio di borsa. b. letter. Espandersi nell’aria, di odori: Mille d’intorno a lui volano odori, Che a le varie ...
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assegnazione
assegnazióne s. f. [dal lat. assignatio -onis]. – 1. L’assegnare, l’atto con cui si assegna: l’a. di un premio, di una rendita; a. di un lavoro, a. dei compiti scolastici; a. di una sede [...] sua particolare posizione o qualifica: a. di alloggi; a. di terre nella riforma fondiaria, ecc. 2. Nel linguaggio giur., rapporto col quale il creditore (assegnante) autorizza un terzo (assegnato) a ricevere l’adempimento dal debitore (assegnatario ...
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mollare1
mollare1 v. tr. e intr. [der. dell’agg. molle] (io mòllo, ecc.). – 1. tr. a. Allentare, lasciar andare o far scorrere lentamente, una fune, un cavo, una catena e sim., cessando di tirare, liberando [...] ; lasciar perdere: m. il lavoro, la famiglia; ha mollato tutto e se n’è andato; anche, in senso fig. e nel linguaggio fam., abbandonare, piantare (come intr. pron. mollarsi): m. la moglie, il fidanzato; è stato mollato dalla sua ragazza; si sono ...
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frangere
fràngere (ant. fràgnere) v. tr. [lat. frangĕre] (io frango, tu frangi; pass. rem. fransi, frangésti, ecc.; part. pass. franto). – Rompere, spezzare; nel linguaggio corrente, è usato solo nell’espressione [...] tecnico, come f. la terra, le zolle, le biade (frequente anche nei composti frangizolle, frangibiade, ecc.), appartiene al linguaggio letter.: f. il pane (anche fig., f. il pane della scienza); giovenchi invitti A franger glebe e rintegrar maggesi ...
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intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare [...] doni dello Spirito Santo. Per l’i. agente della filosofia aristotelica, v. agente (nel sign. 1). b. Per estens., nel linguaggio com., la capacità d’intendere e di ragionare (sinon., in genere, d’intelligenza): uomo di alto, grande, forte, vigoroso i ...
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sforzo1
sfòrzo1 s. m. [der. di sforzare1]. – 1. a. Impegno di forze fisiche e psichiche che superi per entità o durata i limiti di una normale attività: con un grande s. riuscì a sollevarsi; per prepararsi [...] è nuovo, non deve essere sottoposto a uno s. continuato; la molla, per lo s. eccessivo, si è spezzata. d. Nel linguaggio tecn. il termine, con partic. specificazioni (s. di taglio, di pressione, di torsione, di trazione, ecc.), è usato per indicare ...
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assemblatore
assemblatóre s. m. e agg. [der. di assemblare2]. – 1. s. m. (f. -trice) Operaio o tecnico addetto a operazioni di assemblaggio. 2. agg. In informatica, programma a. (o anche più brevemente [...] assemblatore s. m.; con termine ingl. assembler), programma che, nelle elaborazioni elettroniche, traduce programmi scritti in linguaggio simbolico in programmi scritti in linguaggio macchina. ...
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gigione
gigióne s. m. (f., non com., -a) [accr. di Gigi, ipocoristico di Luigi]. – 1. Originariamente, nel gergo teatrale, scherzoso appellativo usato nel piccolo mondo di artisti che vivevano ai margini [...] (l’attore milanese E. Ferravilla ne fece uno dei tipi più riusciti delle sue interpretazioni). Il termine passò poi nel linguaggio teatrale a designare attori, anche di merito, che tendono a strafare, o a raggiungere facili effetti scenici. 2. Per ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...