tacitismo
s. m. – Il fatto di seguire e imitare, dal punto di vista stilistico o, anche, ideologico, le caratteristiche delle opere storiche di Tacito: la traduzione di Tacito di B. Davanzati diffuse [...] il t. in Italia; la storiografia della Controriforma si conformò spesso, sotto il velo del t., al pensiero del Machiavelli. ...
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colorito1
colorito1 agg. [part. pass. di colorire]. – 1. Tinto di colore, che ha vivaci colori: diversi fructi con c. fiori et herba (s. Francesco); più spesso riferito al colore del viso: volto c.; [...] : frasi c.; discorso colorito. b. Specioso, che ha apparenza buona anche se ingannevole: senza averne non che giusta, ma c. cagione (Machiavelli). ◆ Avv. coloritaménte, in modo colorito, espressivo, vivace: esporre, narrare coloritamente un fatto. ...
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incognito
incògnito agg. e s. m. [dal lat. incognĭtus, comp. di in-2 e cognĭtus, part. pass. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. agg. Non noto, non conosciuto (e s’intende di solito che non è conosciuto [...] grandezza, quantità i., in matematica. Con senso più prossimo a ignoto: Antonio, i. prima ed oscuro, acquistò riputazione (Machiavelli); col desiderio di quella loro i. e vana felicità (Leopardi). Riferito a persona: volle rimanere i., non volle far ...
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mendico
mendìco agg. e s. m. [dal lat. mendīcus, der. di mendum «difetto»] (pl. m. -chi, ant. -ci). – 1. agg., letter. a. Estremamente povero e indigente: divenuto non solamente povero ma m. (Boccaccio); [...] Amor, m. del più degno senso (L. Gianni), privo cioè della vista, cieco; Facendo voi d’ogni suo ben mendici (Machiavelli); Del mio solo conforto allor mendico (Leopardi). 2. s. m. Persona costretta a chiedere l’elemosina per vivere (il femm. mendica ...
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progenitore
progenitóre s. m. (f. -trice) [dal lat. progenĭtor -oris, comp. di pro-1 e genĭtor -oris «genitore»]. – Primo o lontano antenato, che si ritiene aver dato origine a una famiglia, a una stirpe, [...] al genere umano: chi esaminerà adunque la edificazione di Roma, se si prenderà Enea per suo primo progenitore ... (Machiavelli); progenitore D’uomini invitti, anzi di semidei (Ariosto, con riferimento a Bradamante); il nostro p. Adamo. Al plur ...
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seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo [...] avvenire, senza esplicita idea di successione: descriverrò particularmente, insino al 1434, solo le cose seguite drento alla città (Machiavelli); di questo caso, ch’è seguito per tua cagion (Leopardi); e in costruzione impers.: ei seguette, Come suol ...
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empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, [...] la bramosa voglia (Dante); non si trovò modo ... né d’empire né di frenare l’ambizione di Ludovico Sforza (Machiavelli). Compiere: vergine o donna Che ’l terzo lustro empiesse (Guarini). Supplire: Sostien persona tu di capitano E di mia lontananza ...
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intermettere
interméttere v. tr. e intr. [dal lat. intermittĕre «interporre; tralasciare», comp. di inter «tra» e mittĕre «mandare, lasciar andare»] (coniug. come mettere). – 1. letter. Tralasciare, [...] smettere, sospendere temporaneamente: senza i. a’ suoi soldati o fatica o pena (Machiavelli); le tempeste ... non intermettevano mai di turbarmi (Leopardi). 2. intr. (aus. avere), ant. Divenire o essere intermittente, discontinuo, irregolare: quella ...
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pondo
pòndo s. m. [dal lat. pondus -dĕris, affine a pendĕre «pesare»], letter. – 1. a. Peso, sensazione di peso, e la cosa stessa che pesa: quell’ombre ... andavan sotto ’l pondo, Simile a quel che talvolta [...] e responsabilità: tanto stimorono la virtù e la bontà di Cammillo che ... rimettevano in lui tutto il p. di quella republica (Machiavelli); sentire il grave p. dell’ufficio, della carica (talvolta scherz.). Con altro senso fig., di gran p., di grande ...
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barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento [...] un luogo comune (Alessandro Baricco). 2. Barbarico, di barbari o proprio dei barbari: a ognuno puzza questo b. dominio (Machiavelli); costumi, usi b.; moda b.; per estens., rozzo, incolto, oppure inumano, crudele: arte b.; musica b.; un b. spettacolo ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...