machiavellicomachiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e [...] conservazione del proprio potere, concetto talvolta riassunto, piuttosto arbitrariamente, nell’espressione «il fine giustifica i mezzi» (il Machiavelli sosteneva invece che il fine della politica è la promozione della potenza di uno stato e che ogni ...
Leggi Tutto
machiavellismo
s. m. [dal nome di N. Machiavelli (v. le voci prec.)]. – 1. Termine – entrato nell’uso per un’interpretazione parziale e polemica (v. machiavellico) del pensiero del Machiavelli – con [...] . 2. Per estens., il comportamento di chi, anche fuori dell’azione politica, fa un uso spregiudicato della simulazione e della dissimulazione pur di giungere al suo scopo e perseguire l’utile proprio: agire con freddo e calcolato machiavellismo. ...
Leggi Tutto
antimachiavellismo
s. m. [comp. di anti-1 e del nome di N. Machiavelli]. – Corrente di pensiero, italiana ed europea, di critica e opposizione alle teorie politiche del Machiavelli, secondo la formulazione [...] che egli ne diede nel Principe ...
Leggi Tutto
sbigottire
v. tr. e intr. [prob. dal provenz. ant. esbair, fr. ant. esbahir] (io sbigottisco, tu sbigottisci, ecc.). – 1. tr. Turbare profondamente in modo da lasciare attonito, spec. con riferimento [...] ; l’annuncio del nuovo delitto politico sbigottì tutto il Paese; le cose nuove e sùbite sbigottiscono gli eserciti (Machiavelli). 2. intr. (aus. essere) Restare gravemente turbato, attonito, perdersi d’animo, per paura, terrore o stupore: Tu, perch ...
Leggi Tutto
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); [...] , inimicizia: si dà onde sfogare a quegli omori che crescono nelle cittadi, in qualunque modo, contro a qualunque cittadino (Machiavelli). 3. non com. Per influsso dell’ingl. humour, quel particolare modo di cogliere il lato ridicolo, comico o anche ...
Leggi Tutto
ridurre
(ant. redurre, ridùcere, redùcere) v. tr. [lat. redūcĕre «ricondurre», comp. di re- e ducĕre «condurre»] (coniug. come addurre). – 1. Ricondurre, far tornare al luogo di partenza, oppure al luogo [...] che regnò in Italia, la ridusse in tanta grandezza che le antiche battiture più in lei non si ricognoscevano (Machiavelli). Condurre al punto di dover fare una cosa (spiacevole), costringere a un certo comportamento: r. una donna alla prostituzione ...
Leggi Tutto
divertire
(ant. divèrtere) v. tr. [dal lat. divertĕre, propr. «volgere altrove», comp. di di(s)-1 e vertĕre «volgere»] (io divèrto, ecc., ant. io divertisco, tu divertisci, ecc.). – 1. letter. Volgere [...] sign. il verbo è d’uso comune nel linguaggio giur.). Anche, distogliere: volendo pertanto d. il conte dallo assedio (Machiavelli). Con senso più astratto, e riferito alle facoltà spirituali: d. la mente, l’animo, distrarre da preoccupazioni, affanni ...
Leggi Tutto
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. [...] valore neutro, in usi ant. o rari, la totalità, tutti: l’u. degli uomini; erano i Cerchi ... venuti allo u. in odio (Machiavelli). In usi e con sign. scient. e tecn.: a. In filosofia, che è comune a più realtà individue, a una molteplicità o totalità ...
Leggi Tutto
replicare
v. tr. [dal lat. replicare, propr. «ripiegare» (der. di plicare «piegare»); il sign. «replicare» è del lat. dei giuristi: cfr., per il passaggio semantico, ritorcere] (io rèplico, tu rèplichi, [...] ., raro. Richiamarsi, rifarsi a spiegare: mi pare da r. da più alto luogo la loro [dei Visconti di Milano] condizione (Machiavelli). ◆ Part. pres. replicante, anche come agg. e sost. (v. la voce). ◆ Part. pass. replicato, anche come agg. (v. la voce ...
Leggi Tutto
propinquo
propìnquo agg. e s. m. [dal lat. propinquus, der. di prope «vicino, presso»], letter. – 1. agg. a. Vicino (nello spazio): questa luculenta e cara gioia Del nostro cielo che più m’è propinqua [...] sono trasportati a breve distanza dalla pianta madre. Con funzione avverbiale: corse infino propinquo a sei miglia alla città (Machiavelli). b. Vicino nel tempo, prossimo a venire: Il bel Mattino sorridendo riede, Del già propinquo Sol messaggio e ...
Leggi Tutto
Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...