nascimento
nasciménto s. m. [der. di nascere], ant. o letter. – Il nascere, la nascita, in senso proprio: e ’l loco e ’l tempo e ’l seme Di lor semenza e di lor nascimenti (Dante); Nasce l’uomo a fatica, [...] ); e in usi estens.: il n. del mondo, del sole, del giorno; da questo nacque ... il n. e lo augumento di molte città (Machiavelli); i n. de’ fiumi e la generazion de’ metalli (Galilei); un fondo terroso, idoneo al n. e alla nutrizione delle piante ...
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soverchio
sovèrchio (ant., o meno com., sopèrchio) agg., s. m. e avv. [lat. *supercŭlus, der. di super «sopra»], letter. – 1. agg. Che eccede il giusto o la misura, quindi eccessivo, esagerato: fare [...] da lei già compiuti (Capuana); e come pred. con valore neutro: non mi pare soperchio narrare prima tutto quello che seguì ... (Machiavelli). 2. s. m. a. Ciò che è di troppo, che avanza, che è in eccesso: il soperchio rompe il coperchio (prov ...
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edificazione
edificazióne s. f. [dal lat. aedificatio -onis]. – 1. a. L’opera e il risultato dell’edificare; costruzione: l’e. del palazzo, di una città; faremo menzione ordinatamente della e. delle [...] cosa che ’l dimostrare sia e. di scienza (Dante); sempre una mutazione lascia lo addentellato per la e. dell’altra (Machiavelli); l’e. di un mondo migliore, di una società più sana. 2. Incitamento al bene, alla virtù, alla rettitudine, rafforzamento ...
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rinfrescare
v. tr. e intr. [der. dell’agg. fresco1, col pref. rin-] (io rinfrésco, tu rinfréschi, ecc.). – 1. tr. a. Rendere di nuovo fresco o più fresco: mise il vino nel frigo per rinfrescarlo; r. [...] : non sendo a tempo Niccolò [Piccini], per la furia di chi veniva e per la incommodità del sito, a r. i suoi (Machiavelli). c. fig. Fare riacquistare la freschezza originaria, rendere come nuovo: r. le pareti con una mano di tinta; r. una camicia, un ...
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discorrere
discórrere v. intr. [dal lat. discurrĕre («correre qua e là», poi fig.), comp. di dis-1 e currĕre «correre»] (coniug. come correre; aus. essere nel sign. 1, avere nel sign. 2). – 1. letter. [...] , trans., di «percorrere, passare in rassegna con la mente o con la parola» (e cfr. il seguente passo di Machiavelli, Istorie fiorentine II, 3: benché alcuni discorressero i mali che da quella potessero seguire, il Mosca Lamberti disse che chi ...
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precipite
precìpite agg. [dal lat. praeceps -cipĭtis, comp. di prae- «pre-» e caput «capo»], letter. – 1. a. Propriam., di persona che cade con il capo all’ingiù, o che comunque precipiti dall’alto: [...] [Manlio] fu ... gittato p. da quello Campidoglio che egli prima con tanta sua gloria avea salvo (Machiavelli); se ... da montano sasso Dare al vento precipiti le membra, Lor suadesse affanno (Leopardi); le anime veggono Lucifero scender p. dal cielo ...
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partigiano
s. m. (f. -a) e agg. [der. di parte, col suffisso di artigiano, valligiano e sim.]. – 1. a. s. m. Chi parteggia, chi si schiera da una determinata parte, chi aderisce a un partito, sostenendone [...] l’avversario con l’insurrezione generale. ◆ Avv. partigianaménte, con spirito di parte, con faziosità: qualunque volta quelli che sono nimici hanno occasione di assaltare, lo fanno partigianamente, e quegli altri defendano tepidamente (Machiavelli). ...
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civettare
v. intr. [der. di civetta] (io civétto, ecc.; aus. avere). – 1. ant. Cacciare con la civetta. 2. Riferito a donna, fare la civetta (nel sign. fig.), fare atti che attirino gli sguardi e l’attenzione [...] di altri, riferito non solo a persone ma anche, per es. a gruppi di potere, a governi, a nazioni. 3. tr., ant. Allettare con lusinghe e modi leziosi (riferito a uomini o a donne): civetta Or quell’amico, or questo, or quel parente (Machiavelli). ...
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abitabile
abitàbile agg. [dal lat. habitabĭlis]. – 1. Che si può abitare: casa a., non a., che ha, o non ha, le condizioni igieniche, di sicurezza, ecc., adatte all’abitazione; una soffitta a.; fecero [...] quei luoghi non solo a., ma dilettevoli (Machiavelli). 2. s. m., non com. Luogo, spazio adatto ad abitazioni. ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] le miserie umane; quel grande, Che temprando lo scettro a’ regnatori, Gli allor ne sfronda (Foscolo, con riferimento al Machiavelli). b. Che supera il livello ordinario per condizione sociale, per influenza, ricchezze e sim.: un gran personaggio, una ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...