paululo
pàululo agg. [dal lat. paulŭlus o paullŭlus, dim. di paul(l)us, affine a paucus «poco»], letter. raro. – Piccolo, scarso, esiguo: vienne [= ne viene] in questo mentre l’ora del desinare, dove [...] con la mia brigata mi mangio di quelli cibi che questa povera villa e paululo patrimonio comporta (Machiavelli). ...
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nazione
nazióne s. f. [dal lat. natio -onis, der. di nasci «nascere», part. pass. natus]. – 1. ant. a. Nascita, o, in senso più ampio, origine, con riferimento alla famiglia e alla stirpe: assai piacevole [...] : verso la cui simbologia è variamente interpretata); l’anno 1465 fu eletto al pontificato Paulo II di n. viniziano (Machiavelli). b. Generazione: pensando l’utilità salutevole che di questa memoria potrà addivenire alle n. che dopo noi seguiranno ...
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tomba
tómba s. f. [lat. tardo tŭmba, che è dal gr. τύμβος «tumulo, sepolcro»]. – 1. a. Luogo, ambiente naturale o artificiale, struttura o complesso architettonico, in cui vengono deposti i resti mortali [...] non essendo stato a tempo a fuggire, né i nemici ad ammazzarlo, drento alle sue case in una t. fatta per conservare frumento si nascose (Machiavelli). 3. Nelle costruzioni idrauliche, t. a sifone, sinon. di botte a sifone (v. botte, n. 4).TAV. ...
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odore
odóre s. m. [lat. odor -oris, affine a olere (v. olire), il cui tema compare anche come primo elemento in olfactus (v. olfatto)]. – 1. a. La sensazione specifica dell’organo dell’olfatto, diversa [...] che sono stati eccellentissimi imitare: acciò che, se la sua virtù non vi arriva, almeno ne renda qualche o. (Machiavelli). b. Nel linguaggio ascetico, dare o mandare buon o. di sé, manifestare nelle opere le proprie virtù. Frequente l’espressione ...
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bilicare
v. tr. [lat. *umbilicare, der. di umbilicus «ombelico; punto centrale»] (io bìlico, tu bìlichi, ecc.), letter. – Mettere in bilico, in equilibrio: rizzano ... due pilastri, e sopra ciascuno [...] di quelli bilicano una trave (Machiavelli). Nel rifl. e intr. pron., tenersi in bilico, reggersi in equilibrio: Renzo ... cercò di bilicarsi sulle gambe ..., ma non gli riuscì (Manzoni, Pr. Sp., ediz. 1827, cap. VIII; sostituito nell’ediz. 1840 con « ...
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quotidiano
(letter. cotidiano) agg. e s. m. [dal lat. quotidianus, cotidianus, der. di quotidie o cotidie «ogni giorno», comp. di quot «quanti» e dies «giorno»]. – 1. agg. a. Di ogni giorno, che si fa [...] q., la lingua q., dell’uso comune, corrente; mi spoglio quella veste cotidiana, ... e mi metto panni reali e curiali (Machiavelli). c. Che si pubblica tutti i giorni: stampa q.; periodici q. e settimanali; bollettino, listino q. (di borsa, ecc.). 2 ...
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accordare
v. tr. [lat. mediev. accordare «conciliare», der. di cor cordis sul modello del lat. concordare; nel sign. 2 a, e più ancora nel sign. 2 d, raccostato a corda] (io accòrdo, ecc.). – 1. Mettere [...] ; si sono accordati di andare insieme; anche di intese politiche: persuadeva ai Fiorentini che si accordassero coi Lucchesi (Machiavelli). 2. a. Ridurre a giusta intonazione, o all’intonazione voluta, uno strumento musicale; armonizzare, secondo i ...
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irresoluto
(o irrisoluto) agg. [comp. di in-2 e risoluto; nel sign. 2, dal lat. irresolutus «non sciolto», comp. di in-2 e resolutus, part. pass. di resolvĕre «sciogliere»]. – 1. Non risoluto, che rimane [...] è sempre i.; contennendo lo fa [cioè: rende spregevole un principe] essere tenuto vario, leggieri, effeminato, pusillanime, irresoluto (Machiavelli); mostrarsi i. sul da farsi. 2. letter. Non sciolto, non risolto (molto più com. insoluto): un dubbio ...
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mercenario
mercenàrio (ant. mercenàio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mercennarius, der. di merces -edis «mercede, compenso, paga»]. – 1. agg. Di persona che presta la propria opera dietro compenso, [...] in sulle armi m., non starà mai fermo né sicuro; perché le sono disunite, ambiziose, senza disciplina, infedele (Machiavelli); spesso sostantivato, spec. al plur.: un esercito di mercenarî; orde di mercenarî. In epoca moderna, soldato di professione ...
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che1
che1 〈ké〉 cong. [lat. quia, quod e altre cong.] (radd. sint.). – 1. Come cong. subordinativa, introduce: a) prop. dichiarative, cioè soggettive o oggettive: è possibile che io ritardi; so che accetterai; [...] ), ora «da quando» (saranno due settimane che non l’ho più visto), ora «dopoché» (mangiato che ho, ritorno nell’osteria, Machiavelli). 2. In altre prop. subordinate, può avere valore esclusivo, di «senza che»: come posso avere una cosa io, che non ne ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...