rincatenare
v. tr. [comp. di r- e incatenare] (io rincaténo, ecc.). – Incatenare di nuovo: r. il cane, rimetterlo alla catena; animale bruto, il quale ... sia stato nutrito sempre ... in servitù, che [...] dipoi lasciato a sorte in campagna libero ... diventa preda del primo che cerca rincatenarlo (Machiavelli). ...
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invento
invènto s. m. [dal lat. inventus -us, der. di invenire «trovare»], letter. ant. – Invenzione, ritrovato: si vede ogni i., ancora che debole, essere dagli scrittori celebrato (Machiavelli). ...
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terreno2
terréno2 s. m. [lat. terrēnum, neutro sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Nel sign. più generale, lo strato superficiale della crosta terrestre, per designare il quale si preferisce, in geologia, [...] , cacciati de’ t. patrii, ad un tratto in tanto numero vi concorsono [a Pisa] che feciono quella popolata e potente (Machiavelli). 4. fig. a. In batteriologia, t. di coltura, miscela di sostanze nutritizie (più comune è il brodo, sia liquido sia ...
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travasare
travaṡare v. tr. [der. di vaso, col pref. tra-]. – 1. Versare un liquido da un recipiente in un altro: t. il vino dalla botte nelle damigiane, dalle damigiane nei fiaschi; t. l’olio da una [...] ., letter. Spostare, trasferire da uno ad altro luogo: dipoi, ad avere a travasare moglie, fante, masserizie, ella non mi quadra (Machiavelli); e nell’intr. pron.: fui chiesto e tratto a quel cappello, Che pur di male in peggio si travasa (Dante), il ...
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terriere
terrière s. m. [der. di terra], ant. – Abitante d’una terra, cioè di un borgo fortificato; paesano (cfr. il sinon. terrazzano): lo esercito nimico strinse in modo la Castellina che quegli t., [...] desperati del soccorso, si dierono, dopo quaranta giorni che eglino avieno sopportata la obsidione (Machiavelli). ...
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provvidenza
provvidènza (ant. providènza, provvidènzia, providènzia, provvedènza e provedènza) s. f. [dal lat. providentia, propr. «previdenza, prudenza», e per metonimia «Provvidenza divina»]. – 1. [...] che può avvenire (Dante); la semplicità di messer Nicia mi fa sperare, la providenzia e durezza di Lucrezia mi fa temere (Machiavelli). 2. Nel linguaggio filos. e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un essere ...
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aumentatore
aumentatóre s. m. [dal lat. tardo augmentator -oris]. – 1. (f. -trice) Chi, o che, aumenta: era alieno dalle rapine pubbliche, e del bene comune a. (Machiavelli). 2. In aeronautica, a. di [...] spinta, dispositivo che serve ad aumentare la spinta dei velivoli al decollo, in condizioni di emergenza ...
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declinazione
declinazióne s. f. [dal lat. declinatio -onis, der. di declinare: v. declinare]. – 1. L’azione, l’effetto e il modo del declinare, cioè del volgere verso il basso, in senso proprio e fig. [...] , declivio: la d. della catena montuosa verso la pianura. b. ant. Caduta: dopo la d. dello imperio romano (Machiavelli). c. In astronomia, una delle coordinate equatoriali che serve, insieme con l’ascensione retta, per determinare l’altezza di un ...
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botolo
bòtolo s. m. [etimo incerto]. – 1. Piccolo cane, tozzo, robusto e ringhioso, ma non ritenuto eccessivamente pericoloso: caccia via quel botolo!; anche in funzione di agg.: con le grida e con i [...] romori, faranno uno grande assalto sanza appressartisi altrimenti, a guisa di cani b. intorno a uno mastino (Machiavelli). In senso fig., riferito a persona che faccia la voce minacciosa e sia incapace di offendere; cfr. Dante, Purg. XIV, 46-47, con ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...