asino
àsino s. m. (f. -a) [lat. asĭnus, der. da un vocabolo preindoeuropeo affine al sumerico anśu «asino», come il gr. ὄνος «asino»]. – 1. Quadrupede da soma e da basto, detto anche ciuco o somaro: [...] , v. schiena, n. 1 b. 2. Come simbolo dell’ignoranza, della zotichezza e della caparbietà ha dato origine a una larga serie di locuzioni e di modi di dire: essere, parere un a., essere un a. calzato e vestito, di persona rozza e ignorante; e come ...
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chiave
s. f. [lat. clavis]. – 1. a. Strumento di metallo che serve a chiudere ed aprire serrature e lucchetti, che nella forma tradizionale è costituito da un cannello sul quale è applicata a un’estremità [...] e intagli o fori calibrati (per es., le chiavi di tipo Yale e le cosiddette chiavi per «cilindro europeo»). b. Locuzioni: buco della ch., il cannello bucato della chiave femmina o anche il foro attraverso cui s’introduce la chiave nella toppa ...
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vivo
agg. e s. m. [lat. vīvus, corradicale di vīvĕre «vivere»]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita, che ha le funzioni caratteristiche della vita proprie degli organismi viventi sia animali e umani sia [...] , l’uso attuale o l’uso corrente (contrapp. a uso antiquato, arcaico, o anche letterario); forme, parole o voci, espressioni o locuzioni v., dell’uso attuale. 4. agg. Locuz. tecn. particolari: a. Stime vive e scorte vive, la parte del capitale mobile ...
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hard
〈hàad〉 agg., ingl. – Termine che significa propriam. «duro, rigido» e sim., e fa parte, con sign. specifici, spesso in contrapp. con l’agg. soft (v.), di parole composte oppure, con funzione attributiva, [...] di locuzioni partic., introdotte dall’ingl. o dall’angloamer., delle quali le più comuni e di largo uso anche in Italia sono registrate qui di seguito nel loro ordine alfabetico. ...
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birra
s. f. [voce di origine germ. (cfr. ted. Bier, oland. bier, fr. bière, ingl. beer), che in varî paesi ha sostituito i nomi der. dal lat. cer(e)visia (v. cervogia)]. – 1. Bevanda moderatamente alcolica [...] medicamentose; fra le più note la b. amara, contenente assenzio, genziana, ecc., e la b. chinata, contenente china. 3. Locuzioni fig.: avere ancora molta b., di atleta che in gara dimostra di possedere ancora notevole energia: correre, scappare a ...
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essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non [...] loro e. primitivo; gli domandò dell’esser suo (chi egli fosse; ant., come stesse). V. anche benessere, malessere. d. Locuzioni ant.: essere, trovarsi in e., vivere, e anche, riferito a cose, sussistere, essersi conservato: le sue lettere son tutte in ...
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ricchezza
ricchézza s. f. [der. di ricco]. – 1. L’essere ricco, la condizione di chi è ricco, di chi cioè ha abbondanza di beni materiali: la sua r. è immensa; la r. di una nazione; aspirare alla r.; [...] senso analogo, la r. di una lingua, le sue ampie possibilità espressive in rapporto all’abbondanza di vocaboli, di locuzioni, ecc.). Riferito a doti, caratteristiche, elementi non materiali di persone e opere: avere r. d’ingegno, d’intelligenza, di ...
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chicchera
chìcchera s. f. [dallo spagn. del sec. 16° xícara, mod. jícara, che risale a una parola azteca indicante il guscio del frutto di un albero tropicale]. – 1. a. Piccola tazza di porcellana o [...] la cioccolata; in molte regioni è sinon. di tazza. b. Il liquido contenuto in una chicchera: bere una ch. di caffè. 2. Locuzioni fig., di uso settentr. o più genericam. region.: parlare in ch., parlare con sforzo in un italiano ricercato; parla in ch ...
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liberalsocialismo
s. m. [comp. di liberale e socialismo]. – Termine della pubblicistica politica che, pur avendo locuzioni corrispettive in altre lingue (ingl. liberal socialism, ted. liberaler Sozialismus, [...] fr. socialisme libéral), usate tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento per indicare la tendenza socialista-umanitaria o del socialismo liberale, fu coniato verso la fine degli anni ’30 del ...
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merito2
mèrito2 (poet. mèrto) s. m. [dal lat. merĭtum, der. di merere «meritare»]. – 1. a. Il fatto di meritare, di essere cioè degno di lode, di premio, o anche di un castigo: premiare, punire, trattare [...] sue opere; è una teoria assai discutibile che non ha neppure il m. dell’originalità. d. Nel linguaggio scient., in locuzioni del tipo fattore, cifra, coefficiente di merito, è sinon. di qualità; in partic., nei controlli automatici, cifra di m., l ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in