riedificare
v. tr. [comp. di ri- e edificare] (io riedìfico, tu riedìfichi, ecc.). – Edificare di nuovo, ricostruire: r. una casa crollata, una città distrutta; fu ancora Florentia da Totila re degli [...] Ostrogoti disfatta, e dopo 250 anni dipoi da Carlo Magno riedificata (Machiavelli). ...
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tralignare
v. intr. [der. di linea, propr. «scostarsi dalla linea della propria parentela, dal proprio lignaggio», col pref. tra-] (io traligno, ... noi traligniamo, voi tralignate, e nel cong. traligniamo, [...] da da: t. dalle tradizioni di specchiata onestà della famiglia; per tutto traligna Da l’antica virtù el secol presente (Machiavelli); o anche, in rari usi poetici, da a: non potrà alcun biasmarne Che mai traligni alla progenie mia (Ariosto). Per ...
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diuturnita
diuturnità s. f. [dal lat. diuturnĭtas -atis], letter. – L’esser diuturno, lunga durata: con la potenzia e d. dello imperio (Machiavelli). ...
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nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, [...] la parte più forte di un’organizzazione, di una struttura sociale o sim. (in questa accezione, è più com. nerbo): il Machiavelli riteneva le fanterie il n. degli eserciti; il denaro è il n. della guerra, frase divenuta proverbiale (v. denaro, n. 2 ...
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ponte
pónte s. m. [lat. pōns pŏntis]. – 1. a. Manufatto di legno, di ferro, di muratura o di cemento armato che serve per assicurare la continuità del corpo stradale o ferroviario nell’attraversamento [...] ); tenere in p. qualcosa, tenerla sospesa, lasciarla indecisa: l’astuzia di mia madre ... ha tenuta la cosa in p. più settimane (Machiavelli); ne è passata d’acqua sotto i p.!, è trascorso tanto tempo da allora; l’acqua cheta rovina i p. (v. acqua ...
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unione
unióne s. f. [dal lat. tardo unio -onis, der. di unus «uno»]. – 1. L’azione e l’operazione di unire, il fatto di unirsi o di essere uniti con uno o più altri individui, enti, oggetti, parti o [...] delle republiche il più delle volte è l’ozio e la pace; la cagione della u. è la paura e la guerra (Machiavelli). 4. In matematica, nella teoria degli insiemi, u. (o congiunzione o, meno com., somma logica) di due insiemi, l’insieme formato da ...
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antonomasia
antonomàṡia s. f. [dal lat. antonomasia, gr. ἀντονομασία propr. «il chiamare con nome diverso», der. di ἀντονομάζω «cambiar nome»]. – 1. Traslato che consiste nell’indicare una persona o [...] s. Paolo), l’Astigiano (Alfieri), il Maligno (il demonio), il Poverello d’Assisi (s. Francesco), il Segretario fiorentino (Machiavelli). Come locuz. avv., per a., per figura d’antonomasia: Gertrude, appena entrata nel monastero, fu chiamata per a. la ...
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alzare
v. tr. [lat. *altiare, der. di altus «alto»]. – 1. a. Sollevare, spostare o tirare o spingere in alto, verso l’alto: a. un peso, a. la borsa da terra; a. il coperchio; a. il capo, il viso; a. [...] (aus. essere), senza la part. pron.: nel 1333 alzorono per un diluvio le acque d’Arno ... più che dodici braccia (Machiavelli). b. Riferito a persona, sollevarsi: alzarsi in punta di piedi; in partic., levarsi in piedi da seduto o lasciando il letto ...
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peragrare
v. tr. [dal lat. peragrare, comp. di per-1 e ager agri «campo»], ant. – Attraversare, percorrere viaggiando in lungo e in largo: tutte l’altre parti di Europa che egli aveva peragrate (Machiavelli). [...] Più raram. con uso intr. (aus. avere) ...
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sposare
spoṡare v. tr. [lat. tardo sponsare, intens. di spondēre «promettere (in moglie)», attraverso il part. pass. sponsus] (io spòṡo, ecc.). – 1. a. ant. Promettere in matrimonio: se tu ardentemente [...] (Boccaccio); volle che celebrasse le nozze con Drusiana sua figliuola naturale, la quale più tempo innanzi gli aveva sposata (Machiavelli). b. Dare in moglie o, più raramente, in marito, con riferimento ai genitori, o a chi agisce per conto ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...