calamita
s. f. [forse alteraz. del gr. καδμεία; v. calamina]. – 1. Corpo magnetizzato, avente cioè la proprietà di attrarre limatura di ferro, sinon. quindi di magnete, che è il termine preferito nel [...] attira gli sguardi di tutti gli uomini come se avesse la c.; quindi la persona o la cosa stessa: veggio trarmi a riva Ad una viva dolce c.! (Petrarca, con allusione a Laura); questa nostra città, c. di tutti i ciurmadori del mondo (Machiavelli). ...
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taglieggiare
v. tr. [der. di taglia1] (io tagliéggio, ecc.). – Imporre taglie, tributi forzosi e illegittimi: t. le zone occupate, le popolazioni vinte; trovandosi assai soldati in Italia senza soldo [...] ragunarono insieme più brigate, le quali si chiamarono Compagnie, e andavano taglieggiando le terre e saccheggiando il paese (Machiavelli). In partic., estorcere criminosamente somme di denaro con la minaccia di provocare danni a cose e persone: un ...
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universalita
universalità s. f. [dal lat. tardo universalĭtas -atis]. – 1. L’essere universale, carattere di ciò che è universale: l’u. della Chiesa cattolica; l’u. del pensiero; u. di una legge, di [...] ogni principe debbe tenere conto di fare simile ingiuria, non solamente contro a una u. ma ancora contro a uno particulare (Machiavelli); l’u. dei cittadini che formano la Nazione (Mazzini). b. In diritto, u. di cose, pluralità di cose, materialmente ...
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rifacimento
rifaciménto s. m. [der. di rifare]. – 1. L’azione e l’operazione di rifare, il venire rifatto: r. di un solaio; solo per il r. del tetto ci vorranno ventimila euro; r. di un film, di una [...] scena; la rovina e il r. di Roma (Machiavelli). 2. La cosa stessa rifatta, soprattutto con riferimento a opere rielaborate. In partic.: a. In letteratura, rielaborazione di un’opera in forma sia di adattamento stilistico-linguistico, sia di ...
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universita
università s. f. [dal lat. universĭtas -atis, propr. «totalità, universalità», der. di universus (v. universo1); dal sign. mediev. di «corporazione, insieme di persone associate» derivò il [...] ogni città è divisa in arte o in tribù, [un principe] debbe tenere conto di quelle u. (Machiavelli). Questo ant. sign. si conserva oggi nelle cosiddette u. agrarie, forme associative (variamente denominate: comunanze, partecipanze, associazioni ...
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sollevatore
sollevatóre s. m. e agg. [der. di sollevare]. – 1. s. m. (f. -trice) a. Chi solleva; in partic., atleta che pratica il sollevamento pesi, più comunem. detto pesista. b. fig. Chi solleva da [...] . fig. Chi istiga altre persone alla sollevazione, alla ribellione: Giano ... fu accusato al Capitano come s. del popolo (Machiavelli). 2. Nella tecnica, apparecchio o dispositivo che serve per sollevare oggetti varî. In partic.: a. Ponte s. (o assol ...
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suffragio
suffràgio s. m. [dal lat. suffragium, prob. comp. di sub- e tema di fragor «fragore» (pare infatti che suffragium fosse propriamente l’acclamazione); secondo altra ipotesi, suffragium sarebbe [...] suffragi; quella autorità che si occupa con violenza, non quella ch’è data con gli suffragi nuoce alle republiche (Machiavelli); quando questi [i cittadini] non faranno un traffico infame de’ loro suffragi, ... allora la nazione sarà veramente libera ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore [...] parola (v. popolo1, n. 3 a): essendo i p. preposti a guardia d’una libertà, è ragionevole ne abbino più cura (Machiavelli). 3. a. Di espressione, forme d’arte e sim. che trae origine dalle tradizioni, dalla cultura del popolo: poesia p.; musica ...
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spregiare
v. tr. [der. di pregiare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io sprègio, ecc.), letter. – Non stimare affatto, non tenere in alcun conto, disprezzare: s. le adulazioni, le lodi, gli onori, le ricchezze; [...] avvezza i tuoi soldati a s. il vivere delicato e il vestire lussurioso (Machiavelli); mi paion ridicoli tanti Italiani ed Inglesi, che voglion tutto francese, e spregian le cose patrie (Bettinelli); avere in spregio: spregiando natura e sua bontade [ ...
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popolazione
popolazióne (ant. populazióne) s. f. [dal lat. tardo populatio -onis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. L’insieme delle persone viventi in un dato territorio, considerate nel loro complesso [...] p. politeiste, antropofaghe. Per estens., raro, nazione, popolo: queste populazioni furono quelle che destrussono lo imperio romano (Machiavelli). b. Per analogia, il termine è usato, soprattutto in statistica e in altre scienze, per indicare singoli ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...