solvere
sòlvere v. tr. [dal lat. solvĕre; v. sciogliere] (pass. rem. solvéi o solvètti, ecc.; part. pass. soluto), letter. ant. – Sciogliere; raro in senso proprio, è più com. in usi estens. e fig.: [...] tra se medesimo, e non la sapea s. (Fior. di s. Franc.); desidero ora che mi solviate un altro dubbio (Machiavelli); liberare: per solverti dal legame della promessa (Boccaccio); Beato qual da lei suo’ pensier solve, E tutto drento alla virtù s ...
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contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in [...] situazione di contumacia: dichiarare contumace l’imputato. 2. agg., ant. a. Disobbediente agli ordini, protervo, indocile, che non si sottomette: ostinato e c. a Santa Chiesa (Machiavelli). b. Di cosa, resistente, tenace. ...
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inconsueto
inconsüèto agg. [dal lat. inconsuetus, comp. di in-2 e consuetus «consueto»]. – Che esce dalla consuetudine, dall’uso normale e costante; è in genere sinon. di insolito (che è parola più pop.): [...] spettacolo i.; a un’ ora i.; lo accolse con i. entusiasmo. Letter., di cosa o anche di persona che non sia stata già conosciuta o sperimentata: uno esercito veterano, quando con inimici i. debbe affrontarsi (Machiavelli). ...
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sacramento
sacraménto (ant. sagraménto e, nel sign. 1, saraménto) s. m. [dal lat. sacramentum, der. di sacrare «consacrare»; in origine «pegno, giuramento», e quindi «pegno della fede, atto sacro»]. [...] giurata: in mentre che la republica visse immaculata, mai ... alcuno d’infima fortuna pensò di violare il sacramento (Machiavelli); fare sacramento, giurare solennemente: e a te guardando, O bel sole di Dio, fo sacramento (Carducci). 2. Dagli ...
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sacrario
sacràrio s. m. [dal lat. sacrarium, der. di sacrum «cosa sacra»]. – 1. Nell’antica Roma, spazio o sala, presso i templi, dove si custodiva la suppellettile sacra. Anche, il luogo della casa [...] ., la parte più interna della chiesa: Lorenzo ... con quegli amici, che egli aveva intorno, nel s. del tempio si rinchiuse (Machiavelli). 3. Cappella o ambiente in cui sono raccolti i resti o i ricordi di persone benemerite della patria: il s. dei ...
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sacrificolo
sacrifìcolo (o sacrifìculo) agg. [dal lat. sacrificŭlus, propriam. dim. di sacrifĭcus (v. la voce prec.)], letter. ant. – Latinismo con cui è talora denominato il capo dei sacrifici presso [...] prec.): volendo i Romani che quel popolo non avesse a desiderare per la assenzia degli re alcuna cosa delle antiche, crearono uno capo di detto sacrificio, il quale loro chiamarono Re Sacrificulo, e sottomessonlo al sommo Sacerdote (Machiavelli). ...
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casso2
casso2 agg. [part. pass. di cassare, senza suff.], ant. – Cancellato, perduto, distrutto. Ogne primaio aspetto ivi era c. (Dante); e con valore verbale: il sacro impero romano era stato c. anche [...] di nome (Carducci); licenziato: hanno c. quest’anno duecento uomini d’arme (Machiavelli). ...
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convenire
v. intr. [lat. convĕnire «riunirsi, concordare; essere conveniente», comp. di con- e venire] (coniug. come venire; aus. essere nei sign. 1, 3 e 4; avere nel sign. 2). – 1. a. Radunarsi di più [...] , Convenuti dal monte, dal piano (Berchet); ant., c. insieme, incontrarsi; potremo ad ognora e senza sospetto c. insieme (Machiavelli). b. letter. Confluire, convergere, riferito a vie, acque e sim.: là dove più strade convengono (Giordani); anticam ...
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uccellare1
uccellare1 s. m. [der. di uccello], non com. – Luogo apprestato per la caccia agli uccelli mediante la sistemazione di reti, pianticelle impaniate, richiami di vario genere, ecc.: partitomi [...] del bosco, io me ne vo a una fonte, e di quivi in un mio u. (Machiavelli); allettamenti coi quali [gli uccelli] sono tratti alle reti o alle panie, negli u. e paretai (Leopardi). ...
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talche
talché cong. [comp. di tal(e), in funzione avverbiale, e che1], letter. – Cosicché, tanto che. Introduce proposizioni coordinate con valore conclusivo, o subordinate consecutive: non si trovava [...] alcuno che contra ai nobili volesse testimoniare: talché in breve tempo si tornò Firenze ne’ medesimi disordini (Machiavelli). Anche in grafia divisa tale che, tal che, locuzioni che spesso hanno valore un po’ diverso dalla cong. talché, in quanto l’ ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...