passato
agg. e s. m. [part. pass. di passare]. – 1. agg. a. Che è trascorso nel tempo, anteriore rispetto al momento attuale, al presente: il tempo p.; i secoli p.; nei giorni p. il tempo è stato bellissimo. [...] , gli avi, gli antenati: Gherardo Gambacorti ... era stato sempre, insieme con i suoi p., o soldato o raccomandato de’ Fiorentini (Machiavelli). 2. a. s. m. Il tempo addietro, il tempo ormai trascorso, e gli avvenimenti che in esso si sono verificati ...
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lecceto
leccéto s. m. (anche leccéta s. f.) [der. di leccio]. – Terreno piantato a lecci, bosco di lecci (detto anche elceto). Fig., non com., ginepraio, situazione imbrogliata: entrare, mettersi in [...] un l.; di me, che sono per tuo amore entrato in questo l. (Machiavelli). ...
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fondare
v. tr. [lat. fŭndare, der. di fundus «fondo2»] (io fóndo, ecc.). – 1. a. Gettare le fondamenta di un edificio, di una struttura muraria; in questo senso è usato per lo più assol.: un terreno [...] , a sostegno, o fare assegnamento su essa: simile principe non può fondarsi sopra quello che vede ne’ tempi quieti (Machiavelli); fondarsi su dati sicuri; la supposizione si fonda su semplici indizî; fai male a fondarti sulle sue promesse; non ...
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riuscibile
riuscìbile agg. [der. di riuscire], non com. – Che può riuscire, essere attuato, aver buon esito: nella guerra niuna impresa è tanto r. quanto quella che il nimico non crede che tu possa fare [...] (Machiavelli); Ma vi veggo altra via, più riuscibile E più breve di questa (Ariosto). ...
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quantunque
quantùnque cong., agg., pron. e avv. [comp. di quanto1 e -unque; cfr. lat. quantuscumque «per quanto grande possa essere»]. – 1. cong. Ha, come benché e sebbene, valore concessivo, e regge [...] , venga a mirar costei (Petrarca); privato che ne fia [del suo stato], q. di sinistro abbi lo occupatore, lo riacquista (Machiavelli), qui col senso di «qualunque cosa che, appena che qualcosa». 3. avv., letter. Quanto: q. più poté, il raccomandò ad ...
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ariolo
arïòlo (alla lat. arìolo) s. m. [dal lat. hariŏlus, affine ad haruspex «aruspice»], ant. – Indovino: la setta degli arioli e degli aruspici (Machiavelli). ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...