pedona
pedóna s. f. – 1. Femm., per lo più scherz., di pedone1 nel sign. 1: c’era una graziosa p. che attraversava la strada. 2. Forma ant. per pedone nel gioco degli scacchi: ti darò scaccomatto Colla [...] pedina, in senso proprio e, in senso fig., nell’espressione muovere una pedona, compiere un passo per raggiungere un determinato obiettivo: benché seco avesse poche posse, Pur non di manco del futuro gioco Fu la prima p. che si mosse (Machiavelli). ...
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tristo
agg. [lat. trīstis, di etimo oscuro; v. anche triste]. – 1. ant. Mesto, gravemente afflitto e addolorato: sotto quello sporto trovato uno uscio, come che serrato fosse, a piè di quello ... tristo [...] e sanza lodo (Dante). 2. Malvagio, perverso, cattivo: uno t. cittadino non può male operare in una republica che non sia corrotta (Machiavelli); un t. individuo, una donna t. e disonesta, e sostantivato, un t., una t.; prov., se lodi il t. diverrà ...
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studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] inclinazione: e vedesi ancora ... dua egualmente felicitare con dua diversi studii, sendo l’uno rispettivo e l’altro impetuoso (Machiavelli). d. Occupazione: E quel che ’n altrui pena Tempo si spende ... In qualche bella lode, In qualche onesto s ...
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lezio
lèzio s. m. (ant. o letter. lèzia, f.) [forse dal lat. dilectio «affetto», der. di diligĕre «amare»], non com. – Atto affettato e svenevole, smanceria, moina; usato per lo più al plur.: non posso [...] soffrire tutti quei suoi lezî; quanti lezii ha fatto questa mia pazza! (Machiavelli); gli sembrava evidente che essa lo trattasse secondo una sua particolare idea educativa, senza le lezie che la gente di campagna dedica agli infanti (A. Banti). ...
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instaurare
(meno com. istaurare) v. tr. [dal lat. instaurare «rinnovare, rifare, restaurare» e sim., di origine sconosciuta] (io instàuro, ecc.). – 1. Istituire, stabilire facendo opera d’innovazione [...] un vuoto, una perdita e sim.: in uno subito le file di dietro instauravano i difetti di quegli davanti (Machiavelli), cioè sostituivano i soldati perduti dalle file antistanti. ◆ Part. pass. instaurato, anche come agg., e solitamente con valore ...
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lezione
lezióne s. f. [dal lat. lectio -onis «lettura», der. di legĕre «leggere»]. – 1. a. ant. Lettura: se Dio ti lasci, lettor, prender frutto Di tua l. (Dante); la cognizione delle azioni degli uomini [...] grandi, imparata da me con una lunga esperienzia delle cose moderne e una continua l. delle antique (Machiavelli). Per estens., l’istruzione che si acquista con la lettura: uomo di tanta l. e di sì acuto giudizio (V. Borghini). Nelle università ...
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sbaraglio
sbaràglio s. m. [der. di sbaragliare]. – 1. Lo sbaragliare, l’essere sbaragliato: lo s. dell’esercito nemico era previsto; soprattutto nelle locuz. mandare, condurre, mettere, porre allo s. [...] in un’impresa difficile e rischiosa, osare il tutto per tutto: tutti uomini di autorità e pronti a mettersi a ogni s. (Machiavelli); in senso estens. e attenuato: la Giacinta si era messa proprio allo s. per lui (Capuana). 2. ant. Gioco simile allo ...
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privernate
agg. e s. m. e f. [dal lat. Privernas -atis]. – Di Privèrno, relativo a Priverno, antica città volsca e poi municipio romano, oggi comune in prov. di Latina (dal medioevo al 1928 chiamata [...] Piperno): i vini privernati; abitante o nativo di Priverno (antica o moderna): era ragunato il Senato romano per giudicare de’ Privernati, i quali sendosi ribellati erano dipoi per forza ritornati sotto la ubbidienza romana (Machiavelli). ...
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sbarbare
v. tr. [der. di barba1, col pref. s- (nel sign. 4)]. – 1. a. Sradicare una pianta, strapparla dalla terra con le radici: s. le piantine per il trapianto; quand’è sbarbato un grand’albero, il [...] capitavano sotto mano (Tozzi). b. fig., non com. Strappare via con violenza: il cuore mi si sbarba dal petto (Machiavelli); estirpare, eliminare completamente: s. un vizio inveterato; s. abusi e privilegi. 2. Radere, fare la barba: il barbiere nello ...
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insudare
v. intr. [dal lat. insudare, comp. della prep. in «in, sopra» e sudare «sudare»], letter. raro. – Sudare sopra qualche cosa, affaticarsi molto per giungere a uno scopo: potrebbono iudicare che [...] non fussi da i. molto nelle cose, ma lasciarsi governare alla sorte (Machiavelli). ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...