analitico
analìtico agg. [dal lat. tardo analytĭcus, gr. ἀναλυτικός, der. di ἀνάλυσις «analisi»] (pl. m. -ci). – 1. Di analisi, che è proprio dell’analisi o procede per via di analisi: metodo a.; studio [...] teche di vetro e in cui il caricamento dei pesi può essere fatto dall’esterno, senza aprire la custodia. 2. Nella logica kantiana, giudizio a., quello nel quale il concetto del predicato è implicitamente contenuto nel concetto del soggetto, e in cui ...
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conclusivo
concluṡivo agg. [der. di concludere]. – 1. Che conclude, o è atto a concludere: vorrei una risposta c.; sono argomenti poco c.; il suo intervento è stato conclusivo. 2. In grammatica, congiunzioni [...] , ebbene, pertanto, cosicché e sim., con le quali s’introduce una proposizione coordinata che esprime la conseguenza, la conclusione logica di quanto è detto prima (per es.: «siamo noi stessi che abbiamo voluto così, perciò è inutile lamentarsi»). ...
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sostituire
sostitüire (ant. sustitüire) v. tr. [dal lat. substituĕre, propr. «mettere, porre sotto» (comp. di sub «sotto» e statuĕre «collocare»), con mutamento di coniug.] (io sostitüisco, tu sostitüisci, [...] al posto di una variabile in una espressione algebrica; con sign. analogo in altri contesti matematici (in partic., in logica matematica e in informatica). b. Allontanare, rimuovere dal proprio posto e dalle proprie funzioni una persona, ponendone al ...
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sostituzione
sostituzióne (ant. sustituzióne) s. f. [dal lat. tardo substitutio -onis, der. di substituĕre «sostituire»]. – 1. L’azione, l’atto di sostituire; il fatto di sostituirsi o di essere sostituito: [...] un altro: per es., una lettera con un numero in una espressione algebrica, o una variabile con una costante in una formula logica. b. In algebra, metodo di s., metodo per risolvere un sistema di più equazioni, che consiste nell’esplicitare una delle ...
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tetico
tètico agg. [dal lat. tardo thetĭcus, gr. ϑετικός, der. (come ϑέσις: v. tesi) del tema di τίϑημι «porre»] (pl. m. -ci). – 1. Nella logica formale, giudizî t. (anche giudizî di posizione o di esistenza [...] o esistenziali), giudizî in cui si asserisce soltanto l’esistenza del soggetto e che perciò appaiono come privi di predicato. 2. non com. In aritmetica, operazioni tetiche, le operazioni dirette (addizione ...
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analogico
analògico agg. [dal lat. analogĭcus, gr. ἀναλογικός] (pl. m. -ci). – 1. Proprio dell’analogia, che si fonda sull’analogia, ottenuto o formato per analogia: metodo, procedimento a.; interpretazione [...] a. della legge; forme verbali a.; concetto a., nella logica, in contrapp. a concetto proprio, è quello che è ottenuto dall’esperienza di una cosa diversa da quella di cui è concetto, per es. da un effetto di essa (così il concetto di un animale che ...
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sillogismo
(ant. silogismo) s. m. [dal lat. syllogismus, gr. συλλογισμός, propr. «connessione di idee, ragionamento» (comp. di σύν «con» e λογισμός «calcolo», da λόγος «discorso, ragionamento»)]. – 1. [...] Termine filosofico con cui Aristotele designò la fondamentale argomentazione logica (più propriam. chiamata sillogismo perfetto o categorico), costituita da tre proposizioni dichiarative connesse in modo tale che dalle prime due, assunte come ...
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analogo
anàlogo agg. [dal lat. analŏgus, gr. ἀνάλογος «che ha relazione»] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che ha analogia, che ha somiglianze o elementi in comune con un’altra cosa: gusti, caratteri a.; i due [...] , appropriato: risposta a., adattata alla richiesta o alle circostanze; giudizio a., conveniente al caso o all’oggetto. 2. Nella logica, termine o predicato a. (distinto sia da univoco sia da equivoco) è quello il quale dice qualche cosa che in parte ...
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potente
potènte agg. [dal lat. potens -entis, part. pres. di posse «potere», già in latino usato solo come agg.]. – 1. a. Di persona, che ha grande potere, che dispone di notevole autorità, che esercita [...] p. ragioni; eloquenza p.; p. argomentazione, in grado di convincere, di persuadere; con riferimento a persona, dotato di valida oratoria, di forza logica e sim.: un p. oratore; un p. ragionatore. b. Di ciò che ha in sé molta forza, che è fatto, dato ...
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potenza
potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona [...] in rapporto a quello di atto (v. atto2, n. 2) e indica l’attitudine a esistere: se tale attitudine è semplicemente logica o ideale, il concetto di potenza viene a coincidere con quello di possibilità; da un punto di vista dell’attività, potenza ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio e della conoscenza» nell’ambiente protostoico,...
logica
Il termine designa l'insieme delle dottrine che presiedono al corretto uso dell'argomentazione e del linguaggio al fine di stabilire la verità o la falsità di un enunciato. Il termine l. non occorre nelle opere dantesche, ma occorre...