diaspora
dïàspora s. f. [dal gr. διασπορά «dispersione», der. di διασπείρω «disseminare»]. – In generale, dispersione, specialmente di popoli che, costretti ad abbandonare le loro sedi di origine, si [...] una fede diversa. Per analogia, il termine è talora usato in linguistica, da parte degli indoeuropeisti, per indicare la frantumazione della originaria unità linguistica indoeuropea, cioè la ramificazione e successiva differenziazione del nucleo di ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione [...] : m. esterna, quella che descrive la forma esterna generale dell’animale o della pianta e i rapporti di posizione a una regione più o meno estesa del globo. 3. In linguistica, in senso ampio, lo studio della flessione, della composizione e derivazione ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] dalle norme usuali del porto dove esso verrà eseguito. d. Il particolare modo in cui viene attuato un sistema linguisticogenerale e astratto in un determinato periodo di tempo, ambiente geografico o socio-culturale, settore di attività, tipo di ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] non hanno sorgenti. Teoria dei c., lo studio delle proprietà generali delle grandezze descrivibili come campi. b. In ottica, c. una qualsiasi unità linguistica (fonema, lessema, desinenza) alle altre unità del medesimo sistema linguistico; c. ...
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potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] il piuccheperfetto, congiuntivo: videres ... «avresti potuto vedere»). b. In linguistica, si parla talora di enunciato p. o di frase p. per campo elettrico e quello magnetico (nel caso generale di campi elettromagnetici non stazionarî); p. ritardati ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] persona e i nomi proprî di luogo si dicono anche, in linguistica, rispettivam. antroponimi e toponimi, e sono oggetto di studio dell , due determinazioni che abbiano lo stesso segno o, in generale, proprietà concordi: così si parla, per es., di ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così [...] ’ troppo lunga, nuoce all’e. del discorso; è un elemento importantissimo nell’e. generale del suo pensiero. e. Con altro uso fig., e. d’una lingua o e. linguistica, l’equilibrio tra l’esigenza di massima differenziazione degli elementi d’una lingua e ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo [...] , dei rapporti esistenti tra due o più lingue (o dialetti) affini; g. generale, studio dei procedimenti generali per cui il pensiero umano può realizzarsi nell’espressione linguistica. Per la g. generativa e la g. trasformazionale, v. ai singoli ...
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uso
1. MAPPA L’USO è in primo luogo il fatto di usare, di servirsi di qualcosa in un certo modo e per un particolare scopo (è bene fare un u. moderato del vino durante i pasti; per l’esame è concesso [...] delle gonne corte, dei capelli lunghi). 5. MAPPA Più in generale, il termine uso può indicare un’abitudine, una consuetudine (non in u. di comprare il giornale ogni mattina). 6. In linguistica, infine, l’uso è il particolare modo in cui viene parlata ...
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costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero [...] nella relazione di Simionato [Patrizia S., direttrice generale dell'Azienda Ulss 5 Polesana] – amplifica la al 1812 ed è segnalata da Barbara Patella in una “consulenza linguistica” dedicata alla parola (Parliamo di costosità: costi quel che costi ...
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Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale
Paolo D’Angelo
Autonomia dell’arte
Opera pubblicata da Croce nel 1902 per Sandron di Palermo, fu ristampata due anni dopo presso il medesimo editore. Ripubblicata nel 1908 presso...
Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale
Opera di B. Croce, pubblicata nel 1902 e, in edizione rivista, nel 1908. È il primo dei quattro volumi in cui si articola la Filosofia come scienza dello spirito. L’E. è divisa...